Bonus Renzi ancora una volta sotto i riflettori. Cattive notizie arrivano per i tradizionali beneficiari del contributo: il Bonus IRPEF dal 2022 non sarà più per tutti.
Volendo essere più chiari, il Bonus IRPEF, vale a dire la detrazione fiscale rivolta ai pensionati e ai lavoratori con contratto di lavoro dipende, da quest’anno sarà disciplinata da nuove regole, soprattutto a carattere reddituale, considerata la Riforma IRPEF voluta dall’Esecutivo guidato dal premier Mario Draghi.
Maggiori informazioni sulle novità 2022 le trovate nel video YouTube di Speedy News Italia.
Che il Bonus Renzi non potesse essere per tutti nel 2022 c’era da immaginarselo. Tuttavia, non tutti i beneficiari devono arrendersi a tale amaro destino.
Nello specifico, c’è un asso nella manica che potrebbe essere giocato per continuare a fruire dell’agevolazione anche se nel rispetto di stringenti requisiti legati in particolare al reddito lordo annuo.
Va detto, poi, che la riforma fiscale dell’IRPEF ha messo sul piatto del beneficiari agevolazioni molto più sostanziose rispetto agli 80 o 100 euro impliciti nell’ex Bonus Renzi.
Vediamo subito quali sono le novità sul Bonus IRPEF da quest’anno e come si applicano a seconda dei casi.
Bonus Renzi 2022: quali sono le novità in vigore
La novità più importante per il Bonus Renzi è la chance di fruire nel 2022 di agevolazioni fiscali più consistenti se si oltrepassano determinate soglie di reddito IRPEF.
Un cambio di rotta rispetto agli anni precedenti se si considera che dalla sua introduzione nel 2014 e fino allo scorso anno, si presentava come un Bonus mensile con tetto massimo di 100 euro da corrispondere ai cittadini con un RAL (Reddito Annuo Lordo) non superiore a 28.000 euro e non inferiore a 40.000 euro, per cui non si aveva diritto ad alcun “Bonus Renzi”.
Questo è l’etichetta data al credito fiscale, successivamente alla Legge di Bilancio 2020, che ha stabilito l’incremento dell’importo da 80 euro, decretati durante la legislatura Renzi, a 100 euro.
Altra novità rilevante riguarda, poi, le differenti agevolazioni fiscali che possono superare i 3.000 euro di detrazione annua.
Una mossa questa messa in atto per potenziare l’efficacia della riforma fiscale sull’IRPEF che dal 2022 prevede solo tre scaglioni di reddito.
Nel caso di redditi entro i 15.000 euro, l’ammontare da pagare sarà del 23%. Superata tale soglia, ma rimanendo nel range di 28.000 euro, il pagamento sarà del 25%. Il 35% invece dovrà essere versato da quanti superano i 28.000 euro ma non i 55.000, mentre il 43% da chi oltrepassa i 55.000 euro.
Bonus Renzi 2022: ecco cosa cambia con la riforma IRPEF
L’accenno alla riforma IRPEF fatta a chiusura del precedente paragrafo è indispensabile perché strettamente dipendente alle modifiche apportate allo stesso Bonus Renzi 2022.
Per meglio intenderci, senza una riforma fiscale così articolata non ci sarebbero state le nuove agevolazioni, poiché fino al 2021 ci si doveva accontentare del Bonus Renzi da 100 euro al mese solo per i redditi annui sotto i 28.000 euro.
Tale riforma ha, però, messo in evidenza alcune mancanze, la più importante quella di non sostenere nel miglior modo possibile i redditi bassi, per lo meno in termini di risparmio fiscale come riportato dall’analisi condotta dal Sole 24Ore secondo la quale ai redditi sui 20.000 euro verrebbe riconosciuto soltanto un risparmio fiscale di 100 euro l’anno, soprattutto se single.
Viceversa, i redditi compresi tra i 30.000 e i 45.000 euro verseranno meno IRPEF nel 2022 rispetto al 2021, circa 300 euro per l’intero nucleo familiare.
