A circa un’ora e mezza dall’avvio delle contrattazioni, Wall Street si conferma in territorio decisamente positivo.
Wall Street in rialzo: corre il Nasdaq
Il Dow Jones sale al momento dell’1,04%, preceduto dall’S&P500 che si apprezza dell’1,65%, ma ad avere la meglio su tutti è il Nasdaq Composite che avanza del 2,22%.
I tre indici principali viaggiano sui massimi di seduta, vivendo una seduta speculare a quella di ieri, quando hanno ceduto tutti poco più di un punto percentuale.
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In quella che è la penultima sessione del 2023, gli indici a Wall Street risalgono la china, dopo essersi confrontati con un solo aggiornamento macro.
Prima dell’avvio delle contrattazioni è stato diffuso il dato relativo alle nuove richieste di sussidi di disoccupazione che nell’ultima settimana sono state pari a 225mila unità, in rialzo di 9mila unità, rispettando perfettamente le attese degli analisti.
Mercato spera in una Fed meno falco
L’aggiornamento sul mercato del lavoro non ha mostrato segnali di forza maggiori di quelli attesi e questo permette agli operatori di guardare con una certa fiducia alle prossime mosse della Fed, inducendoli a sperare in un atteggiamento meno aggressivo sul fronte del rialzo dei tassi di interesse.
C’è da dire che in queste ultime sedute dell’anno, così come nelle prime del prossimo, difficilmente si avranno segnali direzionali ben precisi e definiti, con gli operatori che optano per la cautela prima di sbilanciarsi nuovamente.
L’analisi dell’S&P500
Commentando l’attuale situazione, gli esperti di Marzotto Investment House evidenziano che il quadro resta molto complesso.
A parte il conflitto in corso, permangono timori di recessione e di livelli di inflazione più elevati e resilienti delle stime.
Parlando in particolare dell’S&P500, proprio quest’oggi si sta riportando sui valori del close della scorsa settimana, quando aveva messo in pericolo il supporto in area 3.800.
Gli analisti di Marzotto Investment House spiegano che “tecnicamente il contesto è tremendamente confuso, perché nonostante il recente storno, gli oscillatori non evidenziano ancora un palese ipervenduto, anche se potremmo non essere lontani.
S&P500: occhio a 2 figure tecniche contrapposte
Analogamente, sembrerebbero in via di formazione due figure tecniche contraddittorie.
Da un lato un testa e spalla ribassista, la cui formazione è cominciata in marzo che in caso di rottura avrebbe un target in area 3.200-3.400, e dall’altro un testa e spalla rialzista, che si perfezionerebbe con la tenuta di area 3.650, con eventuale target in area 4.500″.
L’analisi del Nasdaq 100
Passando al Nasdaq 100, gli analisti di Marzotto Investment House fanno notare che è maggiormente in ipervenduto rispetto all’S&P500, ma non è ancora su valori tecnici particolarmente interessanti per gli investitori.
Sul grafico sia giornaliero che settimanale, il prezzo del Nasdaq 100 è infatti al di sotto di tutte le tre medie, a 50, 100 e 200 giorni, ed è esposto quindi al rischio di un ulteriore ribasso.
Cosa aspettarsi?
Lo scenario di base di Marzotto Investment House per gli indici azionari USA nelle prossime settimane rimane al momento il trading range.
Particolare attenzione andrà rivolta al primo mese del 2023, visto che hanno una grande rilevanza le statistiche di gennaio, secondo cui come va questo mese va il resto dell’anno.
Il contesto, spiegano da Marzotto Investment House, è anomalo, in quanto contraddistinto da un conflitto in Europa, da una pandemia in Cina e da pressioni inflazionistiche ancora molto elevate.
“A livello micro le valutazioni di molte industrie sono su livelli estremamente sacrificati, ma in un contesto in cui i fondi attivi e passivi evidenziano outflows, manca al momento un trigger positivo che riporti flussi e focus sul comparto azionario”, concludono da Marzotto Investment House”.