Galleria Vittorio Emanuele di Milano: Chanel sostituisce Tod’s per 2,3 milioni all’anno

Chanel si aggiudica un posto in galleria Vittorio Emanuele a Milano, strappando all'asta l'ormai ex negozio di Tod's, al 31esimo rilancio.

Chanel si è aggiudicata un posto in galleria Vittorio Emanuele di Milano, con un canone da 2,3 milioni di euro all’anno, in un asta molto settata tra 6 marchi tenutasi nella sede comunale di via Larga a Milano.

L’asta milionaria

L’asta per l’assegnazione di un lotto in galleria Vittorio Emanuele di Milano, si è tenuta nelle sale della sede comunale di Via Larga a Milano, ed ha visto la partecipazione attiva e molto serrata di sei marchi, tra cui Chanel, e l’ex locatario del lotto, Tod’s.

L’asta, indetta da Palazzo Marino a luglio e chiusa a settembre ha visto il 22 novembre la contesa finale per l’assegnazione di un lotto in Galleria Vittorio Emanuele. La base d’asta per l’assegnazione del lotto prevedeva un canone annuo di 545 mila euro all’anno.

Durante l’asta i contendenti hanno rilanciato le proprie offerte per un totale di 31 offerte con rialzi non inferiori a 50.000 euro. Alla 31esima offerta, avanzata da Chanel, l’asta si è conclusa con l’assegnazione del lotto al brand di lusso con un canone annuo di 2,3 milioni di euro.

Il lotto assegnato a Chanel è in vero solo una parte dell’ex lotto, gestito da Diego Della Valle e in scadenza di contratto.

Il lotto infatti è stato ripartito in due, da una parte ,il lotto maggiore, attualmente impegnato dal Negozio di Tod’s, sito tra l’Ottagono e Via Silvio Pellico, ora assegnato a Chanel, e l’altra parte minore, oggetto di un secondo bando, è stata assegnata a Damiani per 365 mila euro l’anno.

L’asta per l’assegnazione in galleria

Nel 2012 il comune di Milano ha rinnovato lo statuto della Galleria, storico templio dello shopping milanese, con l’introduzione di alcune regole finalizzate alla tutela delle botteghe storiche all’interno della galleria.

In quell’occasione è stata introdotta una clausola che prevede il raddoppio del canone in caso di successione da un’attività già presente ad altri.

Nel 2019 invece, fa sapere l’assessore al Patrimonio Emanuel Conte, sotto la gestione del patrimonio di Roberto Tasca, il comune di Milano insieme alla direzione Demanio, ha iniziato ad utilizzare lo strumento dell’asta all’incanto, per i locali di pregio della galleria.

Commentando l’assegnazione a Chanel, l’assessore ha sottolineato che, la serrata lotta tra i contendenti al lotto, che ha visto un notevole rialzo del prezzo, passato da una base d’asta di 545 mila euro, a 2,35 milioni di euro, mostrano che le nuove forme di valorizzazione del patrimonio milanese, funzionano e sono una risorsa di cui potrà beneficiare tutta la città.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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