Lo spot delle patatine Amica Chips fa discutere e viene accusato di blasfemia: il motivo

Una patatina al posto dell'ostia consacrata: il nuovo spot delle patatine Amica Chips fa discutere e viene accusato di blasfemia. Ecco il motivo.

Il nuovo spot delle patatine Amica Chips fa discutere e viene accusato di blasfemia: nella pubblicità, apparsa sul piccolo schermo, si vede un gruppetto di suore che si accinge a fare l’Eucarestia, ma al posto dell’ostia consacrata riceve una patatina croccante. Secondo l’associazione di telespettatori cattolici questo spot irride la Chiesa.

Ecco il motivo per cui lo spot delle patatine è finito nella bufera e perché viene considerato blasfemo.

Lo spot delle patatine amica Chips è blasfemo: ecco il motivo

L’Aiart ha già chiesto la sospensione del nuovo spot ideato dall’agenzia Lorenzo Marini Group per la nota marca di patatine, che parrebbe prendere in giro un gesto cristiano: l’Eucarestia.

Nella pubblicità, che è ambientata in un luogo sacro, vediamo una suora che si accinge a preparare il calice delle ostie. In sottofondo una musica sacra, ma all’improvviso nell’armadio di legno antico della sacrestia, la suore non trova le particole bensì un sacchetto di patatine.

Ed ecco che prende una buona manciata di patatine da mettere nel calice al posto delle ostie consacrate.

Un altro gruppo di novizie in un monastero si avvia in fila verso l’altare: la prima di esse riceve la comunione dal prete, ma subito sgrana gli occhi, mentre si sente il suono croccante della patatina.

Questa è la nuova campagna pubblicitaria di Amica Chips, finita nel mirino dell’associazione di telespettatori di ispirazione cattolica, che considera “oltraggioso” lo spot mandato in onda per sponsorizzare la patatina.

Scoppia la bufera sul nuovo spot delle patatine

L’accusa per il nuovo spot pubblicitario di Amica Chips arriva direttamente dall’Aiart (Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione), che chiede “l’immediata sospensione dello spot, in quanto offende la sensibilità religiosa di milioni di cattolici praticanti oltre che oltraggioso nel banalizzare l’accostamento tra la patatina e la particola consacrata”.

Il presidente dell’Aiart, Giovanni Baggio, considera “oltraggioso” questo spot perché “banalizza l’accostamento tra patatina e la particola consacrata”. Per questi motivi, l’Aiart ha già provveduto a segnalare lo spot all’istituto di Autodisciplina pubblicitaria, con l’obiettivo di bloccarlo il prima possibile.

Baggio prosegue rammentando le sue ragioni per le quali questo spot dovrebbe essere immediatamente sospeso:

È contrario agli articoli 1 e 10, lealtà della comunicazione, convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona, del codice di autodisciplina della comunicazione commerciale. È la spia di una sensibilità sociale ed indifferenza etica che non contraddistingue soltanto il comportamento di una azienda e di un pubblicitario.

E ancora: “Ci si appella al politically correct e alla cancel culture, ma solo contro la religione cristiana (ma solo quella) ci si sente autorizzati a qualsiasi obbrobrio?“.

Critiche anche sui social per il nuovo spot

Anche sui social media piovono critiche al nuovo spot della patatina che utilizza alcuni simboli della religione cristiana per promuovere il prodotto.

Alcuni utenti approvano la scelta di marketing, ma sono molte di più le critiche avanzate alla compagna pubblicitaria.

“Non era il caso di essere così blasfemi, offensivi, diabolici. Volete fare tanti soldi paragonando l’ostia con una patatina? Allora complimenti per la mancanza di sensibilità, intelligenza e buon senso. Così è facile fare pubblicità, in maniera grossolana e blasfema”.

Provocatorio il commento di un altro utente sul web: “Provate se avete il coraggio a sfottere Maometto e vediamo che succede. L’importante è che se ne parli giusto? Forza con le altre religioni”.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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