Siamo già tutti insettivori (ma pochi lo sanno): tutti gli alimenti che contengono insetti

Dopo le critiche per la farina di grillo, è necessario notare come, in realtà, mangiamo insetti da sempre: ecco in quali cibi si trovano.

Quando a inizio gennaio 2023 l’Unione Europea ha dato il via libera ai prodotti che utilizzano farina di grillo fra i propri componenti, non sono mancate le critiche e gli attacchi più o meno pretestuosi.

Il ministro Centinaio e l’Account twitter della Lega si sono infatti erti a paladini della tradizioni, affermando il proprio netto rifiuto a qualunque insetto sulle tavole degli italiani.

Ora, l’attualità della questione ha spinto molti ad interrogarsi se, in realtà, gli insetti sulle nostre tavole non ci siano già, e la risposta, forse per molti sorprendente, è sì, e da molto. Vediamo allora quali sono gli alimenti che contengono insetti, che già mangiamo senza problemi fin da bambini.

Quali sono gli alimenti che contengono insetti e che già mangiamo

Tra gli scaffali dei supermercati, infatti, ci sono innumerevoli prodotti che contengono insetti, e uno in particolare.

Si tratta della cocciniglia, un piccolissimo parassita delle piante, lungo appena qualche millimetro che, fin dai tempi dell’impero Azteco, è noto per il suo uso come colorante.

Tutt’ora usato per conferire un particolare tono di rosso acceso a vestiti e rossetti, la cocciniglia è utilizzata anche nell’industria alimentare, dove è solitamente indicata con la sigla colorante E120 o carminio.

Un piccolo gioco da fare la prossima volta che si farà la spesa potrebbe essere proprio controllare su tutti i prodotti rossi o molto colorati che si trovano sugli scaffali del supermercato, quanti riportano questa dicitura fra gli ingredienti. Il risultato è veramente sorprendente.

La cocciniglia è infatti utilizzata dalle principali marche della grande distribuzione italiana, come ha osservato la giornalista Luisa Mosello su Repubblica (di fatto facendo il giochino di cui si diceva sopra).

Conad, Coop, Pam, Esselunga, Elite, Gros, Dem, Pewex e Carrefour, ma anche Selex, commercializzano infatti questo tipo di prodotti, che si trovano, fra gli altri, in:

  • Yogurt (quelli alla fragola, frutti di bosco, o altri gusti tradizionalmente colorati di rosso)

  • Caramelle gommose colorate

  • Bibite rosse (come San Pellegrino o San Bitter, e un tempo era contenuta anche nel Campari)

  • Altri prodotti come aranciate e succhi di frutta.

Insomma, la cocciniglia è sicuramente presente in alimenti che chiunque ha provato almeno una volta nella vita. Il colorante è utilizzato per fini esclusivamente estetici, e non causa normalmente alcun problema (non è così ovviamente per chi abbia un’allergia particolare alle sue proteine).

Forse, sapendo che già da anni e persino i bambini consumano regolarmente prodotti che contengono insetti, sarà meno traumatico immaginare di mangiarne di più nei prossimi anni (del resto, sempre di polveri e farine si tratterà, come nel caso della farina di grillo recentemente approvata dall’UE).

Gli insetti “accidentali”: quanti ne mangiamo senza accorgercene

Oltre agli insetti presenti ufficialmente negli alimenti, e quindi indicati fra gli ingredienti, ci sono tutte le centinaia di insetti che finiscono nel cibo durante il processo di lavorazione e di cui non abbiamo assolutamente idea.

Uova di mosca sono spesso presenti nei succhi, larve fra piselli e verdura congelata, larve e moscerini dell’uva non sono eliminati del tutto nella produzione di vino, e persino nella cioccolata, se analizzata, ci sono ottime probabilità di trovare insetti inaspettati.

Tuttavia, siamo ancora lontani dagli standard americani, in cui la Food and Drug Administration ha decretato che, per ridurre al minimo i difetti alimentari (quindi dei prodotti esteticamente belli, su cui non si interviene troppo per non rovinarli), ha permesso anche la presenza di peli ed escrementi di roditori.

La CNN ha infatti calcolato che “il cioccolato in sei sottocampioni da 100 grammi contiene una media di 60 o più frammenti di insetti per 100 grammi”.

Per non parlare poi degli insetti che ingeriamo per errore durante la nostra vita, come i moscerini in bicicletta, che secondo vari studi arriverebbero a 500 g annui in media.

Insomma, se già li mangiamo, forse a questo punto è meglio che siano controllati e soggetti a rigidi protocolli.

Leggi anche: Biscotti a base di insetti 100% Made in Italy, ecco la nuova frontiera del food

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