Prendi il sole in balcone o giardino? Attenzione alla multa

Quando si può prendere il sole sul balcone o in giardino in libertà e quando, invece, è offesa alla pubblica decenza e atti osceni in luogo pubblico?

Per chi pensa che in casa propria e anche sul proprio balcone o giardino possa fare quello che vuole arriva una brutta notizia. In realtà non sempre è così, a meno che ci si voglia assumere il rischio di una bella multa. Così anche il prendere il sole, se pur con un costume castigato, può essere considerato un atto contrario alla pubblica decenza e come tale venire sanzionato.

Il diritto al sole comunque non viene negato a nessuno. Basta prendere alcuni piccoli accorgimenti tra i quali non ultimo quello di tenere rapporti distesi con i vicini di casa, che si ricorda sono quelli che nella maggior parte dei casi avvisano i vigili, sia adottare delle schermature che proteggano noi da occhi indiscreti e la morale dei passanti dalla nostra vista. Ma vediamo, aedsso, cosa dice la legge al riguardo!

Prendere il sole sul balcone è contrario alla pubblica decenza

Sembra una follia, e probabilmente lo è, ma mettersi in costume e stendersi al sole sul proprio balcone o in giardino costituisce in alcune circostanze un atto contrario alla pubblica decenza. Il nostro ordinamento qualche passo avanti lo ha fatto, depenalizzando questo comportamento che un tempo poteva portare anche a sanzioni di tipo penale, mentre oggi prevede solo una sanzione amministrativa, peraltro piuttosto consistente.

Comportamenti più liberi che consentono di abbigliarsi in modo anche molto succinto in spiaggia, non sono bastati al nostro legislatore e agli amministratori locali per sdoganare il costume in ogni luogo. Prova ne sono le numerose ordinanze, che ogni estate ci fanno un po’ sorridere o un po’ inorridire, che sanzionano i turisti che passeggiano in centro in costume.

La giustificazione data a queste disposizioni è quella di rispettare il decoro e la pubblica decenza. Si tratta di qualcosa di ben diverso dal compiere atti osceni in luogo pubblico, che invece è sanzionato in modo più grave. Ma altrettanto sconsigliato.

È l’articolo numero 726 del codice penale a dirci che:

“Chiunque in un luogo pubblico o aperto al pubblico compie atti contrari alla pubblica decenza è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria.”

Comunemente questa norma si estenda anche agli appassionati del sole, che espongano il loro corpo, non solo in luogo pubblico, per esempio in una panchina al parco, ma anche quelli che lo fanno a casa loro, ma in condizioni tali da essere visti dai passanti. 

Veniamo poi alla pubblica decenza, che in giurisprudenza viene considerata come un insieme di regole non codificate dalla legge, ma di tipo etico e sociale che hanno lo scopo di proteggere la società da comportamenti disdicevoli. Qualcosa, di più esteso degli atti osceni, meno dannosi, ma comunque in linea generale disapprovati dai più.

Come si vede si tratta di qualcosa che muta nel tempo col cambiare dei costumi e che può essere inteso in modo diverso, anche a seconda del luogo dove si tiene un certo comportamento: legittimo in alcuni contesti, e discutibile in altri.

Attenzione alle multe perché sono salate

L’articolo 726 del codice penale, a seguito della modifica del 2016, quando sono stati depenalizzati gli atti contrari alla pubblica decenza, ha anche modificato le sanzioni pecuniarie previste elevandole in modo ritenuto da alcuni esagerato.

Il testo prevede infatti che la sanzione vada da un minimo di 5000 fino a un massimo di 10000 euro. La norma è stata portata davanti alla Corte Costituzionale obiettando che una sanzione di tale peso fosse contraria alla Costituzione e in particolare all’articolo 3 perché introduceva un trattamento diseguale rispetto a comportamenti ben più gravi di questo.

Con la sentenza numero 95 del 14 aprile 2022 la Corte Costituzionale ha dichiarato:

” Incostituzionale l’articolo 726 nella parte in cui prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 10.000 euro anziché da 51 a 309 euro.”

Le ragioni di questa scelta sono l’evidente disparità di trattamento tra atti che provocano solo un fastidio a chi guarda, come nel caso di quelli contrari alla pubblica decenza, e invece fatti che nel nostro ordinamento sono stati sanzionati in modo più mite.

Con questa decisine quindi la sanzione massima per questi atti sarà di 309 euro, nessuna valutazione invece è stata data sull’opportunità di liberalizzare la tintarella, visto che tra l’altro la sentenza aveva per oggetto un comportamento diverso. Si arriverà ad avere libero acceso al sole in ogni luogo, solo quando la giurisprudenza riterrà che il sentire comune sia maturo.

Prendere il sole sul balcone può essere un atto osceno?

Per rispondere a questa domanda torniamo alla sentenza emessa dalla Corte Costituzionale ad aprile di quest’anno.  Nelle motivazioni si legge che l’articolo 726 sanziona atti scostumati o e inurbani che possono portare fastidio o molestie a chi guarda. Gli atti osceni invece per il modo in cui si svolgono sono percepiti dal destinatario o dallo spettatore occasionale come una minaccia: qualcosa che potrebbe preludere a una più grave offesa successiva.

