Ftse Mib: il rimbalzo durerà ancora?

Per il Ftse Mib sopra un livello ben preciso continuerà la fase di ripresa.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito prtrading.

Il Ftse Mib ha chiuso la settimana con un bilancio leggermente positivo. Quali i possibili sviluppi nel breve?

Continua l’altalena tra rimbalzo e nuove correzioni a Piazza Affari, dopo che nella scorsa ottava la tenuta della m50 giornaliera da parte del Ftse Mib, ha prodotto una ripresa ostacolata dalla “sorella” media a 12 periodi.

Nel breve, solo sopra quest’ultimo livello a 33.935 punti, continuerà la fase di rimbalzo del Ftse Mib, con secondo ostacolo la media a 24 giornaliera a 34.225 punti e momento topico sulla chiusura del gap down intorno a 34.320 punti e la resistenza statica a 34.584 punti.

Il superamento di questo ostacolo favorirà un attacco rialzista al massimo dell’anno a 34.908 punti, sopra cui si aprirebbe la via a una nuova gamba rialzista verso nuovi top, con spazio verso i minimi mensili addirittura di luglio e maggio 2006 fra 35.084 e 35.206 punti circa, tanto per iniziare.

Viceversa, la tenuta dei livelli di resistenza di cui sopra provocherà una nuova correzione del Ftse Mib, con primo doppio supporto, ancora una volta, nella media a 50 daily e nella media a 12 periodi settimanale in zona 33.430-33.310 e 33.114-33.109 punti.

Oltre tali soglie spazio per i livelli statici tra 32.966-32.818 e 32.707 punti e la media a 24 settimanale a 32.575 punti, che sulla sua tenuta dovrebbe favorire una pronta ripresa dei corsi, pena ulteriori crolli verso 32.420-32.195 punti e la chiusura dell’ampio gap up a 32.037 punti circa.

La view su ENI e Saipem

Come valuta l’attuale impostazione di ENI e Saipem e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

ENI dopo un minimo relativo ha invertito al rialzo con una successiva correzione e una recente ripresa, un chiaro triplo massimo non superato e presente fase correttiva, con rimbalzo di breve sulla tenuta di un importante supporto giornaliero.

Infatti, successivamente ai minimi crescenti tra 12,45-12,65 euro di metà 2023 il titolo è volato, con un primo doppio massimo decrescente a 15,83-15,80 euro, discesa verso i 14 euro e terzo top a 15,816 euro, correzione sulla media a 24 giornaliera a 14,90-14,985 euro e attuale ripresa verso i 15,25 euro circa.

Sopra 15,40 euro è possibile un deciso rialzo per ENI, con supporti a 14,73-14,46 e resistenze a 16,56-17,18 euro.

Saipem dopo il clamoroso crollo del 99% per un’azione cosiddetta “grande” dell’indice Mib 30 e la formazione di un minimo “centesimale” a settembre 2022, ha quadruplicato le quotazioni, con un recente rialzo verticale, e nel presente sta effettuando un movimento correttivo verso un supporto giornaliero.

Nel concreto, dopo la perdita di quota 1 euro, abbiamo assistito ad un bagno di sangue sino al minimo di settembre 2022 di 0,57 euro, con ampia oscillazione tra 1,65 e 1,25 euro circa, recente rottura degli indugi, con gap up, rialzo verticale a 2,471 euro e attuale discesa sulla media a 24 daily poco sopra i 2,20 euro.

Un nuovo rialzo verrà espresso da Saipem al superamento di 2,31 euro, con supporti a 2,2380 e 2,2180 euro e resistenze a 2,3780 e 2,4480 euro.

Focus su Terna ed Enel

Terna è stata la migliore blue chip prima del week-end, ma ha chiuso bene anche Enel. Cosa può dirci di questi due titoli?

Terna dopo il massimo storico del 2022 ha intrapreso la strada del crollo, seguito da una successione di massimi decrescenti e minimi crescenti, col prezzo che sta rimbalzando sulla parte bassa, in attesa di una nuova direzionalità.

Infatti, dopo il top di tutti i tempi a 8,37 euro del maggio 2022, Terna è crollata alla fine dello stesso anno, con falsa rottura ribassista di quota 6 euro, rimbalzi a 8,24 e 7,85 euro circa, nuova fase ribassista verso 6,92-7,19 euro circa con recente ripresa poco sotto gli 8 euro e attuale ennesima correzione poco sopra i 7,20 euro con reazione di breve verso 7,42 euro circa.

Una ripresa rialzista dei corsi si avrà solo sopra 7,56 euro per Terna, con supporti a 7,21 e 6,94 euro e resistenze a 7,97-8,35 euro.

Enel su un doppio massimo nell’estate 2023 ha effettuato una profonda e veloce correzione, alla quale è seguita una altrettanto improvvisa ripresa, con impennata quasi verticale, per altro in regime di divergenza negativa (prezzo crescente e indicatore macd decrescente), con recente logica fase di discesa, nonostante la presente ripresa, per altro ostacolata da importanti resistenze giornaliere.

Nel concreto dopo un doppio top tra luglio e settembre 2023 intorno a 6,38-6,35 euro circa, il titolo è sceso potentemente, ma sulla tenuta di quota 5,50 euro ha invertito la tendenza, con una recente forte salita, sino a toccare un nuovo massimo relativo a gennaio 2024 a 6,824 euro, con correzione, anche in ovvio gap down sullo stacco del dividendo, profonda poco sopra quota 5,66 euro e attuale rimbalzo sotto le media a 24 e a 50 daily a 5,95 euro circa.

Nuovi rimbalzi dei corsi si avranno solo sopra 5,97 euro per Enel, con supporti a 5,57-5,30 euro e resistenze a 6,565-6,87 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: CAMPARI, DIAROSIN, STM al rialzo e BANCA MEDIOLANUM, FERRARI, HERA, LEONARDO, PRYSMIAN al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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