Crolla il prezzo delle case in molti paesi d’Europa: cosa può accadere in Italia

Crolla il prezzo delle case in Europa: le prospettive di correzione entro il 2024 secondo lo studio di S&P.

Il prezzo delle case in Europa è in crollo e questo dipende da una serie di fattori. Vediamo quali e quali sono le prospettive di mercato.

Crolla il prezzo delle case in Europa

Crolla il prezzo delle case in molti paesi d’Europa, con la Germania e il Regno Unito alle prese con una crisi immobiliare che non vede soluzione in tempi brevi. Una situazione che potrebbe estendersi un po’ ovunque in Europa. Secondo l’ultima ricerca di S&P, intitolata “European Housing Markets: Sustained Correction Ahead, si prevede una correzione dei prezzi nominali delle case nella maggior parte dei Paesi europei. Dopo le iniziali speculazioni alle quali si è assistito in Europa e negli Stati Uniti, si teme dunque lo scoppio di una bolla immobiliare (ossia crescita esponenziale del prezzo degli immobili, seguita da una pericolosa ricaduta). La principale causa di questa tendenza è dovuta all’incremento dei tassi ipotecari – legato all’aumento dei tassi d’interesse deciso dalla BCE per frenare l’inflazione – che ha causato l’indebolimento della domanda e la conseguente diminuzione dei prezzi delle abitazioni.

Anche se crolla il prezzo delle case, secondo il report, le difficoltà dei cittadini europei-nel pagamento dei mutui, sono attenuate essenzialmente da due fattori. Innanzitutto, molte famiglie hanno contratti a tasso fisso per su una quota significativa dei mutui. Inoltre, i mercati del lavoro in Europa sono ancora stabili, il che aiuta a ridurre gli effetti negativi sulla domanda abitativa.

Quando i prezzi raggiungeranno il punto minimo medio

Anche se un crollo non è previsto, lo studio di S&P prevede che i prezzi raggiungeranno il punto di minimo medio entro la fine del 2024. Anticipa inoltre, cali consistenti , con una riduzione stimata di circa il 12% in Germania e nel Regno Unito, e una media superiore all’8% nel campione considerato.

La crisi immobiliare in Germania

Per quanto riguarda la Germania, secondo la Global Property Guide, a maggio i prezzi delle case sono diminuiti del 14,61% in termini reali, il più alto tra i paesi industrializzati. Questa diminuzione non coinvolge le nuove proprietà, che invece hanno beneficiato di incentivi pubblici legati alle politiche verdi, ma il mercato delle abitazioni esistenti è stato pesantemente colpito. Una situazione ovviamente peggiorata dall’aumento dei tassi di interesse dalla BCE. Se la crisi immobiliare dovesse persistere e i tassi di interesse rimanessero elevati a lungo, c’è il rischio che la crisi immobiliare si trasformi in una crisi del credito.

La crisi immobiliare nel Regno Unito

Come già accennato, anche il mercato immobiliare nel Regno Unito sta attraversando un periodo di significativo rallentamento, con i prezzi delle case che stanno registrando una rapida diminuzione simile a quella riscontrata nel luglio 2009. Secondo i dati di Nationwide, a luglio, il prezzo medio delle abitazioni è sceso del 3,8% rispetto all’anno precedente, rappresentando la diminuzione più marcata dal periodo immediatamente successivo alla crisi finanziaria. Una crisi che non sembra vedere in tempi brevi una soluzione: con la Banca d’Inghilterra che proprio di recente ha di nuovo alzato i tassi di interesse dal 5% al 5,25%, con un aumento di un quarto di punto in funzione anti-inflazione. Una situazione che tuttavia non riguarda gli immobili residenziali che attraverso i pagamenti in contanti si tiene alla larga dalle rate di mutuo sempre più insostenibili.

Previsioni per l’Italia

Anche in Italia resiste il settore residenziale, ma da più parti ci si chiede se la crisi possa raggiungere anche il nostro Paese che, tra l’altro, non potrebbe contare sulla solidità della Germania e sul livello dei salari britannici che hanno visto un’accelerazione negli ultimi mesi, in contrasto con la tendenza registrata negli Stati Uniti e nei paesi dell’Unione Europea. Attualmente in Italia non si può ancora parlare di una crisi immobiliare, ma gli alti tassi ipotecari stanno rendendo difficile per le famiglie acquistare case e stanno frenando gli investitori, con il rischio di abbassare le valutazioni immobiliari. L’aumento dei tassi di interesse infatti ha reso particolarmente difficile per le famiglie italiane poter ottenere prestiti bancari. Secondo le previsioni di Nomisma, le transazioni immobiliari in Italia dovrebbero calare del 14,6% quest’anno rispetto al 2022, con una perdita stimata di 18 miliardi di euro nel settore delle compravendite

Vera Monti
Vera Monti
Giornalista pubblicista e precedentemente vice- presidente di un circolo culturale, scrivo di arte e politica - le mie grandi passioni - su varie testate online cercando sempre di trattare ogni argomento in tutte le sue sfaccettature. Ho intervistato vari personaggi della scena artistica nazionale e per Trend online mi occupo principalmente di politica ed economia
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