Allarme salmonella: tre marche di uova ritirate dal Ministero della Salute

Ancora una volta un'allarme alimentare: si tratta di tre marche di uova ritirate dal Ministero della Salute per contaminazione da salmonella.

In quest’ultimo periodo sembra davvero che non si possa stare tranquilli: ogni giorno c’è un nuovo allarme vuoi per listerina o per salmonella e ancora una volta un’altro prodotto è stato ritirato dagli scaffali dei supermercati! Si tratta di tre marche di uova che a quanto pare contengono salmonella e, pertanto, sono state ritirate tempestivamente dagli esercizi commerciali: vediamo quali sono e cosa si rischia in caso di consumo.

Nuovo allarme alimentare: le tre marche di uova contenenti salmonella

Già a metà novembre 2022 abbiamo assistito ad un allarme promulgato dal Ministero della Salute per alcuni lotti di uova per contaminazione batterica da salmonella: a distanza di circa 18 giorni la lista si allunga ed i lotti incriminati aumentano.

Le marche di uova ritirate dal mercato sono tre:

  •  Uova fresche categoria A del marchio Uova Pazzaglia di Battaglia Luca: i lotti ritirati sono i numeri 431001 e 441001 con data di scadenza

    il 22 e 28/11/2022: la confezione in cui si presentano contengono 6  uova fresche, grandi L (63-73 g) guscio bianco.

  • Uova fresche dell’AZIENDA AVICOLA OVOTRI Srl i cui lotti ritirati sono i numeri: 141122A ( con scadenza il 14/11/2022), 181122A ( con scadenza il 18/11/2022) e 251122A (con scadenza il 25/11/2022). Le uova ritirate si presentano sotto l’indicazione di “uova medie”.

  •  Uova fresche COPAV del marchio Aurora SRL i cui lotti ritirati dal mercato sono i numeri: 22420650AVI (con scadenza il 16.11.22), 22420655AVI (con scadenza il 17.11.22), 22430669AVI (con scadenza il 23.11.22), 22440674AVI (con scadenza il 27.11.22), 22420634AVI (con scadenza il 14.11.2022), 22420648AVI (con scadenza il 16.11.2022). Le uova richiamatesi presentano con la dicitura  “n.180 uova, n.90 uova”.

Capiamo più nel dettaglio in che cosa consiste il rischio in caso si contragga l’infezione “salmonella”.

Consumo di alimenti contenenti salmonella: ecco cosa si rischia

I sintomi derivanti dal consumo di alimenti contenenti da salmonella non avviene nell’immediato ma dopo 12/72 ore dall’assunzione.

La sintomatologia presenta frequentemente febbre, nausea, diarrea, crampi addominali, che, possono durate fino a 7 giorni.

Si tratta di un tipo di batterio che colpisce l’intestino e, sebbene nella maggior parte dei casi i sintomi svaniscono senza alcun tipo di cura, ci sono alcune situazioni in cui possono diventare piuttosto gravi come la presenza di sangue nelle feci, disidratazione, sepsi.

Cosa fare? Contattare immediatamente il proprio medico di fiducia o recarsi direttamente all’spedale ed eseguire una “diagnosi dell’enteridite da salmonella” la quale  viene effettuata un campione di feci o di sangue.

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