Ftse Mib: a rischio nuovi cali. Meglio Unicredit o Intesa?

Il Ftse Mib sotto un livello di prezzo ben preciso vedrà una ulteriore fase discendente: focus sui possibili target.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.

Il Ftse Mib ha chiuso la settimana sui valori di quella precedente. Quali i possibili scenari ora?

Il trend rialzista del Ftse Mib, praticamente verticale da 24mila a poco sopra 26mila punti, è stato interrotto da una lieve correzione sul primo supporto giornaliero della media a 12 periodi lo scorso giovedì.

La suddetta correzione ha favorito il rimbalzo di venerdì, per una ottava alla fine stabile.

Ftse Mib: possibili scenari nel breve

Per le prossime sedute, la violazione del livello di cui sopra, attualmente a 25.595 punti, provocherà una ulteriore fase discendente per il Ftse Mib, con spazio verso la chiusura del precedente gap up a 25.180 punti e un approfondimento sulla media a 24 giornaliera a 24.810 punti e sulla “cugina” media a 50 a 24.605 punti.

Solo sotto quest’ultimo livello potremo assistere ad una più decisa azione dei venditori, in direzione dei forti supporti settimanali e mensili in zona 24.540-24.480 punti circa, la cui tenuta dovrebbe favorire una pronta ripresa dei corsi.

Viceversa, solo una pronta risalita del Ftse Mib sopra il massimo di venerdì a 25835 potrà favorire una nuova fase rialzista, con ritorno verso il top dell’anno in area 25.975-26.150 punti circa.

Il superamento di quest’ultimo livello ci vedrà assistere ad una nuova gamba rialzista, con spazio per le successive resistenze statiche tra 26.400 e 26.700-27.040 punti circa.

Meglio Unicredit o Intesa Sanpaolo?

Intesa Sanpaolo è stato l’unico bancario in calo venerdì scorso, mentre Unicredit il migliore. Qual è la sua view su questi due titoli?

Intesa Sanpaolo dopo il crollo bellico dello scorso anno ed una serie di timidi rimbalzi ha toccato un doppio nuovo minimo relativo estivo, dal quale è partita la recente ripresa, con un massimo relativo seguito dalla presente correzione su importanti supporti giornalieri.

In concreto, a seguito della forte discesa dovuto alla guerra ucraina e relativi rimbalzi, sul successivo doppio nuovo minimo relativo sopra 1,58 euro, c’è stato un ritorno dei compratori verso 2,21-2,31 euro circa e attuale ritracciamento verso 2,20-2,24 euro circa, tra media a 50 e a 24 daily.

Un nuovo impulso rialzista sarà confermato da Intesa Sanpaolo sopra 2,25 euro, con supporti a 2,16-2,12 euro e prossime resistenze a 2,38 e 2,49 euro.

Unicredit come tutto il comparto bancario italiano è stato vittima di un crollo bellico di circa il 50% dai massimi di gennaio 2022, con recente doppio minimo e presente inversione rialzista, con un nuovo massimo relativo, non confermato nell’ultima seduta.

Infatti, sulla duplice tenuta estiva di quota 8,25 euro, Unicredit ha offerto un buono spunto rialzista sopra gli 11 euro, con massimo a 13,498 euro, recente discesa con rimbalzo poco sopra i 12 euro e attuale risalita con top poco sopra i 15 euro, respinto poco sotto.

Sopra 15,15 euro si può pensare ad una ulteriore spinta rialzista per Unicredit, con supporti a 14,43 e 14,08 euro e resistenze a 16,21 e 17,02 euro.

Focus su Generali e Unipol

Come valuta l’attuale impostazione di Generali e Unipol e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Generali negli ultimi mesi è stata protagonista di una insolita altissima volatilità, tra risultati aziendali e fatti bellici, con un nuovo massimo relativo subito seguito da un crollo per la guerra e dalla presente ottima ripresa.

Infatti, dopo il top a 21,55 euro ad aprile 2022 è precipitata, con un trend continuo di massimo e minimi decrescenti, sino al recente minimo a 13,67 euro, attuale risalita con minimi e massimi crescenti in area 17,45-17,76 euro.

Sopra 17,87 euro potremo assistere ad un possibile nuovo impulso rialzista per Generali, con supporti a 17,02 e 16,60 euro e resistenze a 19,11 e 20,07 euro.

Unipol dopo il crollo dovuto alle note vicende belliche ha avuto la forza non solo di recuperare il profondo e veloce ribasso, ma addirittura di formare un nuovo massimo relativo, con successiva forte discesa a vanificare quasi tutto e, sul relativo doppio minimo crescente, sta cercando una inversione rialzista, seppur ostacolata ancora da correzioni.

Infatti dopo il crollo “ucraino” da oltre 5 euro sino al minimo di 3,53 euro, Unipol ha effettuato una V formation (= veloce inversione rialzista appunto a forma di V), con nuovo top a 5,418 euro, crudele discesa a 3,805 euro e attuale ripresa dei corsi in zona 4,89-4,76 euro circa.

Nuovi scenari positivi si avranno per Unipol sopra 4,83 euro, con supporti a 4,60 e 4,48 euro e resistenze a 5,16-5,42 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: BANCA MEDIOLANUM, HERA, TENARIS, TERNA al rialzo e BUCCI UNICEM, CNH INDUSTRIAL, FINECOBANK e PIRELLI, al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate