Mozzarella Lidl ritirata dal mercato per rischio batteriologico: ecco il lotto da evitare

Il Ministero della Salute lancia l'allarme: ritirato un lotto di mozzarella Lidl dal mercato. Il rischio è quello di contaminazione da virus.

Giovedì 29 febbraio il Ministero della Salute ha pubblicato un annuncio in cui comunica il ritiro di un lotto di mozzarella venduto nei supermercati Lidl. La mozzarella interessata è della marca Merivio. Il rischio è stato causato da un errore della data di scadenza. Le date riportate sarebbero 15/03/2023 e 15/03/2025, al posto di quella corretta, il 15/03/2024. Ecco qual è il lotto della mozzarella venduta nei negozi Lidl e ritirata dal mercato.

In questo articolo riportiamo le domande e risposte più chieste dalla nostra comunità.

Sommario:

  • Perché la mozzarella Lidl è stata ritirata dal mercato

  • Il rischio batteriologico

Perché la mozzarella Lidl è stata ritirata dal mercato

L’avviso del Ministero interessa il lotto numero LN4050C, venduto in confezioni da 125 grammi. Il lotto è etichettato con la denominazione “Mozzarella 125g Merivio Ita”, identificato dal marchio IT 03 144 E.

Le autorità sanitarie hanno avvisato i consumatori di non acquistare i prodotti con il numero di lotto LN4050C.

Le mozzarelle potrebbero non essere scadute, in quanto la data di scadenza è il 15 marzo 2024. In tal caso però, la legge prevede comunque il ritiro dell’intero lotto.

Il Ministero della Salute consiglia l’eliminazione o la riconsegna in negozio del prodotto in caso fosse già stato acquistato. Questa è un’operazione di prevenzione e di cauzione. Inoltre, è previsto un rimborso del prodotto acquistato, previa esibizione dello scontrino.

Il rischio batteriologico

L’assunzione di latticini e formaggi freschi scaduti possono causare malattie per via di batteri che si sviluppano all’interno del prodotto. Il batterio principale è il Listeria monocytogenes, che può portare alla listeriosi.

I sintomi possono essere:

  • febbre

  • vomito

  • nausea

  • diarrea

  • dolori addominali.

  • cefalea

  • confusione

In rari casi possono emergere condizioni più serie. Perciò si avvisano i consumatori di attenersi alle date di scadenza e tenersi aggiornati sulla indicazioni del Ministero della Salute.

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