Seduta all’insegna di un timido recupero per le utility che dopo il calo di ieri hanno ritrovato il segno più, pur mostrando nel complesso meno forza relativa rispetto a Ftse Mib.
Utility in recupero sul Ftse Mib. Stona solo Italgas
L’unico titolo che è calato in controtendenza è stato Italgas con un ribasso dello 0,63%, mentre Snam ed Hera sono saliti entrambi dello 0,14%, preceduti da Enel e Terna che si sono apprezzati dllo 0,25% e dello 0,3%, ma ad avere la meglio su tutti è stata A2A che ha guadagnato l’1,45%, con una performance superiore a quella del Ftse Mib.
Utility: Area, rischi per la tenuta del sistema
In una intervista sul Fatto Quotidiano, il presidente di ARERA, Stefano Besseghini, sottolinea che ci sarebbero rischi per la tenuta del sistema energetico nazionale visti i prezzi del gas troppo elevati.
Secondo Besseghini alla Russia non conviene fermare i flussi di gas verso l’Europa, ma se dovesse accadere lo stop totale del gas russo, l’Unione europea dovrà intervenire con meccanismi di urgenza ed introdurre un tetto temporaneo al prezzo del gas.
L’idea sarebbe imporre un tetto al prezzo del gas al TTF o imporre una tassazione al gas russo, ma lo stesso Besseghini sottolinea che sarebbe un meccanismo complicato da applicare.
Utility: in autunno nuove misure contro il caro bollette?
Equita SIM evidenzia che il DDL Aiuti proroga misure già in essere per ridurre il caro bollette, che però non sono sufficienti a risolvere il problema, visto che servirebbero risorse ben superiori.
In autunno bisognerà valutare ulteriori misure con la speranza che l’Unione Europea possa essere di supporto.
Utility: focus su rifornimento gas e interruzione contratti
Per quanto riguarda il tema della difficoltà degli operatori a fornirsi di gas, Besseghini ha sottolineato che già nei mesi scorsi sono aumentate le forniture di ultima istanza, che scattano quando gli operatori non sono in grado di fornire i volumi necessari.
Sul tema del divieto di interruzione unilaterale dei contratti energetici, il presidente di Arera ha sottolineato che la situazione è già critica e se alcuni operatori dovessero fallire, i costi poi si scaricherebbero sull’intero sistema.
Infine secondo Besseghini, le stime di incasso dalla tassa sugli extra-profitti erano molto elevate e il numero uno di Arera ritiene che atteggiamenti elusivi delle società sono poco probabili visti i sistemi di compliance molto stringenti.