Analisi certificato Cash Collect Worst Of su titoli bancari

Analisi finanziaria del certificato Cash Collect Worst of autocallable su BNP Paribas, Deutsche e Intesa Sanpaolo, con ISIN DE000HC0DFP9

In questa analisi finanziaria osserveremo il certificato cash Collect Worst of autocallable emesso da Unicredit Bank AG sulla base dei titoli BNP Paribas s.a., Deutsche Bank AG, e Intesa Sanpaolo s.p.a.

Il presente certificato è un prodotto finanziario a se, dipendente dal titolo sottostante e dotato di un proprio codice ISIN corrispondente a DE000HC0DFP9.

Si tratta di un certificato classificato come Cash Collect Worst of autocallable, ovvero di un titolo di investimento basato su un paniere di più titoli sottostanti, con un livello di rischio medio basso, che consente di ottenere rendimenti periodici, dipendenti e non dall’andamento dei titoli sottostanti.

Anche se i rendimenti derivanti dal certificato sono dipendenti dai titoli sottostanti, l’acquisizione del certificato non comporta l’acquisizione di azioni dei suddetti titoli, pertanto non si avrà diritto a dividendi, ma solo a premi determinati dallo stesso certificato.

In questo articolo vedremo come è strutturato il certificato, da cosa si compone e quali sono i possibili margini di guadagno e di rischio ad esso legati.

Panoramica su BNP, Deutsche e Intesa Sanpaolo

Il presente certificato si basa su un paniere composto da titoli bancari, questi titoli, nello specifico, sono BNP Paribas, Deutsche Bank e Intesa Sanpaolo.

BNP Paribas è un gruppo di credito operante in servizi finanziari, considerato una delle sei banche più solide al mondo dalla società di rating Standard & Poor’s. Il gruppo opera in oltre 75 paesi e in Europa è presente in quattro mercati domestici attraverso la banca retail in Belgio, Francia, Italia e Lussemburgo.

Il capitale di mercato di BNP Paribas SA è stimato intorno ai 69 miliardi di euro e le sue azioni hanno una valore che, su base annua, oscilla tra i 40€ ed i 70€.

Deutsche Bank è uno dei principali gruppi bancari al mondo, la cui sede principale è in Germania, a Francoforte sul Meno presso le Deutsche Bank Twin Tower.

Il capitale di mercato della banca è stimato intorno ai 20 miliardi di euro, e le sue azioni hanno un valore medio, su base annua, che oscilla tra i 7€ ed i 12 €.

Intesa Sanpaolo è il più grande gruppo bancario d’Italia, per numero di sportelli e per quota di mercato, il gruppo è nato nel 2027 dalla fusione dei due istituti bancari, Sanpaolo IMI e Banca Intesa.

Il capitale di mercato di Intesa Sanpaolo è stimato intorno ai 43 miliardi di euro, e le sue azioni hanno un valore medio che oscilla tra 1,5€e 2,6€.

Elementi chiave del certificato

Questo certificato, in quanto prodotto finanziario derivato da più titoli sottostanti, si compone di una serie di elementi chiave che a loro volta derivano dai titoli sottostanti.

Per titoli sottostanti si intende il titolo BNP Paribas SA, quotato presso la borsa di Parigi con codice ISIN FR0000131104, il titolo Deutsche Bank AG quotato presso la borsa di Francoforte con codice ISIN DE0005140008 e il titolo Intesa Sanpaolo S.p.a. quotato presso la borsa di Milano con ISIN IT0000072618.

Il certificato è emesso da ottobre 2022, e presenta come data di osservazione iniziale il 27 settembre 2022. La data di osservazione iniziale è il momento in cui è stato registrato il valore di riferimento dei titoli sottostanti, più precisamente, il valore id riferimento detto anche Fixing iniziale o strike per il certificato corrisponde al valore dei titoli sottostanti alla chiusura dei mercati alla data del 27 settembre 2022.

Questo calore corrisponde a 45,11€ per BNP Paribas, 8,128€ per Deutsche Bank e 1,7272€ per Intesa Sanpaolo.

Questo valore è utilizzato per determinare la barriera e la barriera per il pagamento dei premi condizionati.

Per essere più precisi, il livello Barriera è fissato al 50% dello strike, mentre la barriera per i premi condizionati è fissata al 60% dello strike.

Oltre a questi parametri dipendenti dai titoli sottostanti, il certificato presenta altri elementi, tra cui, le date di osservazione che hanno una cadenza trimestrale a partire dal 15 dicembre 2022 fino all’osservazione finale fissata al 19 settembre 2026. In queste date viene valutata la condizione per il pagamento degli importi condizionati aggiuntivi.

