Chi guadagna dalla normalizzazione dei consumi?

La pandemia non è finita, ma la fase acuta sembra essere alle spalle.

Cosa sta cambiando nel settore beni di consumo? Durante la fase acuta della pandemia, abbiamo assistito a un drastico cambiamento delle abitudini di spesa dei consumatori che ha penalizzato i fornitori di servizi a tutto vantaggio di chi produce beni. Ora, dopo le campagne di vaccinazione di massa e la mutazione del virus, la nostra vita è tornata ad assomigliare molto a quella che avevamo prima del Covid. Gli uffici sono tornati gradualmente a popolarsi, l’allentamento delle restrizioni ha permesso la ripresa di eventi sportivi, convegni, fiere, concerti, feste di paese, e questo si sta traducendo in una progressiva normalizzazione delle abitudini di spesa dei consumatori.

Ma chi è in prima file per beneficiare di questo ritorno alla normalità? Con la riduzione delle restrizioni agli spostamenti dettate dalla pandemia in tutto il mondo, si registra un aumento del numero di passeggeri per i servizi di trasporto a pagamento e del numero di corse. Le società leader in questo settore sono Lyft e Uber. I due titoli sono saliti in Borsa dopo la pubblicazione dei numeri del secondo trimestre, a dimostrazione della ripresa del business, ma continuano a essere scambiati a un tasso di sconto rispettivamente del 77% e del 60% e valutati con un Morningstar rating di 5 stelle (report aggiornati al 2 agosto 2022).

Chi guadagna dal ritorno in ufficio?

Il ritorno alla normalità passa anche attraverso il rientro in ufficio e la ripresa dei viaggi di lavoro. Uno dei titoli meglio posizionati per capitalizzare il trend del ritorno in ufficio, dicono gli analisti di Morningstar, è Starbucks. Da inizio anno le azioni della catena di caffè hanno ceduto quasi il 30% (in dollari al 26 agosto 2022) e ora sono scontate del 15% rispetto al fair value di 100 dollari (report aggiornato al 19 agosto 2022), ma in base alle previsioni di Morningstar l’azienda potrebbe registrare una crescita media degli utili del 6% nei prossimi cinque anni.

Le società in prima fila per cavalcare la ripresa dei viaggi d’affari sono quelle che operano nel segmento dei servizi online per i viaggi e in particolare Booking, Expedia e Sabre. Il titolo Sabre (SABR) è il preferito dai nostri analisti. Da inizio anno il gruppo statunitense, leader mondiale nella fornitura di servizi di prenotazione per le compagnie aeree e le agenzie di viaggi, ha perso in Borsa meno rispetto alle altre due e ora le sue azioni sono scambiate ai tassi di sconto più elevati. Il rapporto Prezzo/Fair value di SABR è inferiore a 0,5 e il suo rating è pari a 5 stelle (report aggiornato al 7 agosto).

Chi guadagna dalla ripresa degli eventi pubblici?

L’ultima tendenza da analizzare è quella relativa al ritorno degli eventi pubblici come concerti ed appuntamenti sportivi. In questo caso, dicono gli analisti, le società meglio posizionate sono quelle del beverage che possono vantare marchi di valore nei loro portafogli. “Abbiamo notato che il consumo di alcolici all’interno delle mura domestiche è diverso da quello che si fa quando si va fuori, poiché le persone sono meno consapevoli del marchio quando acquistano alcolici da consumare a casa. Questo significa che man mano che aumenteranno i consumi di alcolici nei locali e durante gli eventi pubblici ci aspettiamo che il comportamento dei consumatori si normalizzi e torni a preferire quei marchi di livello superiore”, dice Dave Sekera Morningstar’s chief U.S. market strategist.

Ci sono diverse aziende di bevande alcoliche che al momento sono scambiate a sconto rispetto al fair value, ma i due titoli preferiti dagli analisti di Morningstar sono Anheuser-Busch InBev (ABI) e Boston Beer (SAM). Entrambe le aziende possono vantare una posizione di vantaggio competitivo all’interno del settore dei produttori di birra (Ampio per ABI e Medio per SAM) ed entrambe sono valutate con un Morningstar rating di 5 stelle.

Di Francesco Lavecchia

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Morningstar Italy è la filiale italiana di Morningstar Inc (basata a Chicago), leader nella ricerca indipendente sugli investimenti in Nord America, Europa, Australia e Asia. La società offre una vasta gamma di soluzioni e servizi online, di software e prodotti editoriali per i singoli individui, i promotori e le istituzioni finanziarie. Morningstar fornisce dati su circa 437 mila strumenti di investimento, incluse le azioni, i fondi comuni e veicoli simili, insieme a dati in tempo reale su oltre 10 milioni di azioni, indici, future, opzioni, commodity e metalli preziosi, cui si aggiungono i cambi valutari e i mercati obbligazionari. La società opera in 27 Paesi. Morningstar ha più di 200 analisti nel mondo e fornisce ricerca indipendente su oltre 2.000 fondi ed Etf, oltre a più di 1.800 azioni.
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