Intesa e Unicredit al top del gradimento

Intesa e Unicredit restano tra gli esponenti del settore bancario preferiti dagli analisti. Giudizi incoraggianti da parte dei broker.

Intesa e Unicredit restano tra gli esponenti del settore bancario preferiti dagli analisti. Intesa al momento cede lo 0,31% a 2,5435 euro, Unicredit lascia invece sul terreno il 2,86% a 13,182 euro.

Per Barclays Intesa vale 3,1 euro

Barclays ha recentemente confermato il giudizio positivo “overweight” su Intesa Sanpaolo con prezzo obiettivo a 3,1 euro. Gli analisti confermano che Intesa “resta il nostro nome preferito tra le banche italiane”. Per gli esperti la presentazione del piano industriale, in agenda il 4 febbraio, dovrebbe rappresentare un “catalizzatore positivo chiave. Guardando ai principali temi di settore, ritorni di capitale, trend dei costi, modello commissioni-centrico, potenziale sensibilità ai tassi, Intesa Sanpaolo si posiziona molto bene nel contesto italiano ed europeo”.

Morgan Stanley positiva su Intesa

Anche a Morgan Stanley piace Intesa: il giudizio oggi è passato a “overweight” da “equal weight”, il target price sale da 2,90 a 3,30 euro

Societe Generale e Mediobanca più prudenti su Intesa

Più prudente invece Societe Generale che per Intesa Sanpaolo esprime un giudizio “hold” con obiettivo a 2,65 euro.

Valutazione neutrale anche da parte di Mediobanca per Intesa, che con i dati del quarto trimestre dovrebbe comunicare il business plan per il 2022-2025. Il piano dovrebbe restare focalizzato su rendimenti oltre i peer e maggiori ritorni al 2025. Secondo Mediobanca il titolo di Intesa manterrà il suo ”status premium” ma senza che questo si traduca in un significativo upside rispetto all’attuale valutazione.

Unicredit è il titolo preferito di Mediobanca

Mediobanca Securities guarda invece con favore a Unicredit per la quale conferma la valutazione “outperform”. Il titolo resta la top pick degli esperti nel settore delle banche. Le attese sui numeri del quarto trimestre e per il 2022 sono alla base della valutazione positiva, il titolo inoltre probabilmente ancora non riflette appieno l’eccezionale remunerazione per i soci nei prossimi tre anni. 

Barclays alza il target di Unicredit a 15 euro

Unicredit non piace solo a Mediobanca. Barclays ha alzato infatti il target price sul titolo da 13,8 a 15 euro e ha confermato la raccomandazione “equalweight”. Gli esperti ritengono che il buyback sia di supporto al prezzo del titolo e continuano a “credere che l’M&A sia necessario per Unicredit per accelerare l’aumento della redditività”. Alcune possibili operazioni di acquisizione sarebbero “pienamente compatibili con il buyback”.

BofA punta sull’Italia

Bank of America è invece positiva su entrambi i titoli e conferma il rating “buy” sia su Intesa Sanpaolo, con prezzo obiettivo a 3,3 euro, sia su Unicredit, con target a 17 euro. Gli esperti di BofA ritengono che il rischio politico resti sempre sullo sfondo, ma sia strutturalmente minore rispetto al passato. L’Italia “è un beneficiario chiave del programma di ripresa europeo” e grazie all’espansione fiscale la crescita economica è sostenuta. Tuttavia BofA ha anche una nota di cautela nei confronti del nostro paese “La saga senza fine della politica italiana può ancora creare volatilità, ma crediamo che il dibattito Italexit sia chiuso”. 

(Alessandro Magagnoli)

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