Azioni e Bond: l’outlook per quest’anno. Su cosa puntare?

La view di inizio 2022 continua a essere condizionata dalle incertezze sull'inflazione. Ecco gli scenari attesi. 

In questa prima parte del 2022 i mercati azionari stanno mostrando un aumento di volatilità, complici le incertezze su vari fronti.

Secondo Odile Camblain Le Molle, Head of Multi Management, e Jean-Luc Hivert, Presidente e Chief Investment officer di La Française AM, la recente insorgenza della variante Omicron ci ricorda che la pandemia sarà ancora un fattore di rischio significativo nel 2022, e che influenzerà le prospettive di crescita.

Nonostante i disagi al sistema di produzione ed il mutare delle restrizioni legate ai rischi sanitari, la crescita globale continua.

Nel 2022 le interruzioni della logistica dovrebbero man mano venir meno, e gli Stati continueranno a sostenere i settori economici più colpiti dalla pandemia.

Inoltre, il possibile e rapido adattamento dei vaccini a mRNA, insieme ai progressi nelle cure per chi è colpito dal Covid, ci permettono di mantenere una visione positiva sulla crescita economica in corso.

L’idea è che la crescita dovrebbe essere solo temporaneamente rallentata dalla nuova variante.

Ecco una delle principali incognite del 2022

Secondo i due esperti di La Française AM, il rallentamento cinese, per lo più prodotto da iniziative politiche volte a combattere la pandemia, le disparità sociali e a promuovere un’economia più pulita, sarà una delle incognite principali del 2022.

La flessione dell’attività cinese, in concomitanza con la crisi del settore immobiliare dev’essere tenuta attentamente sotto controllo.

I trend di breve termine negli Stati Uniti e in Europa differiscono leggermente, eppure vi sono diversi segnali per cominciare bene il 2022.

Mercati azionari: anche il 2022 sarà positivo

La crescita prolungata, le modeste attese sugli utili nelle stime attuali degli analisti, e quindi suscettibili di essere riviste al rialzo col passare del tempo, il primo pacchetto di aiuti fiscali negli USA che verrà lanciato nel 2022 insieme al piano Build Back Better, la risoluzione della crisi del settore immobiliare cinese ed infine il sostegno di un forte trend di M&A; sono tutti fattori di supporto che dovrebbero garantire solide basi per i mercati, permettendo un altro anno di performance positive nel 2022.

Incertezza sull’inflazione

Naturalmente la grande incertezza sulle aspettative dell’inflazione, sia da parte degli investitori che delle banche centrali, condiziona la view di inizio anno.

Le banche centrali, tuttavia, stanno chiaramente tracciando un percorso verso un aumento dei tassi e, anche se non possono agire contro la volatilità dei mercati obbligazionari, rimangono garanti di una crescita incontrollata dei tassi nel 2022.

Gli esperti di La Française AM ritengono comunque che le oscillazioni inflazionistiche diminuiranno e permetteranno alle banche centrali di mantenere condizioni finanziarie favorevoli all’economia per quanto riguarda i tassi attuali e le performance dei mercati finanziari.

Bond poco appetibili

Come nel 2021, gli esperti restano poco attratti dalle obbligazioni e preferiscono titoli a tasso variabile per il segmento di investment-grade in concomitanza con i primi rialzi dei tassi che saranno guidati dagli USA nella prima metà dell’anno.

Inoltre, è difficile immaginare che il mercato obbligazionario della zona euro non subisca le conseguenze delle decisioni di politica monetaria prese dall’altra parte dell’oceano.

Il recente brusco calo dei premi al rischio nel segmento corporate high yield ha riportato questa asset class presso un nuovo potenziali investitori anche se, nel contesto dei rialzi dei tassi di interesse che ci aspettiamo, il potenziale di performance sarà limitato, specialmente visto il ritmo dei rialzi previsto.

L’asset class rimane interessante in una prospettiva di carry, mentre le obbligazioni con un alto premio al rischio rimangono l’unica asset class a fornire rendimento.

Azionario ha ancora potenziale di upside

Infine, se accettiamo la volatilità a breve termine, l’asset class preferita da La Française AM rimane l’azionario, che ha ancora potenziale di rialzo interessante.

Infatti i tassi di risparmio delle famiglie e i profitti delle imprese incoraggeranno i consumi finali e gli investimenti verso un’ampia gamma di settori, per compensare il periodo recente e per rispondere ai problemi emergenti, tra tutti il cambiamento climatico.

Le allocation a inizio anno saranno posizionate per lo più in linea con gli indici sul lato azionario, sottopesando i mercati obbligazionari, il che rafforzerà automaticamente il beta.

Come sempre, le esposizioni alle diverse asset class saranno soggette a cambiamenti significativi, dal momento che la volatilità aumenterà senza dubbio con il fitto calendario a breve termine.

Tra gennaio e febbraio, ci si aspetta che i mercati reagiscano alle elezioni presidenziali italiane e agli incontri della BCE e della FED.

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