Unicredit in rialzo con ultime novità. Buy con ottimo upside

Unicredit si piazza tra i migliori del Ftse Mib, snobbando Spread e BTP: focus su buy-back e dichiarazioni AD.

Nuova seduta in rialzo per Unicredit che oggi guadagna terreno per la terza giornata di fila, mostrando più forza del Ftse Mib e degli altri bancari, ad eccezone di Banco BPM.

Unicredit in rialzo per la terza seduta di fila

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rally di quasi quattro punti e mezzo percentuali, oggi procede in maniera più cauta.

Negli ultimi minuti Unicredit si presenta a 10,338 euro, con un vantaggio dell’1% e oltre 12,5 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 22,5 milioni.

Unicredit snobba Spread e BTP

Il titolo non appare molto condizionato dai movimenti che si registrano sul mercato obbligazionario, da cui non giungono notizie positive.

Lo Spread BTP-Bund sale dello 0,65% a 202,1 punti base e le vendite sui BTP contribuiscono a far salire il rendimento del decennale che si attesta al 3,792%, con un incremento dello 0,93%.

Unicredit: aggiornamento sul buy-back. Equita SIM dice buy

Unicredit resta sotto la lente dopo che la società ha fornito l’aggiornamento periodico sull’esecuzione del programma di buyback 2021.

In particolare, alla data del 17 giugno, UniCredit ha acquistato un totale di 86,5 milioni di azioni, pari al 3,96% del capitale sociale per un controvalore complessivo pari a 875 milioni di euro, raggiungendo così il 55% del totale di 1,6 miliardi di euro.

Sulla scia di queste indicazioni, gli analisti di Equita SIM hanno ribadito la loro view bullish su Unicredit, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 14 euro, valore che implica un potenziale di upside di quasi il 36% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

Unicredit: le dichiarazioni dell’AD su buy-back e M&A

Intanto, ad accrescere l’attenzione su Unicredit oggi hanno contribuito alcune dichiarazioni dell’AD, intervenuto all’Italia CEO conference di Mediobanca.

Il CEO Andrea Orcel ha parlato anche del piano di acquisto di azioni proprie, spiegando che alla luce della valutazione delle azioni di Unicredit in questo momento, “i buyback sono molto più attraenti che fare M&A a prezzi gonfiati”.

Unicredit raggiungerà i target del piano

Il manager ha altresì ribadito che la banca da lui guidata sarà in grado di raggiungere i target previsti dal piano industriale, nello scenario di un rallentamento dell’economia, senza una pesante recessione.

Per Orcel non c’è alcuna necessità di modificare le indicazioni fornite in occasione della presentazione dei conti del primo trimestre.

Secondo l’AD di Unicredit, l’anno più complicato sarà il 2023, ma la sua idea comunque è che ci sarà un rallentamento e non una pesante recessione, anche se ci saranno indicazioni migliori in tal senso col passare dei mesi.

Unicredit: update sulla Russia alla fine del 2° trimestre

Infine, sul fronte Russia, il CEO Orcel ha fatto sapere che Unicredit darà un aggiornamento alla fine del secondo trimestre.

Il manager ha dichiarato: “Nel primo trimestre abbiamo scelto di considerare lo scenario peggiore, siamo stati conservativi e siamo ben coperti per ogni eventualità”.

L’AD ha infine aggiunto che “considerando il franchise esclusa la Russia, nello scenario di slowdown nell’economia, UniCredit può generare il valore che supporta la distribuzione agli azionisti”.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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