Exploit in Portogallo di Chega. E in Italia?

Anche nel Paese lusitano, così come in quasi tutti i Paesi d’Europa, ad esclusione purtroppo dell'Italia, a scontrarsi erano i principali partiti.

Mentre in Italia tutta l’attenzione era concentrata sulle elezioni in Abruzzo, che oltretutto si sono concluse con l’esito più scontato, in tutti gli altri Paesi d’Europa l’attenzione era focalizzata su altre elezioni decisamente più importanti.

Si votava infatti per le elezioni politiche in Portogallo.

Anche nel Paese lusitano, così come in quasi tutti i Paesi d’Europa, ad esclusione purtroppo della nostra Italia, a scontrarsi erano i due principali partiti: quelle di Centrodestra (ma il partito si chiama socialdemocratico) e di Centrosinista (qui invece il Partito si chiama Socialista), in mezzo un partito sovranista.

Nel 2019 dal partito socialdemocratico se ne è uscito André Ventura fondando Chega un nuovo partito che ha a cuore la cultura del Paese ed i valori occidentali.

Ed allora con una metodologia che ormai conosciamo benissimo, per i media mainstrean ciò è sufficiente per etichettare Chega come una formazione politica di ultradestra.

E’ veramente facilissimo farsi attribuire l’etichetta di “estremista” dalla disinformazione mainstream, basta dire di essere anche solo leggermente critico nei confronti dell’ideologia woke ed ecco che immediatamente si è etichettati come estremisti, di destra naturalmente, perché per loro gli estremisti di sinistra non esistono più ormai da tempo.

I media mainstream un po’ più moderati, magari anziché etichettare questi partiti con il termine di ultradestra, utilizzano gli “ismi”, come populisti, o sovranisti.

E’ curioso poi vedere come il termine sovranista abbia ormai assunto un’accezione negativa.

In Portogallo, così come nei restanti Paesi europei, in campagna elettorale entrambi i partiti tradizionali avevano giurato e spergiurato che mai dopo l’esito elettorale avrebbero formato un Governo con Chega.

Tuttavia ora i voti del Partito sovranista sarebbero davvero indispensabili per formare un Governo, naturalmente sarebbero indispensabili sia per il Partito Socialdemocratico che per quello Socialista.

Questo infatti l’esito delle urne: Centrodestra poco meno del 30%, Centrosinistra, poco meno del 29%, intorno al 18% il risultato di Chega, un risultato straordinario se ricordiamo che soltanto due anni fa, nel 2022 aveva raccolto il 7% dei consensi.

Ma c’è di più, se Chega ha più che raddoppiato i consensi ha addirittura quadruplicato il numero dei parlamentari eletti che passano da 12 a 48 e questi, ripeto, sono numeri che obbligano i due partiti principali a fare i conti con André Ventura.

Anche se pare che, pur di non far entrare Chega nel Governo, i due principali partiti, da sempre antagonisti, pare si stiano già mettendo d’accordo per l’incuicione.

Se proprio non opteranno per la Grosse Koalition come dicono i tedeschi, anche se, come al solito, anche in questo campo i tedeschi sono arrivati in ritardo rispetto a noi.

E’ la nostra Italia ad aver avuto la primogenitura, siamo stati noi per primi ad inventare l’inciucione, che al tempo fu denominato compromesso storico, un accordo politico fra i due maggiori partiti del nostro Paese.

La classica montagna che, dopo un travagliata gestazione, ha partorito un topolino, chiamato Partito Democratico.

Un topolino che oggi ha un Segretario come Ethel Schlein e che raccoglie circa il 10% dei voti del corpo elettorale italiano, visto che circa la metà dei nostri cittadini non si reca alle urne.

Ma il risultato delle elezioni portoghesi, se da un certo lato può definirsi sorprendente, personalmente lo trovo invece normale, non dico scontato, ma lo ritengo tale.

Ormai la politica tradizionale ha preso una china davvero difficile da accettare, il risultato principale, purtroppo, è il non voto, l’astensione dalle urne, ma chi ancora non si vuole rassegnare e si presenta alle elezioni con un programma di buonsenso, riceve comunque consensi.

Li riceve in tutta Europa, e questo è il tema che vorrei dibattere con voi, stavo dicendo, che i partiti chiamiamoli alternativi alla vecchia politica, ottengono consensi in tutti i Paesi europei … ad eccezione dell’Italia.

Afd in Germania, il Rassemblement National in Francia, il Partito per la Libertà in Olanda e Vox in Spagna solo per citare i più noti partiti euro critici, ed in Italia?

Perché gli italiani non votano partiti alternativi alla vecchia politica ormai imputridita?

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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