Uno dei videogiochi simbolo di questa generazione è Fortnite, e parte del successo sta nell’elevato numero di collaborazioni: il gioco non è a se stante, cambia col mondo e porta in sé numerosi personaggi esterni.
Da tempo i fan di Fortnite sognano collaborazioni con Nintendo, e oggi un video spettacolarmente animato mostra loro come sarebbe l’unione Fortnite + Pokémon. Il risultato è stupefacente.
I Pokémon su Fortnite: un video fan-made fa sognare i giocatori
Pochi giorni fa è stato diffuso su Youtube un breve video “trailer” che ha stupito tutti. Dura solo 30 secondi, ma sono sufficienti a far sognare chi spera da tanti anni in qualcosa del genere.
Il video inizia e ci troviamo nel mondo di Fortnite, con l’iconico personaggio banana che, in sella a una moto, sta cercando di sfuggire ad alcuni malvagi inseguitori. Ma ad un tratto fa una frenata: davanti a lui c’è qualcuno, sorprendentemente pronto a difenderlo.
Si tratta di Ash Ketchum, l’indimenticabile protagonista della serie animata Pokémon, con in spalla il fidato Pikachu. Ash lancia una Poké Ball e ne esce il più amato dei suoi alleati: Charizard si materializza e manda in cenere il camion degli inseguitori. Il video termina sotto lo sguardo esperto di Ash e i versi soddisfatti di Charizard e Pikachu.
È proprio quello che i fan desiderano: gli eroi dei videogiochi e dell’anime Pokémon, giocabili in Fortnite con degli appositi costumi, e magari con attacchi e potenziamenti personalizzati. Ma purtroppo bisogna aprire gli occhi: il sogno non si è affatto realizzato!
Il video, infatti, non è un trailer e non è in alcun modo ufficiale: si tratta di una produzione fan-made, cioè creata da un fan completamente da zero. In questo caso il fan è un animatore professionista, l’artista norvegese Feraalty.
A stupire (e ingannare qualcuno) è stata l’elevatissima qualità del video. Un uso perfetto dei modelli reali, uno stile artistico dei personaggi Pokémon che si avvicina molto a quello di Fortnite, e un’animazione super fluida e dinamica.
Archiviata la speranza che fosse tutto vero, viene quindi da chiedersi: con tutta la domanda che c’è intorno, esisterà mai una collaborazione tra Fortnite e Pokémon, o almeno con altri personaggi Nintendo? In fondo i Pokémon continuano a macinare record di vendite, come quello dell’ultimo titolo Scarlatto e Violetto.
Fortnite e Pokémon, un matrimonio che per ora non s’ha da fare
I sogni dei fan del Giappone non sono così infondati. Di recente, infatti, Fortnite ha stretto fortissime collaborazioni con le produzioni nipponiche, proponendo diversi personaggi anime.
Negli anni passati sono già giunti gli eroi di Dragon Ball e Naruto, e a dicembre scorso è stata annunciata una collaborazione con il popolarissimo My Hero Academia: Deku, Bakugo, Ochaco e tutti gli altri possono sparare a volontà nel mondo di Fortnite.
Allora perché non Pokémon? Il punto è che, pur avendo un famosissimo anime con protagonisti Ash e Pikachu, i Pokémon sono una produzione completamente controllata da Nintendo.
Nintendo è notoriamente “gelosa” delle proprie produzioni e dei personaggi. Finora ha sempre rifiutato collaborazioni del genere, forse perché non vuole che i suoi iconici eroi vengano imprestati ad altre aziende che non sono sotto il loro diretto controllo (incluse le console).
Inoltre, per i Pokémon, va considerato un altro elemento. Fortnite resta comunque un videogioco in cui ci si spara con le armi da fuoco e ci si fa la guerra, pur in forma edulcorata di battle royale.
Nessun problema per i personaggi degli anime di combattimento, come appunto Dragon Ball, Naruto o My Hero Academia, perché già nei loro mondi si parla continuamente di uccisioni. Ma Pokémon è molto più family-friendly: sia il gioco che l’anime sono neutrali, si lotta ma si resta esausti e non si muore in battaglia, il target è più giovanile.
Resta estremamente improbabile che i Pokémon possano entrare in Fortnite in futuro, difficile che Nintendo lasci imbracciare ad Ash un fucile. C’è qualche possibilità in più per altri personaggi, ma solo se la casa madre si deciderà ad aprirsi ad altre aziende, e all’uso dei suoi eroi su piattaforme non proprietarie.