A partire dalla seconda data di osservazione, fissata al 16 marzo e fino alla penultima data di osservazione, fissata al 18 giugno 2026, viene valutata anche la possibilità di una liquidazione anticipata del certificato.

Tra i valori dipendenti dal fixing iniziale vi è anche il livello di rimborso anticipato, si tratta di un valore espresso in percentuale rispetto al fixing iniziale, che cambia semestralmente. Per essere più precisi, alla prima data di osservazione per la scadenza anticipata il livello è pari al 100%, alla seconda è pari al 95%, alla quarta è pari al 90% e così via fino all’ottava data di osservazione. All’ottava data il livello viene fissato all’80% e rimane tale fino all’ultima data di osservazione.

Vedremo di seguito quali condizioni si applicano per il pagamento dei premi condizionati e la liquidazione anticipata.

Importi condizionati aggiuntivi

Gli importi condizionati aggiuntivi, o premi condizionati, sono dei premi che vengono erogati periodicamente, con cadenza trimestrale, attraverso cedole dal valore prefissato.

L’importo dei premi condizionati è variabile ed è calcolato su una base di 3,30€, per essere più precisi, i vari importi condizionati presentano una numerazione progressiva da 1 a 16 e ad ogni data di pagamento degli importi condizionati si riceverà un importo pari a 3,30 moltiplicato per la numerazione corrente, meno gli importi precedentemente pagati.

Detto più semplicemente ciò significa che in condizioni ottimali, in cui il certificato paga tutti gli importi condizionati, si riceverà un importo di 3,30€ per ogni data di pagamento, tuttavia, se ad una o più date di osservazione, le condizioni per l’assegnazione degli importi condizionati non dovessero essere soddisfatte, allora, alla successiva data di osservazione in cui tali condizioni sono soddisfatte, si riceverà un importo maggiorato.

La condizione necessaria all’assegnazione degli importi condizionati aggiuntivi è che alla data di osservazione il valore dei titoli sottostanti debba essere superiore al 60% dello strike, ovvero superiore al 60% del valore del titolo corrispondente alla data di osservazione iniziale.

Liquidazione del certificato

Per questo certificato esistono due possibili opzioni di liquidazione, la liquidazione a scadenza, che avviene alla scadenza prefissata del certificato fissata al 17 settembre 2026, e la liquidazione anticipata, che può avvenire in corrispondenza di una qualsiasi data di osservazione tra il 16 marzo 2023 al 18 giugno 2026.

Per quanto riguarda la liquidazione anticipata, essa può avvenire se, ad una delle prefissate date di osservazione e valutazione dell’importo, la worst performance è pari o superiore al livello di rimborso anticipato.

La worst performance è la performance peggiore, ovvero la performance del titolo sottostante con la performance peggiore, in valore assoluto, tra i titoli presenti nel paniere. Il livello di rimborso invece, come anticipato, è dipendente dalla data di osservazione e va dal 100% del fixing iniziale alla prima data di osservazione, all’80% all’ottava data di osservazione.

Se la worst performance alla data di osservazione è pari o superiore al livello liquidazione anticipata, allora il certificato verrà liquidato in anticipo con un importo pari all’importo nominale. In caso contrario verrà valutato nuovamente alla successiva data di valutazione.

Per quanto riguarda invece la liquidazione a scadenza, se alla data di osservazione finale la worst performance è inferiore al livello di barriera, allora si riceverà un importo corrispondente al valore nominale moltiplicato per la worst performance alla data di osservazione finale e diviso per lo strike.

In caso contrario, se la worst performance è pari o superiore al livello di barriera, si riceverà l’importo massimo previsto pari al 100% del valore nominale.

Costi applicati

Il certificato prevede l’applicazione di un costo di ingresso pari a 52€ già incluso nel prezzo del certificato, non sono invece previsti costi di uscita. Il costo di ingresso è l’unico costo applicato dall’emittente per il certificato Cash Collect Worst of autocallable su BNP Paribas, Deutsche e Intesa Sanpaolo, tuttavia, eventuali rivenditori potrebbero applicare costi aggiuntivi. 

Indicatore di Rischio

Il certificato Cash Collect Worst of autocallable su BNP Paribas, Deutsche e Intesa Sanpaolo, è un prodotto di investimento con un livello di rischio classificato come medio basso, per essere più precisi, l’emittente Unicredit ha classificato il livello di rischio per questo certificato come 3 su una scala da 1 a 7 dove 1 rappresenta il livello di rischio più basso e 7 il livello più alto.

Un livello di rischio pari a 3 su 7 rappresenta un livello di rischio medio basso che quindi presenta pochi rischi di una perdita capitale.

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Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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