Ciò che deve essere considerato per discriminare le due situazioni non è l’esposizione di porzioni più o meno abbondanti del proprio corpo, quanto l’atteggiamento tenuto dal punto di vista soggettivo. Se il mettersi in abiti succinti o anche essere completamente nudi per l’atteggiamento tenuto non ha lo scopo di far passare un messaggio di natura sessuale, ci si troverà eventualmente di fronte a un atto contrario alla pubblica decenza. Se invece pur senza svestirsi del tutto e pur senza mostrare le parti intime si espliciti un messaggio di tale natura ci si troverà di fronte ad atti osceni.

Allora è vietato prendere il sole in balcone?

Fermo restando che spesso, la malizia è negli occhi di chi guarda, probabilmente si starà più sicuri se si avrà l’accortezza di sistemarsi dietro a una siepe, o se ci si trova sul balcone, di schermare in qualche modo la visuale dalla strada. Attenzione poi a tenere conto del luogo in cui si vive: un conto è esporsi sul balcone in centro città, magari in una zona commerciale o di uffici.

Completamente diverso invece è abitare in piena campagna senza altre abitazioni a portata di occhi, o ai margini di una spiaggia. Non dovrebbe essere neppure un problema esporsi su un balcone molto in alto, se le palazzine che ci circondano sono tutte più basse. Se poi abbiamo la fortuna di avere una piscina in giardino il problema si risolve da sé perché evidentemente quello è un luogo idoneo a circolare poco vestiti.

Altra questione poi sono il tipo di vicini, se abitiamo accanto a qualcuno che normalmente gira in costume, difficilmente potremo essere accusati di essere molesti se lo facciamo anche noi. Maggiore cautela la dovremo usare invece se qualcuno ha già mugugnato o si è lamentato delle nostre abitudini. Lì sì che c’è il rischio di ricevere la visita dei vigili.

Ultima avvertenza, evitare atteggiamenti che possano essere considerati come ambigui. Effusioni con il partner che, anche stante la quasi nudità, potrebbero essere viste come atteggiamenti sessuali espliciti, cambiarsi il costume all’aperto, rimanendo anche solo per pochi secondi completamente nudi potrebbe dare l’occasione per scattarci una foto ed accusarci di un reato.

Tintarella sul terrazzo comune: ecco quando è legittima

Tutto quanto detto sopra vale per il caso in cui si viva in una casa unifamiliare, oppure in un condominio, ma si utilizzi il proprio balcone o il giardino privato. Questione diversa con problematiche ulteriori è quella legata al prendere il sole negli spazi comuni. Qui il problema continua ad essere quello della pubblica decenza, ma vi si aggiunge anche la necessità di rispettare le regole relative all’uso delle parti comuni.

Con parti comuni, si ricorda si intendono quelle che appartengono a tutti i condomini, e che sono destinate a garantire una migliore fruizione anche del bene di proprietà individuale. Vi rientrano tutte le parti dell’edificio elencate dall’articolo 1117 del codice civile, che comprendono sia quelle strutturali, come fondamenta o tetti, ma anche i lastricati solari o le terrazze con libero accesso a tutti.

La regola generale è che tutti possono utilizzare la parti comuni, ma a condizione che se ne rispetti la naturale destinazione. In sostanza un terrazzo può essere usato in teoria per stendere i panni e anche per leggere o per prendere il sole, ma non potrebbe invece esserlo per installare un allevamento di piccioni viaggiatori, o per svolgere la propria attività di insegnante di danza. 

Seconda condizione è che l’uso non sia tale da impedirne la medesima fruizione, nello stesso tempo anche agli altri condomini. Probabilmente sarà difficile conciliare il proprio desiderio di sole con le lenzuola stese della vicina, che ci fanno ombra, oppure il nostro giusto desiderio di avere un minimo spazio vitale con quello altrettanto legittimo dei figli del nostro dirimpettaio che invece vogliono sguazzare in una piscinetta gonfiabile.

In caso di discussioni a venirci incontro è in primo luogo il regolamento di condominio, nel quale potrebbero essere specificate delle destinazioni d’uso o la limitazione a specifiche attività, se non addirittura turni con orari precisi di utilizzo per ogni comproprietario. 

La scelta migliore è sempre quella del buon senso e per quanto possibile di cercare di mediare. Se proprio non si riesce, neppure coinvolgendo l’amministratore e l’assemblea, a trovare una soluzione rimane infine la possibilità di rivolgersi a un giudice.

A questo proposito il Tribunale di Roma con una sentenza del 2018 ha dato ragione a chi voleva prendere la tintarella autorizzandoli anche a stendere stuoie o posizionare lettini. Sempre però con il limite di consentire un analogo diritto anche agli altri. Si torna allora al presupposto di partenza: usare buon senso e tatto.

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate