Facebook chiude: 9 conseguenze disastrose per il marketing!

Cosa succede alle aziende se Facebook decide di chiudere? In Europa, potrebbero accadere conseguenze disastrose per il marketing! Ecco quali!

Restare fuori dai social network può diventare una vera e propria fobia che prende il nome di fomo. Qualcuno ha iniziato ad accusare i primi sintomi, dai giovani fino alle imprese. Meta vuole chiudere? Un annuncio allarmante da parte di Facebook.

Il problema riguarda i dati degli utenti europei. Facebook chiude? Ci saranno delle conseguenze disastrose per il marketing? Trasferire e archiviare i dati è l’obiettivo. Per poter funzionare ancora, Facebook ha bisogno di risposte. Nel frattempo, cosa succederà? Quali sono le conseguenze per le aziende e per il marketing?

Ultimamente abbiamo sentito spesso questa notizia: Facebook potrebbe chiudere in Europa. È tutto vero? A parte ogni dubbio che gira intorno a questa comunicazione, oggi, vogliamo portarvi alla scoperta delle conseguenze per il marketing e le aziende. Sono disastrose: meglio prevenire!

Facebook chiude? Ecco le conseguenze disastrose per il marketing che dovresti sapere nel caso accadono per davvero. Ecco perché le esamineremo qui! Insieme ad altri temi centrali, come: perché Zuckerberg vuole chiudere Facebook? Perché chiudono Facebook? 

Potrebbe succedere davvero? Perché Meta vuole chiudere in Europa? Cosa può capitare alle aziende? Quando chiude Facebook in Europa? È possibile che accada? Cosa succederà se chiudono Facebook? Vediamo le 9 conseguenza disastrose per il marketing!

Perché Zuckerberg vuole chiudere Facebook?

Tanti si stanno chiedendo se ci sarà uno stop di Facebook in Europa. Perché Zuckerberg vuole chiudere? Meta scrive nel documento di comunicazione che se sono presenti delle regole condivise che permettano i flussi di dati, potrebbe essere possibile che non potranno fornire il servizio in Europa: compreso Instagram con Facebook. Quindi, meta vuole chiudere ad una condizione. 

Agi.it riporta una comunicazione importante:

Meta scrive che in assenza di regole chiare e globali che consentano i flussi di dati tra Stati Uniti e Unione Europea, probabilmente “non saremo più in grado di offrire alcuni dei nostri prodotti e servizi più importanti, compresi Facebook e Instagram, in Europa”.

Cosa ha risposto l’Europa? Le norme europee sulla privacy impediscono a Facebook di inserirli nei loro server. Si tratta di un limite da parte della piattaforma di social network anche per le attività di targeting sulle pubblicità. La questione tratta il trasferimento dei dati sfruttati per le inserzioni. 

Il quale è un punto centrale, nonché un pilastro che sostiene Facebook. Le sponsorizzazioni sono fondamentali e senza dati non possono avere dei buoni risultati. Facebook non vuole chiudere, ma per fornire il servizio a livello globale e per continuare anche in Europa, chiede delle determinate regole condivide sulla privacy. Un bene o un male?

Perché chiudono Facebook? Potrebbe succedere davvero?

Facebook sta cercando di trovare un nuovo accordo sul trattamento dei dati assieme all’Europa. Meta chiede di trovare un accordo per regolare il trasferimento dei dati oltre oceano. Il dibattito acceso vorrebbe stabilire di arrivare ad una conclusione che riguardi la protezione adeguata al Gdpr. 

Non c’è intenzione da parte di Facebook di chiudere ma piuttosto di smuovere la parte riferita alla burocrazia. Per fornire servizi di pubblicità mirata, per le aziende, è importante la condivisione dei dati per poter parlare ad un target specifico. Nell’ultimo periodo ci sono stati forti cali su Facebook ads, sia per la pandemia e sia per la targhettizzazione. 

Per questo motivo Facebook vorrebbe chiudere. Potrebbe succedere davvero? Non è sicuro, ma nel caso succede ci saranno delle conseguenze disastrose per la pubblicità e per il marketing. D’altro canto, se Facebook riesce ad arrivare al suo scopo, tantissime pubblicità saranno sempre più mirate grazie ai dati rilasciati e archiviati.

Ecco cosa riporta ansa.it sulla visione europea:

L’annuncio di Meta “è molto recente e non abbiamo commenti da fare al momento”, tuttavia “una cosa deve essere assolutamente chiara: l’Ue stabilisce la sua legislazione tenendo conto dei nostri valori, degli interessi dei consumatori e dei cittadini”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. L’Ue tiene “ovviamente conto dei punti di vista espressi dagli operatori economici, ma agisce autonomamente quando deve stabilire i suoi regolamenti”, ha ribadito il portavoce.

Perché Meta vuole chiudere in Europa? Cosa può capitare alle aziende?

Meta non ha il minimo desiderio di chiudere in Europa e tanto meno far capitare qualcosa di spiacevole alle aziende e alla pubblicità su Facebook. Solamente una cosa chiede: organizzazione sul trasferimento dei dati tra Unione Europea e Stati Uniti. 

In questo momento si stanno seguendo le regole europee per la protezione dei dati. Il proprietario di Facebook sostiene che c’è molto più potenziale per le pubblicità scegliendo di andare avanti nel modo proposto. 

Wallstreetitalia.com riporta:

Una minaccia,  dunque, neanche troppo velata alla luce delle migliaia di dipendenti europei di Meta, ai quali dovrebbero aggiungersi presto 10mila nuovi assunti per lavorare al Metaverso.

