Argentina e Brasile sono a lavoro per la creazione di una moneta comune tra i due paesi, e, l’annuncio ufficiale di questa nuova moneta, potrebbe arrivare, secondo il Financial Times, già nei prossimi giorni, al margine del vertice Celac, la comunità dei 33 stati latinoamericani e dei caraibi, che si terrà a Buenos Aires.
Moneta unica tra Argentina e Brasile
Argentina e Brasile sono i due paesi grandi del sudamerica, sia dal punto di vista geografico, che dal punto di vista demografico, che dal punto di vista economico, e, tra i due paesi, nel corso del 2022, sono intercorsi scambi commerciali per oltre 26 miliardi di dollari, in aumento del 21% rispetto all’anno precedente.
Con queste basi, vista la forte dipendenza dal dollaro e dall’euro per i grandi scambi commerciali, non sorprende che i due paesi abbiano intrapreso la strada di una, se pur parziale, “unione monetaria”.
Una moneta unica tra i due paesi, meno inflazionata rispetto al peso argentino e il real brasiliano, si prefigge due grandi obbiettivi, da un lato quello di rafforzare il commercio tra i due paesi, e in questo senso, l’unione europea fa da esempio florido e positivo per una simile strategia, e dall’altro, ridurre la dipendenza dal dollaro Statunitense che attualmente è la principale moneta utilizzata dai due paesi per gli scambi internazionali.
La nuova moneta comune
La nuova moneta comune, ha precisato il ministro dell’economia argentino Sergio Massa, viaggerà parallelamente alle monete nazionali di Argentina e Brasile, in modo analogo a quanto accaduto agli inizi degli anni 2000 nel Regno Unito con l’introduzione dell’Euro.
Massa ha anche dichiarato che, la strada per introdurre questa nuova valuta è ancora agli inizi, serviranno analisi approfondite e opportune valutazioni finalizzate a definire i parametri necessari per la nuova valuta, in modo da non causare problemi sul piano fiscale o al ruolo delle banche.
Nel proprio intervento, il ministro argentino ha sottolineato che, il progetto, allo stato attuale, non è quello di una moneta comune sudamericana, ma solo di una moneta comune tra argentina e brasile, tuttavia, nel futuro, anche altre nazioni del Sud America potrebbero aderire al progetto.
Quadro economico sudamericano
L’America Latina per estensione geografica e demografica, rappresenta una delle più grandi aree economiche al mondo e l’eventualità di una moneta unica estesa all’intera America Latina, potrebbe creare la seconda maggiore area monetaria al mondo dopo l’Eurozona.
Se infatti questa nuova moneta dovesse essere estesa a tutta l’area sudamericana, comprensiva delle isole caraibiche, ovvero, se dovesse diventare la moneta unica della Comunità degli Stati Latino Americani e dei Caraibi (Celac) coprirebbe il 5% del Pil Globale, un valore estremamente importante se si considera che l’Eurozona copre il 14% del pil globale.
Questo scenario, per quanto auspicabile dai governi di Brasile e Argentina, ha sottolineato il ministro dell’economia argentino Massa, non è attuabile nel breve periodo, il ministro ha infatti ricordato che l’Unione Europea, nonostante poggiasse su una serie di trattati economici tra gli stati, ha impiegato circa 35 per giungere all’Euro. Un progetto analogo per l’America Latina, richiederebbe molto più lavoro e decisamente molto tempo.