Il gigante francese del lusso Kering, proprietario di diversi brand di lusso, ha subito un crollo in borsa, perdendo il 14% in poche ore. Questo calo è stato innescato dall’annuncio, avvenuto a mercati chiusi, di un possibile calo dei ricavi per il primo trimestre del 2024.
Il profit warning di Kering
Nella giornata di martedì 19 marzo 2024, a mercati chiusi, Kering, la holding francese che possiede numerosi brand di lusso tra cui Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Boucheron, Brioni, Pomellato, ha annunciato un calo dei ricavi nel primo trimestre dell’anno.
Il calo dei ricavi, secondo Kering, sembra essere principalmente legato al decremento delle vendite di Gucci nel mercato asiatico e pacifico.
Gucci, come sottolinea Kering, ha un ruolo fondamentale nel gruppo dato che i suoi ricavi costituiscono due terzi del reddito operativo del conglomerato.
Il calo delle vendite di Gucci è un problema noto a Kering, che sta cercando di invertire la tendenza attraverso un cambio di gestione e l’ingresso di un nuovo direttore creativo. La direzione creativa di Gucci è stata di recente affidata a Sabato de Sarno, e le nuove collezioni sono disponibili nei punti vendita da metà febbraio. Di conseguenza, Kering evidenzia che le nuove strategie devono ancora produrre effetti, ma si attende un incremento delle vendite già nei prossimi mesi.
Riguardo Gucci, il patron di Kering, il miliardario Francois-Henri Pinault, aveva già annunciato a febbraio che nei mesi successivi il gruppo avrebbe investito nella trasformazione di Gucci per raggiungere i margini previsti nel 2024.
Kering in controtendenza rispetto a LVMH e Hermès
Il profit warning di Kering segnala un calo delle vendite che contraddice i dati registrati dai principali concorrenti del gruppo francese. Infatti, mentre Kering registra un calo delle vendite di Gucci, i rivali principali, LVMH ed Hermès, mostrano un incremento delle vendite per il terzo trimestre consecutivo.
Kering trascina il settore al ribasso
Il profit warning di Kering ha scatenato una forte reazione a catena nel settore del lusso. Kering, all’apertura del 20 marzo, ha perso il 13% rispetto alla chiusura del 19 marzo. Anche altri brand di lusso hanno registrato perdite, con Moncler in calo dello 0,40%, Salvatore Ferragamo in calo dell’1,40% e LVMH in calo dell’1,63%. Hermès, invece, ha mantenuto una posizione stabile.
Il mercato del lusso sta rallentando
Secondo gli esperti, il settore del lusso sta mostrando segni di rallentamento, con gli analisti di UBS che prevedono un calo del 5% nel 2024, mettendo fine a un lungo periodo di crescita organica che, dal 2016 al 2023, ha visto una crescita media annua del 10%.
Il rallentamento del settore e la significativa perdita di valore delle azioni di Kering potrebbero portare a una revisione al ribasso delle stime di consenso e potrebbero influenzare negativamente le aspettative di una ripresa legata al brand Gucci.
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