Cala il sipario su una seduta molto positiva per Unicredit che ha guadagnato terreno per la seconda giornata consecutiva.
Unicredit ancora in rialzo
Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un progresso di circa due punti e mezzo percentuali seguito a ben cinque sedute in ribasso, oggi si è spinto ancora in avanti.
Unicredit si è fermato a 10,078 euro, con un rally del 3,74% e quasi 27 milioni di azioni scambiate, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 23,3 milioni.
Unicredit puntellato da ottimo andamento Spread e BTP
Il titolo ha mostrato più forza del Ftse Mib ed è stato tra i migliori nel settore bancario.
Al pari delle altre banche, anche Unicredit ha tratto grande vantaggio dall’ottimo andamento del mercato obbligazionario.
Lo Spread BTP-Bund ha accusato un tonfo del 7,43% a 224,4 punti base, mentre la pioggia i buy sui BTP ha fatto crollare il rendimento del decennale, con una flessione del 6,52% al 3,887%.
Unicredit: completata cartolarizzazione di NPL da 1,1 mld di euro
Unicredit oggi è finito sotto la lente anche sulla scia di alcune novità sul fronte societario.
La banca guidata da Orcel ha completato una cartolarizzazione di non performing loans di un gross book value complessivo pari a 1,1 miliardi di euro, il 7% dello stock al primo trimestre di quest’anno.
L’operazione, che rientra nel piano di derisking della banca, è stata strutturata nel rispetto dei requisiti di legge sulle GACS. doValue agirà come Master e Special Servicer.
Unicredit: il commento e la view di Equita SIM
Secondo gli analisti di Equita SIM, rimane da verificare se il portafoglio facesse già parte di quello attualmente gestito da doValue per conto della banca o se invece si tratti di un nuovo portafoglio, a supporto del raggiungimento del target di raccolta per l’anno di 13-14 miliardi di euro, di cui 5,6 miliardi di euro già comunicati a maggio.
Non cambia intanto la view di Equita SIM che su Unicredit ribadisce la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 14,1 euro, valore che implica un potenziale di upside di circa il 40% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.