Prezzo carburanti, previsioni tutt’altro che positive: che succede in autunno

Previsioni prezzi carburanti in ulteriore risalita: cosa aspettarsi per l'autunno 2023 che si avvicina. Prezzi diesel e benzina sotto la lente.

Con l’arrivo delle vacanze estive del 2023, i prezzi dei carburanti in Italia hanno iniziato ad aumentare in modo significativo, creando preoccupazione tra gli automobilisti, soprattutto lungo le autostrade. Ma quali sono le prospettive per il costo del carburante nei mesi a venire? La risposta a questa domanda non è semplice e c’è una possibilità concreta che i prezzi possano continuare a salire, mettendo a dura prova le tasche degli italiani. Tuttavia, il governo ha introdotto alcune misure per cercare di contenere l’incremento dei prezzi.

Previsioni prezzi carburanti attuali

Attualmente, nelle ultime settimane, il costo del diesel e della benzina è salito considerevolmente, superando i 2 euro al litro lungo le autostrade nel mese di luglio. I dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico indicano che, al self-service, il prezzo medio settimanale della benzina si aggira tra 1,85 e 1,90 euro al litro, mentre al servito il costo è ancora più alto, con differenze che possono arrivare fino a 10-15 centesimi a seconda del distributore. Questa situazione sta avendo un impatto notevole sulle vacanze degli italiani.

Il diesel, al momento, oscilla tra 1,70 e 1,85 euro al litro, con variazioni considerevoli tra i distributori in tutto il paese. Nei fine settimana scorsi, alcuni distributori lungo le autostrade hanno applicato prezzi fino a 2,50 euro al litro. In breve, viaggiare in auto o in moto alimentate a benzina rimane un costo ragguardevole da prendere in considerazione.

Ma cosa ci riserva il futuro? Sarà possibile assistere a una diminuzione dei prezzi della benzina? Cerchiamo di capirlo esplorando le previsioni sui carburanti.

Previsioni prezzi carburanti per settembre 2023

Al momento, il prezzo della benzina e del diesel ha raggiunto livelli massimi rispetto ai dati del 2023. Molte persone ritengono che questo aumento non sia casuale, poiché agosto è tradizionalmente il mese delle vacanze estive per la maggior parte degli italiani. Pertanto, i prezzi in prossimità dei 2 euro al litro, specialmente in autostrada, sono in parte attribuibili a speculazioni di mercato.

Tuttavia, ci sono altri due fattori che contribuiscono all’incremento dei prezzi del carburante:

  1. 1.

    Il calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti:

    La diminuzione delle riserve di petrolio negli Stati Uniti ha un impatto diretto sui prezzi globali dei carburanti.

  2. 2.

    La sospensione delle attività delle raffinerie europee e internazionali:

    La chiusura temporanea delle raffinerie contribuisce all’aumento dei costi di produzione e, di conseguenza, dei prezzi al consumo.

Se questi fattori persistessero anche a settembre, i prezzi del carburante potrebbero salire ulteriormente, con previsioni di 2,15/2,20 euro al litro per la benzina e circa 2,10/2,15 euro per il diesel. Nel frattempo, il self-service si avvicinerebbe ai 2 euro al litro. In risposta a questa situazione, sono previste azioni da parte del governo per controllare gli aumenti dei prezzi, come è stato per l’obbligo di esporre i prezzi medi di benzina e diesel nei distributori a partire dal 1° agosto.

Al momento, non sono previsti nuovi sconti sulle tasse sulla benzina, come accaduto nel 2022 ma il governo starebbe pensando a una carta carburante sul modello dalla carta spesa “Dedicata a te” avviata recentemente per le famiglie con redditi bassi.

Previsioni prezzi carburanti per l’inverno 2023-24

Oltre alle previsioni a breve termine, i prezzi dei carburanti alla pompa possono essere influenzati significativamente dal costo del petrolio al barile, in particolare il prezzo del Brent, che è regolato dai mercati finanziari e soggetto a continue fluttuazioni. Al momento, il prezzo del barile si situa al di sotto dei 90 dollari, dopo essere sceso sotto gli 80 dollari nei sei mesi precedenti. D’altro canto, a partire da luglio 2023, si è verificato un importante aumento nei prezzi del petrolio, come indicato dai dati di Ilsole24ore sull’andamento delle quotazioni del greggio sui mercati.

Se questa tendenza dovesse persistere nei prossimi mesi, ciò potrebbe comportare un ulteriore aumento dei costi per il rifornimento di benzina. Pertanto, anche se non è possibile stimare con precisione i prezzi del diesel e della benzina, poiché il costo del petrolio è solo uno dei fattori che influiscono, è possibile che si verifichi un aumento significativo dei prezzi, raggiungendo anche i 2,50 euro al litro, non solo nelle autostrade.

In sintesi, le previsioni per i prezzi della benzina e del diesel in Italia per l’autunno sono tutt’altro che rosee. Mentre le vacanze estive alimentano le speculazioni sui prezzi, fattori come la diminuzione delle scorte di greggio e la sospensione delle attività di raffinazione internazionale contribuiscono all’aumento dei costi. Inoltre, l’andamento del prezzo del petrolio sui mercati internazionali aggiunge ulteriore incertezza al quadro.

Per cui, gli automobilisti dovrebbero tenere d’occhio l’evoluzione dei prezzi e le possibili misure governative per mitigare gli aumenti dei costi nei prossimi mesi.

Robert Sanasi
Robert Sanasi
Copywriter. Classe 1981. Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione all'Università di Lecce per poi trasferirmi all'estero e lavorare nelle grandi aziende del digitale. Ho vissuto in Irlanda, Francia, Polonia e Slovacchia. La mia passione per la scrittura mi ha portato a scrivere e pubblicare romanzi di narrativa in Italia e Inghilterra e a specializzarmi nel Content e Copywriting in italiano e inglese. Amo la letteratura, il cinema, la musica rock e il calcio. Tornato a casa in Salento in pianta stabile, lavoro da remoto.
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