Di seguito riportiamo l’intervista al trader Davide Biocchi, al quale abbiamo rivolto delle domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.
Il Ftse Mib ha riconquistato ieri la soglia dei 27.000 punti che aveva ceduto in mattinata. Quali i possibili scenari ora?
Sembra che per ora le vicende russe non abbiano avuto ripercussioni particolarmente negative sui mercati, ma bisogna dire che la situazione è piuttosto pesante.
Focus sulla Russia
Rispetto a prima ci sono due elementi che cambiano dal punto di vista geopolitico e il primo è che si aggiunge da monitorare il fronte interno russo.
C’è poi un altro aspetto: un leader che si rispetti si deve imporre soprattutto per quello che sa presentare all’opinione pubblica.
La più grande ammissione di debolezza che potrebbe fare Putin sarebbe quella di ritirarsi dall’Ucraina, perchè la gente vuole vedere che lui c’è e che in qualche modo tiene sott’occhio tutto. In attesa di capire se e cosa succederà, ieri il mercato ha massacrato i titoli più favoriti dalla guerra, come nel caso di Leonardo.
Le Borse forse prezzano una riduzione del rischio bellico o più che altro pensano che qualcosa succederà in Russia per cui la guerra potrebbe finire presto, mentre se resta Putin, il conflitto potrebbe durare ancora.
Rischio recessione: dove andrà il Ftse Mib?
Da non dimenticare poi il rischio recessione, soprattutto con le Banche Centrali impegnate a contrastare l’inflazione e poco attente al fatto che stanno spingendo consumatori e famiglie in un tunnel senza uscita.
Secondo me arriverà una recessione e sarà anche abbastanza dura, perchè chi non si è preparato andrà in difficoltà.
Guardando a Piazza Affari, il Ftse Mib potrebbe tornare ancora indietro e con discese oltre i 27.000 punti potrebbe arretrare ancora verso i 26.200 punti.
Banche da valutare?
Nel settore bancario ci sono storie interessanti da valutare ora?
Le banche sono un po’ in difficoltà e non riusciranno a mio avviso a fare gli stessi utili di prima.
Le banche pagheranno la raccolta di più, quindi faranno meno margine di interesse, in secondo luogo erogheranno meno e in più avranno degli NPL.
Tra i bancari il grafico più bello è quello di Unicredit che ha in corso un buy-back feroce ed è possibile che il rialzo sia figlio del fatto che la società stia riacquistando azioni proprie.
Mi chiedo però cosa potrà accadere nel momento in cui il buy-back finirà, motivo per cui sarei cauto anche su Unicredit.
Siamo di fronte a un secondo semestre che potrebbe essere difficile, quindi è bene non sbilanciarsi più di tanto.
Focus su ENI e Saipem
Visti i recenti movimenti del petrolio, quali indicazioni ci può fornire per ENI e Saipem?
Il petrolio potrebbe avere dei colpi di coda per questioni geopolitiche, ma ENI e Saipem non hanno certo dei bei grafici.
Quello attuale è un momento in cui bisogna essere un po’ prudenti, per cui è meglio muoversi sui titoli che stanno facendo bene.
I titoli su cui puntare
Quali sono i titoli più interessanti in questa fase?
Vedo bene Ferrari, ma anche Campari, per il quale bisogna vedere se questo tuffo in giù potrà essere un’occasione d’acquisto.
Per Ferrari c’è poco da indicare dei livelli e la logica è quella di entrare sul titolo ogni volta che segna nuovi massimi.
Se rivedessi il titolo intorno ai 270 euro ci farei pure un pensierino.
Non vorrei citare Campari per un buy, ma vorrei dire che è l’emblema di un titolo con un grafico interessante che sta tornando indietro e siccome è in alto è pericoloso da comprare.
Interessante Iveco Group che in caso di chiusura sopra gli 8,2 euro offrirà spunti allettanti per un ingresso long.