Per proteggere i flussi di dati tra Stati Uniti e Ue a lungo termine, ci sarà bisogno di regole chiare riguardo il settore privacy. Il perché Meta vuole chiudere in Europa lo abbiamo ben compreso, ma cosa può accadere alle aziende? Potrebbe capitare un disastro. 

D’altra parte, se vediamo la richiesta di Facebook come un risultato migliore per le pubblicità aziendali, allora possiamo immaginare di dare ragione a Zuckerberg. La verità è che se Facebook chiude, ci saranno conseguenza disastrose per il marketing. 

Ecco perché è bene prendere posizione in questa storia e riuscire ad arrivare ad un punto d’incontro. Questo perché grazie ai dati, la targhettizzazione potrebbe essere molto più vantaggiosa della situazione attuale.

Quando chiude Facebook in Europa? È possibile che accada?

Ebbene sì, potrebbe essere possibile che accada ma non è detto. Meta potrebbe decidere di chiudere Facebook e Instagram nella circostanza in cui non trova un accordo con l’Unione Europea in materia di trattamento dei dati. 

Quindi, se la questione non sarà risolta potrà chiudere Facebook. Quando succederà in Europa? Lo scenario ha al centro dello scontro i dati personali relativi alle pubblicità e al target da impostare in quest’ultima. Cosa succede se a Facebook non viene concessa la sua richiesta? 

Conservare e trasferire i dati sui server americani è la scelta che ha portato tutto questo. Il colosso potrebbe essere a malincuore costretto ad eliminare la piattaforma. Quando chiude Facebook in Europa? 

Se la richiesta viene accettata e condivisa dalla nostra parte, Facebook non chiuderà e oltretutto ci saranno dei vantaggi per le aziende che fanno marketing su Facebook. Diversamente, delle bruttissime e disastrose conseguenze per la pubblicità aziendale sui social media più famosi al mondo.

Un’interpretazione dei fatti di esquire.com è:

il colosso potrebbe permettersi di mutilare una parte così importante della propria audience? Potrebbe cioè far fuori un pezzo di business che ha generato oltre 15 miliardi di dollari in pubblicità solo nell’ultimo periodo, quasi la metà del giro d’affari del gruppo? Certo che no.

Cosa succederà se chiudono Facebook? 9 conseguenza disastrose per il marketing!

Per la chiarezza estrema e per fare il punto, citiamo una amara verità. Purtroppo, nella nostra società attuale e odierna, profili personali e aziende sono diventate dipendenti da tali servizi offerti da Facebook. Per lavorare e non solo, la nostra quotidianità è parte della comunicazione istantanea di Facebook. 

La rete è fragile, questo si sa. Cosa succederà se chiudono Facebook? Le conseguenze per il marketing saranno disastrose. Come mai? Dal lato oscuro della rete e da tutti i suoi problemi, si nota comunque che esistono delle relazioni su queste piattaforme. Le conseguenze economiche? Sono tantissime! 

Basti pensare ai blackout, ai down e i bug di Facebook e Instagram. Cosa hanno causato in poche ore? Perdita di clienti e l’impossibilità di fare digital marketing. Infatti, è impossibile avere un’improduttività di questa portata nel marketing digitale. 

Questo è un dato preoccupante perché la chiusura temporanea di Facebook in poche ore e quelle poche volte che capita, influenza tutto il lavoro di pubblicità e di marketing aziendale. Ci sono stati dibattiti e processi su alcune situazioni simili. 

Ad esempio, potrebbe succedere di essere risarciti quando Facebook chiude senza motivo una pagina. Figuriamoci se succede ad un’azienda: la perdita è il guadagno. In altri termini, le conseguenze per il marketing se Facebook chiude vanno da quelle economiche, a quelle sociali fino a quelle relative alla fidelizzazione e la reputazione online. 

In parole povere, le aziende perdono soldi, guadagni, clienti, reputazione, lavoro, pubblicità e il marketing digitale viene limitato al massimo. Per le aziende e per il marketing digitale, perdere una grandissima parte di clienti e di pubblico online su Facebook e Instagram vuole dire perdere più della metà della community. Una delle conseguenze più disastrose per le vendite e per il business. 

Facebook chiude in Europa? Concludiamo con una risposta di supereva.it:

Una notizia che, senza ombra di dubbio, ha gettato nel panico milioni di utenti che utilizzano i social network quotidianamente, soprattutto chi lo fa per lavoro. Tra influencer, creator e semplici utilizzatori dei social network del gruppo Meta, in molti hanno fatto sentire quindi il proprio disappunto.

Ecco perché probabilmente si arriverà ad un accordo o ci sarà un adeguamento degli standard sui dati. Inoltre, una mia personale opinione sulla faccenda, è legato ai benefici della targetizzazione con più dati:

Se si considera che i dati sono il pilastro del target, allora forse è molto meglio avere una targhettizzazione più precisa? Ogni pubblicitario sa bene quanto è importante avere un target preciso nei minimi dettagli. L’utente è sempre al centro di tutto e di ogni strategia. Facebook ha ragione? Lo scopriremo molto presto!

Carmela Maggio
Carmela Maggio
Seo Copywriter e Graphic Designer, classe 1996.Di origine lucana, laureata in Disegno Industriale, indirizzo Design della Comunicazione, tesi sulla progettazione di UI e UX, presso l'Università degli Studi G. d'Annunzio” di Pescara. Dopo la laurea
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