Ftse Mib tornerà giù: ecco fin dove. Eur/Usd è spacciato?

Il Ftse Mib sta provando ad allungare, ma la chiave di lettura è in ottica lateral-ribassista. La view di Antonello Marceddu.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib ha ripreso quota nuovamente in direzione di area 25.000. Quali le sue attese per le prossime sedute?

Il Ftse Mib sta reagendo dopo l’incertezza delle ultime sedute, ma difficilmente andrà molto lontano se Wall Street non tornerà a recupera con convinzione.

Come già evidenziato nell’intervista della scorsa settimana, manca ancora la chiusura del gap aperto tra il 15 e il 16 marzo nell’area compresa tra i 23.500  i 24.000 punti.

Mi aspetto che il Ftse Mib possa andare a colmare questo gap e onestamente leggere ora l’indice in chiave lateral-ribassista mi mette a mio agio.

Non mi aspetto che l’indice possa regalare ulteriori decisi spunti al rialzo, scommettendo piuttosto su una discesa verso i 24.000/23.500 punti.

Una volta raggiunti questi livelli si potrà verificare se ci saranno le condizioni per un rimbalzo del Ftse Mib.

I volumi di scambio sono bassi e almeno nell’immediato non mi aspetto altri recuperi degni di nota, ricordando che martedì prossimo, al rientro dal lungo ponte di Pasqua, ci sarà lo stacco del dividendo di alcune blue chips.

Questo andrà a pesare sulle quotazioni del Ftse Mib che ripartirà con un valore al netto dell’effetto cedole.

L’euro-dollaro sta toccando nuovi minimi di periodo dopo l’appuntamento con BCE e Lagarde. Meglio aprire il paracadute ora?

La partita si gioca proprio in area 1,08, ossia sui minimi dell’anno che sono stati violati oggi, ma bisognerà vedere se questa rottura sarà confermata o meno in chiusura di sessione.

Nel caso in cui il cross dovesse riportarsi sopra area 1,08, si potrebbe parlare di un doppio minimo destinato a far risalire l’euro-dollaro.

Il livello in questione è stato supporto e resistenza a marzo 2016  poi di nuovo a metà marzo 2020.

Con la tenuta di area 1,08 il cross potrà puntare nuovamente ai massimi della scorsa settimana in area 1,10.

Se al contrario venisse confermata l’abbandono di area 1,08, per l’euro-dollaro bisognerà mettere in conto ripiegamenti più ampi verso quota 1,06, previo sfondamento di area 1,07.

L’eventuale abbandono anche degli 1,06 costringerà a spostare l’attenzione sull’area degli 1,02, ultimo baluardo da difendere prima della parità.

Il rimbalzo visto ieri si è rivelato del gatto morto e in aggiunta a ciò faccio notare che i massimi dell’euro-dollaro sono decrescenti, motivo per cui è difficile pensare ad una ripesa decisa delle quotazioni.

Il petrolio si è riportato velocemente oltre quota 100 dollari. Campo libero a nuovi rialzi nel breve?

Abbiamo visto il petrolio scendere insieme alla Borsa come piccola correlazione temporanea, ma ora Wall Street è scesa e l’oro nero è tornato su.

La mia idea è che sul greggio sia in atto una vivace speculazione che prende spunto dalla difficile situazione geopolitica.

Il petrolio ha trovato un bel supporto in area 93/94 dollari da cui ha rimbalzato con decisione.

Se prendiamo i massimi del 7 marzo e li uniamo con quelli del 24 e 28 marzo, ma anche del 12 e del 13 aprile, notiamo che potrebbe essersi fermato un canale rialzista.

Non è detto però che il suddetto canale sortisca il suo effetto e magari il petrolio potrebbe provare a scendere verso il canale ribassista, la cui base è data dal minimo del 7 marzo. 

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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