Robiola ritirata per contaminazione da tossine

Richiamate diverse confezioni di robiola per contaminazione da tossine. Tutti i dettagli su marca e lotto richiamato.

Il Ministero della Salute ha segnalato un altro richiamo alimentare, questa volta a carico di diverse confezioni di robiola per la presenza di tossine.

Tutti dettagli su marca e lotto del prodotto.

Tossine nella robiola, marca e lotto richiamato

Oggetto del richiamo è la Robiola di Eros, prodotto di pura capra con latte crudo. La robiola di Eros è stata ritirata dagli scaffali in quanto contaminata dall’Escherichia Coli, responsabile della produzione della tossina di Shiga (Stec).

Il prodotto in questione è a marchio La Caserta ed è stato prodotto dall’azienda La Casera srl presso lo stabilimento di Verbania.

Il numero di lotto identificativo è il 1007/2023 mentre la data di scadenza riportata è al 05/08/2023. Infine, la robiola è stata venduta in confezioni da 250 grammi.

La raccomandazione è come sempre quella di non consumare il prodotto e di riportarlo presso il punto vendita in cui è stato acquistato per chiederne il rimborso.

Contaminazione da Escherichia Coli, sintomi e rischi

L’Escherichia coli è uno dei più comuni batteri, normalmente presente anche nella flora intestinale dell’uomo e del quale esistono differenti ceppi, la stragrande maggioranza dei quali sono innocui. Alcuni però possono mettere a rischio la salute.

A rendere pericolosa l’infezione da Escherichia è la sua capacità di produrre una particolare tossina, la shiga, che può portare ad un’infezione con conseguenze anche gravi.

L’infezione può avere origine dall’assunzione di acqua o cibo contaminato, in particolar modo verdure e carne non cotte e latte non pastorizzato (come nel caso del prodotto richiamato). In alcuni casi l’infezione può trasmettersi anche da uomo a uomo a seguito, per esempio, di un non corretto lavaggio delle mani.

I sintomi attraverso i quali si manifesta sono:

  • crampi addominali;

  • diarrea con sangue;

  • nausea e vomito.

In caso invece di conseguenze più gravi, ad essere maggiormente a rischio sono anziani e bambini. L’infezione può infatti dar luogo a una pericolosa forma di insufficienza renale che prende il nome di sindrome emolitico uremica.

Leggi anche: Listeria, è allarme. Quali sono i sintomi, come riconoscerla e dopo quanto si manifesta

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