Ecco la manovra, la legge di bilancio

Dopo discussioni all’interno della maggioranza sembra proprio che si sia trovata la quadra, la manovra ha avuto l’ok dal Consiglio dei Ministri.

Dopo discussioni all’interno della maggioranza sembra proprio che si sia trovata la quadra, la manovra ha avuto l’ok da parte del Consiglio dei Ministri.

Per il Governo Meloni è il primo importante appuntamento, la prima prova, la finanziaria, la legge di bilancio, insomma un battesimo di fuoco.

Come è andata? Ovviamente ce lo dirà il tempo, al momento sembra che siano più i consensi, insomma più applausi che fischi.

Comunque analizziamola e datemi anche il vostro giudizio.

Intanto rispetto alle indiscrezioni della vigilia l’ammontare complessivo è aumentato, ma questo accade sempre, si fanno passare dei rumor per una certa cifra leggermente inferiore a quella reale così che poi quando si comunica il dato “ufficiale” questo risulta migliorativo, insomma si parte con una notizia positiva.

Si parlava di 30/32 miliardi mentre il dato ufficiale è di 35 miliardi di euro.

Confermati i due terzi, quindi all’incirca 21 miliardi, per sgravare famiglie e imprese dal rincaro delle bollette. E’ un importo certamente rilevante anche se altri Paesi hanno stanziato importi decisamente maggiori.

Sappiamo tuttavia che a noi, intendo dire all’Italia, non sono concessi troppi sforamenti causa debito pubblico elevato.

Insomma, se 21 miliardi se ne vanno per il pagamento delle bollette … rimangono 14 miliardi.

Partiamo da un tema che riguarda milioni di italiani, le pensioni.

Sappiamo tutti che il prossimo 31 dicembre scadrà la legge temporanea che attualmente regolava i requisiti per andare in pensione, qualora il Governo non avesse messo mano ad una riforma sarebbe rientrata in vigore la legge Fornero. Inaccettabile.

Si è optato per l’ennesima soluzione temporanea, denominata “Quota 103” ossia 41 anni di contributi e 62 anni di età. Viene ribadito che trattasi di una soluzione ‘ponte’ in attesa di una riforma più complessiva.

Spero proprio che questa “riforma complessiva” arrivi al più presto perché io ribadisco che quota 103 è, come suol dirsi un “pannicello caldo”, insomma qualcosa che non può soddisfare le tante persone che vorrebbero andare in pensione anche con decurtazioni sensibili rispetto agli emolumenti percepiti.

Rimangono Opzione donna, che viene rivisitata in base al numero dei figli, e l’Ape sociale.

L’altro tema “caldo” era il Reddito di Cittadinanza, e naturalmente anche in questo caso si è trattato dell’ennesima soluzione ponte, in attesa di una importante riforma.

Ormai è chiaro che il Governo vada verso l’ipotesi di toglierlo agli “occupabili”, se venisse applicata questa misura già dal prossimo primo gennaio le proteste scatterebbero immediatamente, quindi? Quindi si rimanda di otto mesi forse un anno, ma senz’altro dal 2024 si volta pagina con una riforma complessiva.

E ritengo proprio che gli si cambierà anche il nome, proprio per far capire che si gira pagina, a mio avviso il reddito di cittadinanza con il primo gennaio 2024 scomparirà.

La flat tax, tanto cara alla Lega non si estenderà fino ai 100.000 euro di fatturato come voleva Salvini, si fermerà a 85.000 euro ed anche questa misura io la ritengo blanda, un altro pannicello caldo, tanto per intendersi.

Se si è andati incontro ai lavoratori autonomi, figuratevi se si poteva non dare un contentino anche ai lavoratori dipendenti, ed ecco quindi il taglio del cuneo fiscale del 2% per redditi annui fino a 35.000 euro.

Gli esperti non sono unanimi su questo punto, nel senso che c’è chi dice che gli stipendi aumenteranno di 11 euro al mese ed altri che invece calcolano fra i 25 ed i 45 euro netti al mese.

Per quanto riguarda la cosiddetta “tregua fiscale” si arriverà alla cancellazione delle cartelle fino a 1.000 euro e la rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, in difficoltà economiche, non ha versato le tasse.

Ci saranno poi incentivi per le aziende che assumono giovani, in particolare donne fino a 36 anni e percettori di Reddito di Cittadinanza.

Naturalmente tutte queste misure avranno bisogno di decreti attuativi che ci auguriamo arrivino presto.

Iva ridotta per i prodotti per l’infanzia, ma non per i prodotti di prima necessità. Tuttavia si parla di un’estensione della social card per i redditi bassi.

Si cerca anche di incrementare un po’ le entrate, tagliando la rivalutazione delle pensioni all’inflazione per gli assegni più alti, si ipotizza così di recuperare da 1,8 a 3 miliardi.

Dovrebbe anche essere aumentata (dal 25% al 35%) la tassa sugli extra profitti.

Minori spese attraverso la razionalizzazione dei bonus edilizi, ma dovrebbero esserci anche nuove tasse.

La più curiosa è quella che viene già definita “tassa bitcoin”, insomma banalmente si tratta di una tassa sulle plusvalenze da cripto attività. Di questi tempi non dovrebbe dare un grosso gettito visto il crollo che stanno avendo le cripto valute.

Ed ancora una misura molto popolare, dovrebbe essere ridotto il cosiddetto “sconto carburanti”, come noto infatti il Governo Draghi aveva ridotto le imposte pagate sui carburanti, per la benzina si trattava di 30.5 centesimi di euro al litro, ebbene sembra che questo “sconto” che ripeto è una sconto di imposte onerose, comunque dovrebbe assestarsi a 18,3 centesimi, insomma più o meno la benzina dovrebbe salire di 12 centesimi di euro al litro.

Insomma ho cercato di ricapitolare le misure più importanti che saranno comprese in questa legge, che una volta chiamavamo finanziaria.

Sentiamo che ne dice l’Europa, ma non dovrebbe obiettare, effettivamente, come ha detto il Ministro Giorgetti si tratta di “Un provvedimento che si basa su un approccio “prudente e realista” che tiene conto della situazione economica ma anche “sostenibile per la finanza pubblica”.

Speriamo, a voi i commenti.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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