Stipendi, dove sono più alti in Europa e miglior rapporto con il costo della vita

Fuga di cervelli sempre più massiccia. Ma da quale Paese sono più attratti gli italiani? Dove sono più alti gli stipendi in Europa?

Fuga di cervelli sempre più preoccupante, non di certo per i giovani laureati che vanno all’estero ma per la povera Italia che resta con una popolazione sempre più anziana e penuria di ospedali e scuole funzionanti a dovere.

Ma da quale Paese sono più attratti gli italiani? Dove sono più alti gli stipendi in Europa?

Notoriamente sono i Paesi a Nord che offrono maggiori chance lavorative, migliori opportunità di guadagno e soprattutto una qualità di vita decisamente più elevata, rispetto al nostro Paese.

Anche la mentalità riguardante il lavoro è differente. Lungi da sfruttamento e raccomandazioni, l’attenzione è centrata su un miglior bilanciamento tra vita e lavoro (work life balance) e un ruolo più centrale della maternità, che non deve essere un ostacolo per la donna che vuole e ha bisogno di lavorare.

Dove sono gli stipendi più alti in Europa

Fino a un paio di anni fa c’era in assoluto la Norvegia in testa alla classifica degli stipendi più alti in Europa, con 4.400€ in media.

Gli ultimi dati a disposizione, provenienti da una ricerca eseguita da posizioniaperte.com, vede invece al primo posto la Svizzera con una media mensile che sfiora i 5.000€!

Il secondo posto va alla Danimarca con 3914 euro al mese e al terzo ritroviamo la Norvegia con 3795 euro mensili.

Ovviamente, a onor del vero, va sottolineato il fatto che si tratta di Paesi in cui il costo della vita è molto elevato.

Basti pensare ad esempio agli affitti altissimi. Proprio in Svizzera, uno dei canoni di locazione più bassi da trovare in circolazione è di 1.000 franchi (è la stessa somma equivalente in euro).

Nelle città più grandi e nei quartieri migliori, l’affitto di un appartamento arriva a occhi chiusi a 5.000 franchi quindi bisogna avere per forza una doppia entrata mensile, per far fronte ai bisogni della famiglia.

Se è vero che l’assistenza sanitaria è a pagamento (e purtroppo in Italia il trend è quello, considerando le liste di attesa ormai improponibili), i servizi pubblici sono eccellenti, come la pulizia delle città ad esempio oppure la sicurezza sul territorio.

In un mondo ideale, è chiaro che bisognerebbe trovare un buon equilibrio tra stipendio percepito e costo della vita da sostenere.

Ebbene, ci sono dati statistici disponibili anche a tal riguardo. Ecco quali sono.

Dov’è il miglior rapporto stipendio/costo della vita in Europa

Come appena accennato, è utile sapere in quale Paese europeo si guadagna uno stipendio più alto rispetto all’Italia ma senza i costi esorbitanti per affitti e vita di tutti i giorni, da sostenere ad esempio in Svizzera oppure in Norvegia.

Infatti, per raggiungere un buon equilibrio, a livello di finanza personale, bisognerebbe mettere da parte almeno il 10% delle proprie entrate, ogni mese.

Ebbene, basti pensare che, da questo punto di vista, le famiglie svizzere sono in difficoltà, proprio a causa dell’elevato costo della vita da mantenere.

Alla luce di queste considerazioni, ecco allora che il Paese europeo dove il rapporto tra stipendio mensile e costo della vita è maggiormente equilibrato, è la Germania, dove si guadagnano in media 2952 euro al mese.

Altro Paese da valutare, per trasferirsi all’estero, avere uno stipendio più alto rispetto all’Italia ma un costo della vita sostenibile è la Francia. Qui lo stipendio medio ammonta a 2791 euro al mese.

Come si calcola il costo della vita

Quando si parla di costo della vita, il riferimento è a tutto ciò che una famiglia spende per i suoi consumi.

Ad esempio, bisogna mettere nel paniere le spese per la casa (incluse le bollette relative alle utenze), per il supermercato così come per la farmacia, l’abbigliamento e le calzature.

C’è poi la voce di spesa relativa ai trasporti, laddove è indispensabile includere i costi di mantenimento per l’auto e la benzina oppure l’abbonamento per i mezzi pubblici.

Infine, bisogna considerare un budget anche per lo svago, che si tratti dell’ingresso in palestra oppure di una cena fuori o un cinema con gli amici.

Chi ha figli deve anche aggiungere le spese legate alla loro istruzione e formazione.

In base allo stipendio medio guadagnato e alle spese sostenute dalle famiglie, si calcola qual è l’impatto delle uscite sulle entrate, tenendo presente che dovrebbe restare almeno un 10% degli introiti da destinare al risparmio oppure al pagamento dei debiti (chi ha ad esempio delle rate mensili di un finanziamento da estinguere).

Ebbene, il costo della vita in Italia, ipotizzando uno stipendio medio di soli 1410 euro ha un impatto enorme: ben l’83,8%.

Senza contare tutte le differenze ancora troppo marcate che ci sono nel nostro Paese.

Basti pensare a uno stipendio di un professore o altro impiegato statale, che vive al Sud oppure a Milano.

O ancora ai single, per i quali la vita è molto dura, dal punto di vista economico. Infatti, chi vive da solo deve affrontare le spese per l’affitto o il mutuo di casa interamente da solo.

E, anche al supermercato, sono sempre le confezioni famiglia ad avere un prezzo più conveniente, mentre per chi vuole acquistare una monoporzione, i prezzi aumentano sensibilmente.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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