Ftse Mib: atteso nuovo slancio rialzista. Buy ENI o Tenaris?

Il Ftse Mib potrebbe essere puntellato nei prossimi giorni dalle trimestrali di diverse banche.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Filippo Diodovich, strategist di IG, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione dei mercati e sulle prospettive nel breve.

Cosa aspettarsi per i mercati azionari dopo la reazione seguita ai meeting della Fed e della BCE?

I mercati sono riusciti a sorpassare il rischio dei meeting delle banche centrali. Le piazze azionarie ieri hanno festeggiato, come se le banche centrali avessero tagliato i tassi di interesse di breve, invece di alzarli.

Borse: quali scenari dopo la Fed e la BCE?

Ricordiamo che la FED ha aumentato il costo del denaro di 25 punti base al nuovo range 4,50%-4,75% e la BCE li ha aumentati di 50 pb, portandoli al 3%.

La FED si è impegnata a ulteriori rialzi e l’istituto di Francoforte intende aumentarli di altri 50 punti base a marzo.

In una conferenza stampa molto confusa, il governatore Christine Lagarde ha ripetuto più volte che il posizionamento della BCE sarà restrittivo, con il target di riportare l’inflazione al 2%.

Tuttavia i mercati non hanno creduto alle dichiarazioni da falco pronunciate da Lagarde, come era già successo nella riunione precedente.

Il cambio euro-dollaro è sceso da 1,10 a 1,0920, con un minimo intraday a 1,0885. Reazioni opposte rispetto a quelle desiderate dal Governing Council.

Le piazze azionarie continuano a scontare un periodo di veloce disinflazione e un soft landing delle economie nel 2023.

Per molti operatori di Borsa ormai le banche centrali sono vicine a una pausa nel processo di rialzo dei tassi.

La nostra view è meno ottimistica rispetto a quella della maggioranza degli investitori.

Crediamo che le pressioni inflazionistiche possano essere persistenti. Soprattutto l’inflazione core sarà difficile da riportare nei valori tollerati dagli istituti centrali.

Le manovre delle banche centrali avranno poi effetto sui conti trimestrali delle imprese nei prossimi trimestri.

Il settore tech USA ha dimostrato un forte rallentamento come hanno evidenziato i risultati di Apple, Amazon e Alphabet.

Rimaniamo positivi su indici azionari nel breve (soprattutto in Italia), ma crediamo che nel medio periodo arriverà un movimento correttivo significativo.

Ftse Mib ancora in rialzo?

A Piazza Affari il Ftse Mib continua ad aggiornare i massimi di periodo. Quanto è sostenibile il movimento in atto e quanto potrà durare?

Il rischio più grande per la Borsa di Milano era il meeting della BCE. L’esito è stato positivo sia per l’azionario che per l’obbligazionario, con il rendimento del BTP decennale sceso dal 4,20% al 3,95%.

La prossima settimana in Italia avremo la pubblicazione di tante trimestrali del settore bancario (Banco BPM, Finecobank, BPER Banca, Mediobanca) che potrebbero seguire gli ottimi conti di Unicredit, dando ulteriore slancio alla tendenza rialzista dell’indice Ftse Mib.

Anche le prospettive grafiche di breve sono rialziste. Crediamo che una perentoria vittoria al di sopra della resistenza situata a 27.150 punti, picchi della scorsa sessione e massimo dal 10 febbraio 2022, possa gettare le basi per un ulteriore allungo in direzione di obiettivi situati a 27.558 e 27.900 punti, top del 13 gennaio 2022.

Primi segnali di debolezza per il Ftse Mib arriveranno in caso di discese sotto i 26.150 punti.

Meglio ENI o Tenaris?

Visti i recenti movimenti del petrolio, quali strategie ci può suggerire per due titoli oil come ENI e Tenaris?

I prezzi petroliferi continuano a essere deboli per via dei dubbi degli operatori di mercato sulla forza della ripresa economica cinese.

Anche i titoli petroliferi italiani, ENI Tenaris, dopo un ottimo avvio dell’anno, stanno mostrando un po’ di fiacchezza.

Tra i due gruppi legati al greggio preferiamo ENI, sia da un punto di vista fondamentale che grafico.

I prezzi di ENI sono scesi fino a 13,70 euro, mantenendosi ben lontani tuttavia dal supporto strategico di medio periodo situato a 13,18 euro, minimo dello scorso dicembre.

Pensiamo che rivitalizzare le pressioni rialziste servirà almeno il break-out della resistenza a 14,22 euro, per puntare poi lo strategico livello di 14,56 euro.

I prezzi di Tenaris invece si stanno avvicinando pericolosamente al sostegno situato in area 15 euro.

Sarà fondamentale la tenuta del supporto per dare la possibilità di reagire alle recenti tensioni.

Focus sull’euro-dollaro

L’euro-dollaro ha mostrato tanta volatilità durante i meeting delle banche centrali. Si aspetta nuovi rialzi?

Crediamo di sì, nonostante la battuta d’arresto dopo le scelte della BCE. Siamo convinti che l’istituto di Francoforte possa avere un atteggiamento più da “falco” rispetto alla Federal Reserve.

Dopo aver toccato un picco a 1,1033, la coppia valutaria EUR/USD è scesa fino a un minimo a 1,0882, non modificando le aspettative rialziste di medio/breve periodo.

Ribassi fino a 1,08 resterebbero compatibili con l’ipotesi di realizzazione di un nuovo segmento rialzista, con obiettivi ipotizzabili a 1,1120 e 1,1185, picco del 31 marzo 2022.

Conferme per tali prospettive di crescita arriveranno con una perentoria vittoria al di sopra di 1,10. Discorso diverso, invece, sotto 1,08, preludio per una possibile discesa verso 1,0766.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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