Saras soffre. I Moratti vendono: prezzo inferiore a stime

Saras sotto scacco dopo che la famiglia Moratti ha deciso di cedere il 35% della società a Vitol a 1,75 euro per azione.

A dispetto dell’andamento positivo dell’indice Ftse Italia Mid Cap, la seduta odierna prosegue in netto calo per Saras.

Saras sotto scacco dopo il rally di venerdì

Il titolo ha visto scattare il semaforo sul rosso dopo cinque sessioni consecutiva in salita e dopo l’ottima performance di venerdì scorso, quando la giornata si è conclusa con un poderoso rally dell’8%.

Quest’oggi Saras ha avviato gli scambi già in rosso e, pur avendo già risalito la china dai minimi, si conferma in netto calo.

Mentre scriviamo, il titolo passa di mano a 1,7165 euro, con un affondo del 4,37% e volumi di scambio intensi, visto che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 46 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a poco più di 8 milioni.

Saras: la famiglia Moratti vende il 35% a Vitol

Saras ha innestato la retromarcia dopo la corsa delle ultime sedute, in seguito alla mossa della famiglia Moratti che ha comunicato la vendita tramite Massimo Moratti Sapa, ACM e Stella Holding, del 35% di Saras a Vitol a un prezzo di 1,75 euro per azione.

ACM si è impegnata a vendere a Vitol il restante 5%, al momento indisponibile in quanto oggetto del funded collar, verificarsi di determinate condizioni.

L’operazione determinerà l’obbligo di promuovere un’OPA obbligatoria sulle azioni Saras al medesimo prezzo, 1,75 euro per azione, al lordo di un eventuale dividendo, con il prezzo che sarà rettificato in caso di distribuzione di un dividendo prima del completamento dell’operazione.

Quest’ultima è soggetta alle autorizzazioni regolamentari come quelle dell’Unione Europea sulle sovvenzioni estere, l’antitrust e la normativa golden power.

L’obiettivo dell’OPA è ottenere la revoca delle azioni ordinarie di Saras dalla quotazione anche tramite fusione.

Saras: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM evidenziano che il prezzo di 1,75 euro per azione rappresenta un premio di circa il 10% rispetto al prezzo del 6 febbraio scorso, data precedente alla notizia pubblicata da Bloomberg riguardante una potenziale vendita da parte della Famiglia Moratti.

Calcolando a ritroso dalla data del 6 febbraio, il prezzo rappresenta un premio medio ponderato per i volumi del 7% rispetto al mese precedente, del 12% rispetto ai 3 mesi precedenti, del 21% rispetto ai 6 mesi precedenti e del 30% rispetto ai 12 mesi precedenti.

Sulle loro stime per il 2024, gli analisti di Equita SIM calcolano un multiplo dell’operazione pari a enterprise value/EBITDA a 5,4 volte nella parte bassa del range delle operazioni nel settore. Sull’EBITDA 2024 di consensus il multiplo sarebbe 4 volte.

Saras: prezzo cessione è inferiore alle attese

Dopo le notizie degli ultimi giorni, gli esperti della SIM milanese ritengono che il prezzo di cessione della quota della famiglia Moratti sia inferiore alle attese.

Gli analisti credono che l’adesione all’OPA possa essere abbastanza elevata, data la condizione di controllo della società e la volontà fonderla per il delisting.

Equita SIM, che su Saras mantiene invariato il rating “hold”, adegua il target price a 1,75 euro in funzione dell’operazione annunciata.

Gli analisti calcolano un valore di cessione implicito dell’attività di raffinazione a circa 3.000 dollari al barile al giorno di capacità produttiva, assumendo circa 800-900 milioni di euro come valore delle rinnovabili e della power generation.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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