Hera sale ancora dopo il nuovo piano. Ecco i dettagli

Hera chiude in rialzo per la quarta seduta di fila: il nuovo business plan piace a mercato e analisti.

Anche l’ultima seduta della settimana si è conclusa con il segno più per Hera che ha guadagnato terreno per la quarta giornata consecutiva.

Hera in rialzo da quattro sedute

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di giovedì con un progresso di oltre due punti percentuali, ha continuato a spingersi in avanti anche ieri.

Hera ha terminato le contrattazioni a 3,63 euro, con un progresso dell’1,14% e volumi di scambio vivaci, visto che sono passate di mano oltre 4,7 milioni di azioni, più del doppio della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2,1 milioni.

Hera presenta il piano industriale 2021-2025

Hera ieri è salito in controtendenza rispetto al Ftse Mib, conquistando la seconda posizione nel paniere delle blue chips.

Il titolo ha guadagnato tereno sulla scia del piano industriale 2021-2025 che per il 2021 prevede un Ebitda a 1,22 miliardi di euro, in rialzo del 9% YoY), mentre il debito è visto a 2,7 volte l’Ebitda e il dividendo a circa 0,12 euro, in linea grazie al buon andamento dell’area waste e al contributo M&A.

Al 2025 si prevede un Ebitda a 1,4 miliardi di euro, un debito a 2,8 volte, un utile a circa 400 milioni e un dividendo di 14,5 centesimi di euro. Nell’Ebitda sono inclusi 100 milioni di euro di M&A.

Il tasso annuo medio composto di crescita dell’Ebitda 2021-2025 è di circa il 3,3%, incluse le acquisizioni e deriva principalmente dagli investimenti nel Waste e dalla crescita del retail.

Hera: Equita SIM commenta il business plan

Agli analisti di Equita SIM il piano sembra solido e con elevata visibilità ed il focus è coerente con gli obiettivi europei.Il maggiore debito in arco piano deriva dai maggiori investimenti previsti e dal maggior dividendo.

Il giudizio di Equita SIM sul piano industriale di Hera è complessivamente neutrale, con l’Ebitda in linea con le attese, raggiunto tuttavia attraverso maggiori investimenti e debito di periodo, e il dividendo leggermente superiore alle attese, grazie ai minori oneri finanziari e maggiore payout.

Gli analisti della SIM milanese hanno deciso di alzare del 3% le stime di eps nell’arco del piano, ma peggiorano il debito 2025 di circa 400 milioni di euro per i maggiori investimenti attesi a parità di risultati.

Gli analisti confermano la visione neutrale su Hera, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 3,9 euro.

La società è ben posizionata ed il piano ha elevata visibilità, ma la crescita attesa a gli analisti sembra riflessa nella valutazione a 14 volte il rapporto prezzo-utili, 7 volte il rapporto enteprise valu/Ebitda sul 2023 a premio sul settore.

Hera al vaglio di Intesa Sanpaolo e Mediobanca

A scommettere su Hera è Intesa Sanpaolo che ieri ha ribadito la raccomandazione “buy”, con un target price a 4,8 euro.

Secondo gli analisti il nuovo piano industriale ribadisce la ricetta della società per la crescita, con sostenibilità e innovazione.

Infine, buone notizie per Hera arrivano da Mediobanca Securities che ieri ha confermando il rating “outperform”, con un fair value ritoccato verso l’alto da 4,2 a 4,4 euro, complice una revisione al rialzo delle stime nell’ordine del 3%.    

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