BTP: tassi e Spread risalgono, ma analisti sono ottimisti

Chiusura di settimana in rialzo per lo Spread e i rendimenti dei BTP: quali scenari ora?

L’ultima seduta della settimana si è conclusa con il segno più tanto per lo Spread BTP-Bund, quanto per i rendimenti dei BTP, tornati a salire dopo la recente corsa al ribasso.

Spread BTP-Bund risale. BTP in calo

A fine giornata, il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco si è fermato a 169,14 punti base, con un rialzo dello 0,69%.

Le vendite sui BTP hanno favorito una risalita dei tassi, tanto che il rendimento del titolo a 10 anni ha segnato un rialzo dell’1,05% al 4,163%.

Spread e tassi BTP: i motivi del recente calo

Spread e tassi BTP hanno ripreso la via dei guadagni dopo il positivo andamento delle ultime sedute, alimentato in particolare dalle indicazioni macro arrivate dagli Stati Uniti.

Ieri è stato reso noto l’indice dei prezzi alla produzione che a giugno è salito dello 0,1% dopo un calo dello 0,4% a maggio, sotto comunque le attese del mercato che puntava a un incremento dello 0,2%.

L’aggiornamento del mese scorso ha mostrato il minor aumento dal 2020 e questo dato si è aggiunto a quello del giorno prima, relativo all’inflazione che a giugno è salita dello 0,2% rispetto allo 0,3% del consenso, evidenziando la crescita più lenta dal 2021.

I numeri arrivati dall’opposta sponda dell’Atlantico hanno regalato ulteriore entusiasmo al mercato obbligazionario, complice la scommessa degli operatori relativamente al successo della lotta contro l’inflazione portata avanti dalla Fed.

Si pensa che quest’ultima possa terminare a breve la sua stretta di politica monetaria e tanto è bastato per favorire un calo dello Spread e dei tassi BTP.

BTP: Unicredit vede scenario costruttivo

Da ricordare che il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco ha oscillato intorno ai 185 punti base nei primi cinque mesi dell’anno.

In seguito si è avuto un calo verso i 150 basis points a giugno, con successiva risalita in direzione di area 170.

Gli strategist di Unicredit Research evidenziano che l’asta dei BTP di ieri ha registrato una buona domanda da parte degli investitori, con il Tesoro italiano che ha venduto 10 miliardi di euro di titoli, compreso un nuovo benchmark a 3 anni.

Dopo il collocamento di ieri, l’Italia ha venduto finora 215 miliardi di euro di obbligazioni a medio-lungo termine, pari al 68% del suo obiettivo di finanziamento per l’anno in corso.

Da qui fino a fine anno, l’offerta netta sarà negativa per circa 30 miliardi di euro e questo secondo gli esperti dovrebbe rappresentare un fattore di sostegno per i titoli di Stato italiani, soprattutto alla luce della riduzione del bilancio della Bce.

Unicredit Research ritiene che il quadro generale per i BTP rimanga costruttivo, spiegando che la loro performance relativa rispetto ai Bund, in linea con gli altri titoli di Stato, è più influenzata dalle aspettative degli investitori che da fattori specifici.

Infine, secondo gli strategist, lo spread Btp/Bund a 10 anni sembra ora essere a un livello più sostenibile nel medio termine.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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