OVS: sell-off in avvio di ottava. Analisti divisi sul titolo

OVS è stato colpito da forti vendite ieri, ma c'è ottimismo sulle opportunità di crescere anche quest'anno.

La settimana è partita con il piede decisamente sbagliato per OVS che ha subito un vero e proprio attacco ribassista.

OVS venduto a piene mani in avvio di settimana

Il titolo, dopo essersi lasciato alle spalle la seduta di venerdì scorso con un calo di oltre un punto percentuale, ieri è stato fotografato al close a 1,822 euro, con un affondo del 3,8% e oltre 2 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2,5 milioni.

OVS: ottimismo su prosecuzione crescita anche nel 2022

OVS è rimasto al centro dell’attenzione dopo che la scorsa settimana il gruppo ha presentato i conti del primo trimestre.

Il management della società ha espresso un “cauto ottimismo” sulla capacità di proseguire il percorso di crescita anche nel 2022.

C’è da dire che l’anno in corso è caratterizzato da un contesto non favorevole, a causa delle pressioni inflazionistiche, esacerbate dalla guerra in Ucraina.

OVS: i fattori a supporto di questo outlook

Durante la conference call, il management ha delineato i principali elementi a supporto di questo outlook.

In primis ha parlato del migliorato posizionamento del gruppo, sempre più percepito come una piattaforma di brand proprietari e di terzi.

Questo ha consentito di rilanciare alcune categorie come la donna, dove il gruppo era meno forte e di attirare nuovi consumatori.

In secondo luogo, è stata indicata la  possibilità di sostenere l’incremento prezzi grazie alla qualità dei prodotti, ai chiari impegni di sostenibilità e alla presenza di nuovi brand che possono reggere l’incremento di price/mix.

Questo è stato per altro attentamente gestito, lasciando una buona disponibilità di prodotti a prezzi molto competitivi per intercettare i clienti più sensibili al prezzo.

A supporto dell’outlook c’è anche che la reazione dei clienti agli incrementi prezzo, circa l’8% e il 12%, rispettivamente nel 1° e nel 2° semestre del 2022, è stata coerente con le attese, con basso impatto su conversion rates e numero di items per scontrino e con impatto sui volumi più che compensato a livello di gross profit dal beneficio sui prezzi.

L’outlook è poi supportato dalle performance di vendite dalla seconda metà di marzo, in recupero e in grado di riportare le vendite del primo trimestre 2022 vicino ai livelli dei prim tre mesi del 2019.

OVS: Equita SIM rivede le stime e il target price

Gli analisti di Equita SIM hanno incorporato uno scenario leggermente più cauto sul 2022, alla luce del contesto inflattivo, riducendo le vendite di un 2% a 1,422 miliardi di euro, l’Adjusted EBITDA ex- IFRS16 del 2% a 154 milioni e l’Adjusted EPS ex IFRS16 dell’1,5% a 58 milioni.

La view su OVS resta positiva, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo ritoccato da 3,2 a 3,1 euro, sulla base di un target multiple di 13 volte il free cash flow 2023, applicato a free cash flow normalizzato e includendo l’opzione di reinvestimento parziale dei proventi dell’aumento di capitale.

Cauti i colleghi di Banca Akros che ieri hanno reiterato il rating “neutral” su OVS, con un target price a 2,2 euro.Per gli analisti pare che il gruppo abbia fatto leggermente meglio di quanto implicito nelle loro stime, ma la cautela resta in attesa della cruciale  stagione invernale.

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