Poste Italiane sale. I timori della cessione PagoPa da MEF

Poste Italiane al vaglio degli analisti: quali impatti dalla possibile acquisizione di una quota di PagoPa?

Tra le blue chip che oggi riescono a muoversi in controtendenza rispetto al Ftse Mib troviamo anche Poste Italiane.

Poste Italiane ancora in rialzo

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso con un progresso di quasi mezzo punto percentuale si spinge in avanti anche oggi, salendo per la quinta giornata di fila.

Mentre scriviamo, Poste Italiane viene fotografato a 11,525 euro, con un vantaggio dello 0,17% e oltre 1,6 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2,1 milioni.

Poste Italiane verso acquisizione di una quota di PagoPa?

Il titolo finisce sotto la lente sulla scia di alcune indicazioni di stampa, riportate in particolare dal Sole 24 Ore di sabato, che è tornato sul tema della cessione da parte del MEF della piattaforma PagoPa, vale a dire la piattaforma che controlla i pagamenti digitali verso la pubblica amministrazione.

In particolare, il Decreto PNRR prevede la cessione del capitale di PagoPa per una quota fino al 51% al Poligrafico dello Stato e per la parte restante a Poste Italiane, senza una procedura competitiva.

La preoccupazione da parte del settore bancario e dei pagamenti sarebbe quella relativa al rischio di costituzione di un “monopolio” da parte di Poste Italiane, che potrebbe escludere quindi altri operatori dalla possibilità di offrire ai propri clienti un canale di pagamento digitale verso la pubblica amministrazione o richiedere condizioni di accesso peggiorative rispetto a quelle attuali.

Il comitato esecutivo dell’ABI si riunirà il 20 marzo e definirà la strategia da adottare a tal proposito.

Equita SIM ricorda che PagoPa ha chiuso il 2022 con un EBITDA di 9,4 milioni di euro, in rialzo del 67% anno su anno e un utile di 5,2 milioni di euro, con un incremento del 75% su base annua, e aveva un patrimonio netto di 9,2 milioni di euro.

Poste Italiane: il commento di Equita SIM

Secondo gli analisti di Equita SIM, per Poste Italiane l’acquisizione di una quota rilevante di PagoPa sarebbe una notizia positiva per due motivi principali.

In primis rafforzerebbe il posizionamento di Poste Italiane nel campo dei pagamenti digitali e in secondo luogo per il possibile contenimento dei costi conseguente allo sviluppo delle relazioni digitali con la pubblica amministrazione e della conseguente progressiva riduzione della necessità di spedizioni postali legate alle notifiche pubbliche.

La SIM milanese ritiene che l’acquisizione di una quota rilevante in PagoPa da parte di Poste Italiane sia comunque di piccole dimensioni e non tale da compromettere la politica di dividendo del gruppo.

Assumendo infatti una valorizzazione a 10 volte il multiplo prezzo-utili, la valutazione complessiva di PagoPa sarebbe in area 50 milioni di euro, con esborso da parte di Poste Italiane che sarebbe di circa 25 milioni di euro per il 50%.

Non cambia intanto la view di Equita S)IM che sul titolo mantiene una strategia bullish, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 12,5 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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