Quali sono i lavori più richiesti nel futuro? Le nuove assunzioni entro il 2030

Sono in tanti a cercare lavoro e altrettante le aziende che non hanno candidati. Cosa succede? Quali sono i lavori più richiesti nel futuro?

Sono in tanti a cercare lavoro e altrettante le aziende che affermano di avere posizioni vacanti e nessun candidato.

Cosa succede? Quali saranno i lavori più richiesti nel futuro?

Il rapporto del World economic Forum (Wef) 2023 non lascia dubbi al riguardo. Il punto su cui focalizzarsi sta nel fatto che mancano le competenze giuste per poter lavorare.

Chi non seguirà il giusto percorso di formazione, non riuscirà a trovare lavoro nei prossimi anni.

Alcuni settori sono a dir poco saturi, inutili gli sforzi di chi si concentra per anni nella stessa direzione.

Ecco invece dove vale la pena investire le proprie risorse e concentrarsi su più fruttuosi tentativi.

Quali sono i lavori in crescita: nuovi trend

La ricerca mette in evidenza come circa un quarto dei lavori cambierà nel corso dei prossimi cinque anni. Si tratta di un dato importante, su cui fare le proprie valutazioni: ben il 23% delle offerte di lavoro entro il 2028 riguarderanno nuove professioni, concentrate soprattutto nei settori delle nuove tecnologie e della sostenibilità.

Tra i lavori più richiesti nel prossimo futuro infatti troviamo quelli appartenenti ai settori dell’intelligenza artificiale, della cybersecurity e dei Big Data.

Gli esperti di Ginevra, che hanno condotto lo studio, prevedono la creazione, a livello globale, di 69 milioni di nuovi posti di lavoro e l’eliminazione di 83 milioni.

È evidente che si tratta di numeri che impongono qualche riflessione.

Chi si focalizza sulla perdita di posti di lavoro è ovvio che sgrana gli occhi e urla alla crisi, ma in realtà la differenza tra gli eliminati e i nuovi in arrivo è di “soli” 14 milioni.

Non pochi ma, contestualizzando il fenomeno a livello mondiale, si tratta soltanto del 2% dell’occupazione attuale.

Quali sono i lavori del 2030: ecco i più richiesti del futuro

Tra le figure che saranno sicuramente richieste da parte delle aziende (quelle intervistate ai fini della ricerca sono 803), ci sono:

  • specialisti di A.I. e di machine learning

  • analisti business intelligence

  • esperti di sicurezza informatica

  • ingegneri Fin Tech Data analyst

  • ingegneri della robotica

  • specialisti di Big Data

  • operatori di attrezzature agricole

  • specialisti in trasformazione digitale

  • sviluppatori di Blockchain.

Una vera e propria caccia ai talenti tecnologici dunque e, in particolare, ben il 65% delle aziende intervistate prevede un’impennata nei Big Data e quindi, una crescita occupazionale per le figure professionali ad essi correlati.

Gli analisti e gli scienziati dei dati si occupano di osservare, monitorare e interpretare i dati relativi a una specifica realtà, in maniera tale da estrarre informazioni preziose e in grado di essere utili ai fini del processo decisionale o per migliorare l’attività stessa.

Da qui al 2027 ci sarà anche bisogno di esperti della sicurezza informatica.

Nel prossimo futuro le aziende incentreranno la loro formazione per i lavoratori proprio sull’utilizzo di Big Data e A.I. (è la priorità attuale del 42% delle aziende intervistate), senza dimenticare però l’importanza dello sviluppo di pensiero analitico per il 48% e di quello creativo per il 43%.

Inoltre, il settore del commercio elettronico (e-commerce) aprirà le porte a ben 2 milioni di posti di lavoro in più, tra specialisti dell’e-commerce, specialisti della trasformazione digitale e specialisti di marketing e strategia digitale.

Molto bene anche il settore della sostenibilità. Infatti, si cercheranno oltre un milione di ruoli più generalisti come specialisti della sostenibilità e professionisti della protezione ambientale, per far fronte ai nuovi investimenti nella transizione verde e agli sforzi per la mitigazione dei cambiamenti climatici.

Che lavoro conviene fare nel 2023

Seguire i nuovi trend dell’occupazione è essenziale per capire quale direzione intraprendere per la propria riqualificazione professionale o formazione.

È lecito ad esempio che chi sta per affacciarsi al mondo accademico -o è in procinto di diplomarsi- voglia sapere quale strada percorrere per iniziare a costruire il proprio percorso lavorativo.

Ebbene, un altro studio, questa volta a firma della CsT ovvero la Canadian Scholarship Trust Plan, ha presentato il proprio rapporto conclusivo intitolato Inspired Mind, con focus proprio sull’importanza di avere una “mente ispirata”.

Alcune delle figure professionali a seguire sono davvero insolite e interessanti:

  • Scenografo dei ricordi (Nostalgist)

  • Ottimizzatore di comunità (Localizer)

  • Selezionatore di Robots (Robot Counsellor)

  • Esperto di benessere aziendale (Company Culture Ambassador)

  • Semplificatore (semplicity expert)

  • Analista dei trasporti (auto-transport Analyst)

  • Guida sanitaria (Healtcare navigator)

  • Ingegneri di strutture in stampa 3 D (Makeshift Structure Engineer).

Inspired Mind significa quindi aprirsi a nuovi orizzonti e avere anche il coraggio, soprattutto per le nuove matricole, di staccarsi dai classici percorsi accademici per valutare invece le nuove opportunità per il mercato del lavoro, stipendi più alti e un miglior rapporto con il costo della vita.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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