Insomma, una modifica a pieno vantaggio dei redditi più alti su cui si è voluto intervenire rivisitando il Bonus IRPEF per il 2022.
Nello specifico, sono stati attuati una serie di ritocchi culminati nell’introduzione di agevolazioni aggiuntive per i nuclei familiari o per i soggetti con redditi sotto i 15.000 euro, vale a dire rientranti nel primo scaglione di prelievo fiscale.
Bonus Renzi 2022: cambia l’importo. Ecco come sarà
Giungere al calcolo dell’importo del Bonus Renzi 2022 non è così complicato. Fino a 15.000 euro si avrà il tradizionale Bonus erogato negli anni precedenti, un’aggiunta di 1.265 euro annui per coloro che hanno un reddito sotto i 5.500 euro.
Oltrepassato tale limite, il credito fiscale non sarà più ottenibile ma verrà soppiantato da un’agevolazione fiscale importante nelle cifre: all’incirca 3.100 euro annui di detrazione.
Un ammontare questo che si ridurrà progressivamente. Per i redditi oltre i 18.000 euro si scenderà a quota 2.825 euro, che diventano 2.184 euro annui per chi ha un reddito di 25.000 euro. Se si supera il tetto massimo di 50.000 euro, invece, l’agevolazione non sarà più accessibile.
Tuttavia, va fatta una premessa. Il calcolo appena esposto è suscettibile di cambiamenti a seconda di chi ha diritto al Bonus Renzi, nello specifico se si tratta di un lavoratore dipendente o un percettore di pensione INPS.
Bonus Renzi 2022: non più a tutti! Ecco gli esclusi
Come anticipato in apertura di articolo, il Bonus Renzi 2022 non spetta a tutti. Soltanto chi nella busta paga o nel cedolino di pensione trova l’indicazione “Credito Art. 1 D.L 66/2014” avrà diritto al contributo.
Nello specifico, il Bonus IRPEF andrà ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, ai lavoratori in mobilità e ai cassintegrati.
Di contro, non spetta ai lavoratori con contratto da para subordinati, i titolari di Partita IVA (soprattutto in regime forfettario), altri lavoratori autonomi, i tirocinanti e gli stagisti con reddito basso.
Bonus Renzi 2022: quando viene erogato?
Per chi non lo sapesse, il Bonus Renzi arriva in busta paga, oltre ad essere previsto nel cedolino di pensione nel caso in cui la stessa rientri nei trattamenti contributivi erogati dall’INPS.
Per le pensioni, però, la detrazione sarà diversa rispetto a quella accordata ai lavoratori dipendenti.
Nello specifico, i redditi sui 18.000 euro potranno avere una detrazione di soli 1.343 euro, sui 20.000 euro di 1.214 euro, mentre una detrazione di soli 893 euro spetterà a quelli intorno a 25.000 euro.
Tuttavia, anche i pensionati possono giocarsi la chance di accesso al Bonus Renzi 2022.
Bonus Renzi 2022: va restituito? Ecco quando
Che il Bonus Renzi 2022 sia assoggettato, in casi particolari, ad essere restituito non è una novità. Già nel 2014, gli 80 euro percepiti indebitamente andarono restituiti. E la stessa disciplina si applicherà al Bonus IRPEF 2022.
Tale modo di operare emerge dalla dichiarazione dei redditi, o Modello 730. Nello specifico, chi si occupa di fornire assistenza fiscale ai cittadini ricalcola il trattamento integrativo, o della detrazione, prendendo in considerazione tutti i redditi dichiarati, indicandoli nella sezione del Mod 730-3, da consegnare al dichiarante successivamente al calcolo delle imposte.
Se il datore non ha provveduto al pagamento delle due agevolazioni, l’addetto fiscale è chiamato al riconoscimento l’importo spettante anche se il datore stesso non è un sostituto d’imposta.
Nel caso in cui dai conteggi effettuati risulta che non si ha diritto alle agevolazioni, l’importo riconosciuto dal datore di lavoro andrà recuperato tramite dichiarazione.
Dunque, ci si espone al pericolo di dover restituire quanto avuto. Questo perché il calcolo cambia nuovamente.