Le azioni Unilever, la holding proprietaria di cornetto e Magnum, volano in borsa

Unilever, la holding britannica proprietaria di dei brand Cornetto e Magnum, vola in borsa, le azioni hanno guadagnato il 6%

Unilever, la holding britannica leader nel settore alimentare e specializzata nella produzione di gelati, proprietaria del marchio algida e degli iconici brand Cornetto e Magnum, ha annunciato un piano industriale e di risparmio, da circa 800 milioni di euro in tre anni che, secondo le proiezioni, potrebbe avere impatto su oltre 7500 dipendenti, il primo effetto dell’annuncio è un aumento di valore del titolo che, in 24 ore circa ha guadagnato il 6%.

Azioni Unilever

L’andamento del titolo Unilever, quotato in borsa presso il London Stock Exchange, con ISIN GB00B10RZP78 negli ultimi anni ha subito diverse oscillazioni tendenzialmente in calo. Per essere più precisi, le azioni Unilever sono passate dal valere 4,3GBX nel 2019, al massimo a 5 anni di 5,19GBX registrato ad agosto 2019, per poi registrare a marzo 2022 il minimo di 3,39 GBX, riassestandosi poi a quota 3,92GBX a marzo 2024.

Se si osserva l’andamento delle azioni Unilever è possibile notare oscillazioni stagionali, con aumenti di valore nel tra agosto ed ottobre e cali di valore tra febbraio e aprile.

Piano di risparmio Unilever

Unilever ha annunciato un piano di risparmio e riorganizzazione che prevede la scorporazione di alcuni brand legati all’industria dei gelati e il settore ice cream, più precisamente l’azienda punta a scorporare i brand Magnum e Cornetto, secondo quanto riferito da Unilever, questi brand potrebbero registrare risultati migliori come business stand-alone.

La scorporazione viaggia parallelamente ad un piano di risparmio da 800 milioni di euro in tre anni che, secondo le prime proiezioni, potrebbe avere incidenza su oltre 7.500 posti di lavoro, ovvero il 6% della forza lavoro totale del gruppo che su scala globale conta circa 128000 dipendenti.

Non è la prima volta che il gruppo anglo-olandese pone sul tavolo la possibilità di tagli del personale, già nel gennaio 2022 l’ipotesi era stata avanzata.

Secondo quanto riferito da Unilever, la scorporazione delle attività ice cream creerà un business leader a livello mondiale, in una categoria altamente attiva, che nel solo 2023 hanno realizzato un fatturato da oltre 7,9 miliardi di euro producendo un utile operativo da 760 milioni di euro.

Il piano di riorganizzazione di Unilever vede i vari marchi controllati, collocati in 5 specifiche aree operative, ovvero Beuty, Benessere, Cura della persona, Cura della casa e Nutrizione.

La risposta dei mercati

La reazione dei mercati all’annuncio di Unilever è stata vigorosa e positiva, innescando un balzo del titolo in borsa del 6%, passando rapidamente da 3,8GBX alla chiusura di lunedì 18 ad oltre 4GBX all’apertura del 19, per poi assestarsi a 3,92 GBX nel corso della giornata.

L’ottimismo dei mercati, a seguito dell’annuncio di Unilever, trova ragione nella centralità di Unilever nel settore Ice Cream, la holding possiede infatti 5 dei 10 principali brand mondiali del settore, tra cui Walls, Magnum, Ben&Jerry e l’italiana Grom.

Secondo quanto affermato da James Edward Jones, analista per RBC Capital Markets, la separazione del settore Ice Cream all’interno del piano di riorganizzazione, è accolta positivamente, non solo per le prospettive positive presentate da Unilever, ma anche per il precedente rappresentato da Nestlè che ha eseguito un operazione simile, separando le proprie attività legate al settore Ice Cream e creando una Joint Venture con PAI Partners.

Per Bloomberg tuttavia, il margine di profitto della divisione gelati di Unilever, ha un margine inferiore alla metà di quello dell’unità cura personale, il motivo è legato alla stagionalità del settore e le sfide logistiche che tale settore deve affrontare.

La posizione di Unilever

Dal canto suo Unilever mostra un atteggiamento positivo, fiducioso ed ottimista, secondo Hein Schumacher, CEO di Unilever, la linea dell’azienda è fare meno cose, meglio e con maggiore impatto. Il gelato, sottolinea Shumacher, è un business particolare che già ora è gestito separatamente rispetto alle altre attività della holding.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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