L’olio d’oliva extravergine è uno dei componenti per eccellenza della dieta mediterranea. Oltre al suo grande valore nutrizionale è un alimento facilmente deteriorabile. Ecco, allora, alcuni consigli utili per la conservazione.
L’olio di oliva extra vergine (EVO) è la fonte principale di grassi della dieta mediterranea. Certamente va usato con moderazione circa due cucchiai al giorno.
Lo sappiamo benissimo che può essere usato sia a crudo che per cucinare per la sua elevata resistenza al calore.
L’olio extravergine di oliva, è ricco di acidi grassi monoinsaturi, fitosteroli, tocoferoli polifenoli e pigmenti, e perciò numerosi sono gli effetti benefici sulla salute.
Oltre al grande valore gastronomico e salutistico, l’olio di oliva extra vergine è soggetto ad alcune fragilità che lo porta al deterioramento
Questo comporta che l’olio va saputo conservare. Ci sono alcuni nemici che ne danneggiano le proprietà come la luce, le fonti di calore e l’aria.
Ma quali sono i consigli per conservalo in maniera corretta?
Ecco i suggerimenti utili per conservare al meglio l’olio extravergine di oliva in casa.
Olio extra vergine di oliva si deteriora? Ecco i consigli utili per conservarlo al meglio
Prima di conoscere i consigli per conservare al meglio l’olio extra vergine di oliva a casa è opportuno conoscere alcune caratteristiche fisiche e chimiche dell’alimento.
L’olio è un grasso liquido costituito per la maggior parte da trigliceridi. Si ottiene tramite processo di molitura delle olive e dopo l’estrazione deve riposare per facilitarne la chiarificazione.
Solo dopo questo breve periodo di riposo potrà essere trasferito nei contenitori ad uso alimentare che lo conterranno fino al suo consumo.
La prima cosa da sapere per conservare al meglio l’olio di oliva è relativa alla principale causa di deterioramento. Il tempo e i processi di invecchiamento dell’olio di oliva causano il deterioramento delle proprietà nutritive e delle qualità.
Quindi è molto importante consumare l’olio entro il tempo indicato dal produttore. In gergo tecnico si parla di tempo minimo di conservazione (TMC).
Durante questo periodo il prodotto mantiene inalterate le proprietà chimico fisiche e organolettiche.
L’apice del gusto si raggiunge fra i tre e gli otto mesi. Dopo i dodici mesi il gusto tende a deteriorarsi, anche se il limite massimo per il consumo non dovrebbe superare i 18 mesi dall’imbottigliamento.
Oltre al tempo, occhio alla temperatura di conservazione. Quella ottimale è tra i 12 e i 18°C.
Ciò comporta che è opportuno mantenere l’olio lontano da fonti di calore ma anche da temperature troppo basse, evitando perciò armadi esterni e luoghi troppo freddi.
L’olio inoltre va protetto dalla luce artificiale. Evitare quindi il contatto con la luce, diretta, indiretta e artificiale, cosi da evitare l’alterazione del gusto e del colore.
Meglio allora contenitori opachi o scuri, credenze fresche e chiuse e bisogna tenere lontano i recipienti contenenti l’olio da eventuali aromi.
Olio extra vergine di oliva, questi altri consigli utili per conservarlo
Altro elemento nemico dell’olio di oliva è l’ossigeno, questo perché ossida gli acidi grassi e ne altera la composizione chimica.
Pertanto è opportuno evitare contenitori semivuoti e mal sigillati. Inoltre il prodotto non deve essere tenuto a lungo nei recipienti troppo grandi e i contenitori vanno chiusi subito dopo l’utilizzo.
Per quanto riguarda i recipienti, quelli ideali devono riparare l’alimento dall’aria, dalla luce e dalle alte temperature, senza rilasciare sostanze indesiderate.
I materiali preferiti per la conservazione sono l’acciaio inossidabile ma anche la latta e il vetro scuro.
L’acciaio inox ha il vantaggio di proteggere totalmente dalla luce e vengono utilizzati anche dai produttori per l’immagazzinamento.
Altro materiale, usato soprattutto per il consumo domestico è la latta, che ha proprietà simili all’acciaio ma è certamente più leggera.
Per piccoli quantitativi meglio preferire il vetro scuro o le oliere di porcellana.
Olio extra vergine di oliva, occhio alla pulizia dei recipienti
Oltre a dove sistemarlo in casa e ai contenitori, va curata bene la pulizia dei recipienti contenenti il prodotto. le piccole oliere di casa devono essere periodicamente svuotate e lavate e prima di essere riempite devono essere asciugate.
Queste sono state bandite della ristorazione con la legge 161 del 30 ottobre 2014 , articolo 18, comma 1 c. Ad esse sono preferiti i contenitori chiusi, etichettati e non rabboccabili.