Inflazione: cattive notizie dalle big dello shipping

Pressioni inflazionistiche derivanti dal settore shipping ancora in primo piano per tutto il 2022. Queste le previsioni di Moller-Maersk e DSV.

I problemi di accumulo di scorte e colli di bottiglia potrebbero estendersi quasi tutto il 2022 e apportare ulteriori pressioni sui prezzi al consumo. I giganti danesi dello shipping prevedono infatti un altro esercizio con profitti stratosferici dopo quello del 2021.

Caos logistica e trasporti alla base del balzo dell’inflazione

I problemi di logistica e approvvigionamento merci sono tra le cause del balzo dell’inflazione registrato negli ultimi mesi. L’aumento vertiginoso delle tariffe per il trasporto di container si sono infatti scaricate sui prezzi finali con conseguenze notevoli. Da tutto ciò hanno tratto beneficio le big dello shipping, le danesi AP Moller-Maersk e DSV. La prima oggi ha comunicato di aver archiviato il 2021 con ricavi a 61,8 miliardi di euro da 39,7 nel 2020 e 38,9 nel 2019, e profitti pari a 18 miliardi da 2,9 nel 2020 e una perdita da 44 milioni nel 2019. Per DSV i ricavi sono saliti a 24,5 miliardi di euro da 15,6 e 12,7, i profitti a 1,51 miliardi da 0,57 e 0,50.

Prezzi del trasporto container alle stelle

Il balzo di ricavi e utili è stato favorito dal balzo delle tariffe di trasporto. Il costo per il trasferimento via nave di un container da 40 piedi (circa 12 metri) dalla Cina alla California nel 2019 era di 1500 dollari. Il caos della pandemia del 2020 e il successivo rimbalzo della domanda hanno creato un ingorgo mai visto nel sistema della logistica mondiale: come conseguenza la tariffa per la stessa tratta a settembre 2021 è balzato a 21 mila dollari, per poi scendere sui 15 mila attuali. La media dell’anno scorso è stata di 11.250, oltre 7 volte quella pre-pandemia.

Inflazione e tariffe shipping: scenario negativo per tutto il primo semestre 2022

Le revisioni delle due big sul 2022 non sembrano lasciare spazio per un consistente miglioramento della situazione. DSV prevede per l’EBIT un rialzo del 23% circa, mentre AP Moller-Maersk vede l’EBITDA a 24 miliardi di dollari (20,4 nel 2021) e tariffe per lo shipping dei container sostanzialmente stabile (+/- 100 dollari), con una normalizzazione nel settore trasporto marittimo nella seconda parte dell’anno. Riassumendo: gli operatori del settore prevedono di continuare ad approfittare della situazione per tutto il 2022, da cui si deduce che le pressioni inflazionistiche non diminuiranno, se non nel secondo semestre.

(Simone Ferradini)

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