BCE, il taglio dei tassi di interesse salta ancora: ecco il perché

"Il taglio dei tassi d'interesse? Agiremo in base ai dati". Con il suo discorso, Christine Lagarde conferma la linea prudente della BCE.

Nel suo intervento nel corso del dibattito in plenaria al Parlamento europeo, Christine Lagarde ha affrontato vari argomenti ma il centro del discorso ruotava inevitabilmente alla questione del taglio dei tassi d’interesse ora che l’inflazione è diminuita.

La presidente della BCE ha parlato di segnali di ripresa economica nel 2024 e del processo deflazionistico in atto, ma al tempo stesso ha confermato un approccio dipendente dai dati per determinare il ritocco al ribasso tanto atteso. Quando dovrebbero dunque diminuire i tassi di interesse?

Il taglio dei tassi di interesse salta ancora?

Dopo la pausa dal rialzo dei tassi di interesse (nel frattempo arrivati al 4,5%) che ha caratterizzato la politica monetaria della BCE a partire dal luglio 2022, alcuni esperti ipotizzavano la possibilità dell’annuncio di un taglio già dalla prossima riunione del Consiglio direttivo prevista per marzo.

Tuttavia, il discorso pronunciato da Christine Lagarde durante il dibattito annuale al Parlamento europeo – l’ultimo di questa legislatura – lascia intendere che l’atteso annuncio di marzo non ci sarà. L’inflazione nell’Eurozona – il dato tendenziale segna un +2,8% a gennaio contro il +2,9% del mese precedente – scende, ma Lagarde vuole aspettare altri dati, per essere certa di centrare un consolidato tasso di inflazione al 2%.

Parlando del livello degli attuali tassi di interesse attuali infatti – mantenuti invariati dopo la riunione del Consiglio direttivo di gennaio – la presidente della BCE ha affermato che ” mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, daranno un contributo sostanziale a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al nostro obiettivo di medio termine del 2%. Si prevede che l’attuale processo disinflazionistico continui, ma il Consiglio direttivo deve avere fiducia che ci porterà in modo sostenibile al nostro obiettivo del 2%”.

Lagarde ha poi aggiunto che la BCE continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati “per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione, tenendo conto delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza di trasmissione della politica monetaria”.

La protesta dell’eurodeputato della Lega

In parole povere, L’obiettivo del 2%, non è ancora stato raggiunto e fino a quel momento la Bce sembra intenzionata a rinviare il taglio dei tassi di interesse, quindi nella prossima riunione del board della Bce di marzo, probabilmente non ci saranno annunci di tagli, pur invocati da più parti per difendere l’economia. A tal riguardo, durante il dibattito in plenaria sul bilancio annuale dell’Europarlamento, l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca è intervenuto contro questa politica, sventolando un cappio davanti al volto di Christine Lagarde che nelle sue intenzioni rappresentava rappresentava il simbolo dell’effetto delle politiche della BCE che ‘strangola famiglie e imprese’.

“Segnali di ripresa economica”

Proprio riguardo la tenuta economica dell’Eurozona, la presidente della BCE ha affermato che ci sono segnali di ripresa nel nuovo anno, dopo la crescita stagnante del 2023.

Abbandonata la linea dura della politica monetaria, se ne apre una dunque una prudente, poco incline ad anticipare misure senza dati consolidati in mano, in particolare sui salari: “Nei prossimi trimestri, ha detto oggi Largarde a Strasburgo, si prevede che “la crescita dei salari diventerà un motore sempre più importante della dinamica dell’inflazione” . Ma per ottenere la prosperità, secondo la BCE è fondamentale il patto di stabilità, strumento per raggiungere l’indipendenza energetica, la mitigazione dei cambiamenti climatici e la digitalizzazione.

Quando potrebbe avvenire il taglio dei tassi d’interesse

Tuttavia, se il taglio dei tassi d’interesse della BCE non sembra probabile nel brevissimo periodo, quando potrebbe avvenire? Secondo l’esponente del consiglio direttivo della Bce Yannis Stournaras, potrebbe avvenire a giugno: “Realismo e gradualismo devono guidare le nostre azioni” ha spiegato, -secondo quanto riferisce Bloomberg riportata dall’Ansa – sottolineando di essere a favore di piccoli passi da 25 punti base.

Vera Monti
Vera Monti
Giornalista pubblicista e precedentemente vice- presidente di un circolo culturale, scrivo di arte e politica - le mie grandi passioni - su varie testate online cercando sempre di trattare ogni argomento in tutte le sue sfaccettature. Ho intervistato vari personaggi della scena artistica nazionale e per Trend online mi occupo principalmente di politica ed economia
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