Metalli pesanti cancerogeni nel riso di una famosa marca, ecco quale

Il Ministero della Salute ha richiamato diversi lotti di riso e risotti a causa della presenza di metalli pesanti cancerogeni. Ecco marca e lotti.

Il Ministero della Salute ha reso un ulteriore richiamo alimentare, riguardante questa volta diversi lotti di riso e risotti per accertata presenza di metalli pesanti. Ecco di quale marca si tratta e l’elenco dei lotti richiamati.

Metalli pesanti in riso e risotti di un noto marchio, ecco di quale si tratta

Il Ministero della Salute ha pubblicato in data 10 marzo i provvedimenti relativi al richiamo di diversi lotti di riso e risotti per contaminazione da metalli pesanti. La notifica di richiamo è stata pubblicata con notevole ritardo rispetto alla data di segnalazione (indicata nell’avviso dello stesso Ministero) del 14 febbraio.

Il motivo del richiamo è dovuto alla rilavata ed accertata presenza di livelli di un particolare metallo pesante (il cadmio) superiori ai limiti previsti.

Il marchio del riso e dei risotti in questione è Arconatura. Di seguito tutte le specifiche dei prodotti richiamati:

  • riso Carnaroli in confezione da 500 g con numero di lotto 22052 e data di scadenza 10-05-2024;

  • risotto Cacio e Pepe in confezione da 400 g con numero di lotto 22082 e scadenza 10-08-24;

  • risotto ai funghi porcini e zafferano in confezione da 400 g con numero di lotto 22082 e data di scadenza 10-08-24;

  • risotto ai funghi porcini in confezione da 400 g con numero di lotto 22082 e data di scadenza 10-08-24;

  • risotto speck e funghi porcini in confezione da 400 g con numero di lotto 22082 e data di scadenza 10-08-24;

  • risotto speck e radicchio in confezione da 400 g con numero di lotto 22082 e data di scadenza 10-08-24;

  • risotto al tartufo in confezione da 400 g con numero di lotto 22082 e data di scadenza 10-08-24.

L’invito ai consumatori è di non consumare i prodotti in questione e di riportarli presso il punto vendita in cui sono stati acquistati.

I numerosi rischi del cadmio per la salute, ecco quali sono

Il cadmio è un metallo pesante classificato come cancerogeno per l’uomo da parte della Iarc (agenzia internazionale per la ricerca sul cancro).

La classificazione del cadmio come sostanza al 100% cancerogena è stata effettuata sulla base di numerose ricerche che hanno evidenziato come l’assunzione di dosi eccessive di cadmio sia associata ad una maggiore probabilità di sviluppare gravi patologie come cancro al seno, polmoni, vescica ed endometrio.

L’esposizione al cadmio oltre i limiti consentiti è stata associata anche a disturbi di altro genere quali ipertensione, diabete, impotenza, problematiche della prostata e disturbi cardio vascolari.

L’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha inoltre fissato un limite ben preciso: l’assunzione di cadmio nell’arco di una settimana non deve superare i 2,5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo.

Leggi anche: Acrilammide nel cibo: cos’è, dove si trova e quanto è pericolosa per la salute

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