Novità NASpI 2022: nuovo bonus Inps per gli over 55 anni!

Nel 2022 la NASpI subisce delle importanti novità che riguarderanno tutti ed in particolare gli over 55 anni sia per quanto riguarda i requisiti che importi.

Quali sussidi possono ottenere i cittadini over 55, che hanno perso involontariamente il posto di lavoro? Hanno diritto alla Naspi e quali sono i requisiti, gli importi e la durata rispetto agli altri lavoratori?

Sono gli interrogativi che i nostri lettori si pongono, in particolare dopo la novità sulla NASpI introdotta con la legge di bilancio 2022 che non solo interessa tutti i beneficiari della nuova assicurazione sociale, ma soprattutto gli over 55 anni, che purtroppo, rispetto ad altre categorie di età più basse, hanno maggiore difficoltà a ricollocarsi sul mercato del lavoro.

Il sostegno economico di punta per chi ha perso il lavoro, sia per licenziamento, quindi in modo volontario, che per dimissioni per giusta causa, o per licenziamento cui sono seguite procedure di conciliazione davanti alla direzione territoriale del lavoro, è la NASpI. Ma ci sono anche altri aiuti, di cui ci occuperemo in questo articolo, anche se non in maniera approfondita, volendo dare particolare spazio alle novità sulla NASpI.

Seppure il livello di disoccupazione sia sceso secondo l’ISTAT a partire da novembre 2021, ci sono ancora situazioni in cui le imprese licenziano e i lavoratori perdono il lavoro. Come riporta il quotidiano IlSole24Ore

a novembre 2021 gli occupati sono cresciuti di 64mila unità su ottobre e di 494mila unità su novembre 2020. Il tasso di disoccupazione è sceso al 9,2% nel complesso

Ma entriamo nel dettaglio della NASpI e scorriamo le novità del 2022.

NASpI: cosa cambia nel 2022

Il mercato del lavoro da circa un anno è in fermento. Dal fenomeno dei giovani NEET, not in education, employeme or training, ai lavoratori che dopo la fine di Quota100 il 31 dicembre 2021, si ritrovano a dover lavorare ancora per diversi anni fino ai 67 anni andando quindi ad occupare posti per potenziali giovani lavoratori. Poi ci sono i lavoratori che invece perdono involontariamente il lavoro per la crisi della loro azienda. 

Cosa succede allora a chi perde involontariamente il lavoro? L’Inps eroga su richiesta un’indennità chiamata NASpI per un numero di mesi pari alla metà dei mesi lavorati negli ultimi quattro anni per un massimo di 24 mesi.

Fino al 2021, la NASpI prevedeva che a partire dal quarto mese, ossia dal 91mo giorno dalla data di erogazione, l’importo si riduceva del 3% per effetto del decalage.

Poi a giugno 2021 fu introdotto con il decreto sostegni bis un meccanismo per cui fino a fine 2021, il decalage del 3% non si applicava sia a chi percepiva già la NASpI che ai nuovi beneficiari.

Questo stop è stato sospeso il 1 gennaio 2022, e come previsto dall’Inps nel suo messaggio 2309 del 16 giugno, il decalage non applicato sarebbe stato recuperato nel primo pagamento di gennaio 2022.

Ma da gennaio 2022, la legge di bilancio introduce altre novità che riguardano un po’ tutto l’impianto della NASpI. Queste variazioni sono state introdotte per dare maggior sostegno ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro.

NASpI 2022: come funziona dal 2022

Entriamo subito nel dettaglio di cosa cambia nel 2022 per la NASpI.

Per gli eventi che danno diritto alla NASpI occorsi a partire dal 1 gennaio 2022, si allarga la platea dei beneficiari includendo anche i lavoratori del settore agricolo in particolare:

  • gli operai agricoli a tempo indeterminato;
  • i lavoratori con contratto di lavoro con cooperative o consorzi dediti alla trasformazione, manipolazione e commercializzazione di  prodotti agricoli e zootecnici.

Altra novità riguarda il fatto che non sono più richiesti i 30 giorni di lavoro effettivo svolto negli ultimi 12 mesi.

Resta invece in vigore il requisito delle 13 settimane di contribuzione versate nei quattro anni antecedenti la richiesta della NASpI.

Ma la novità più rilevante è il cambio che si applica a partire dal 1 gennaio sul decalage del 3%. Questa riduzione continua ad applicarsi ma con uno spostamento temporale, rispetto a quanto accaduto fino al 2021.

Per i lavoratori under 55 anni, il decalage scatta a partire dal sesto mese e non più dal quarto.

Per i lavoratori over 55 anni invece il decalage scatta a partire dall’ottavo mese. Ben cinque mesi in più di NASpI a pieno importo.

NASpI: quali requisiti per il bonus Inps over 55 anni

Per poter accedere alla NASpI, anche per gli over 55 anni si applicano gli stessi requisiti validi per gli altri lavoratori sia del settore privato che pubblico. Ricordiamo che per i lavoratori del settore pubblico, si potrà accedere alla NASpI solo se in possesso di un contratto di lavoro a tempo determinato.

Per poter richiedere la NASpI, l’evento che deve verificarsi è la perdita di lavoro in modo involontario. Approfondiamo allora tutte le possibili situazioni di perdita di lavoro che danno diritto alla NASpI.

Il primo evento è appunto la perdita involontaria del posto di lavoro mediante il licenziamento per giustificato motivo oggettivo. A questi si aggiungono:

  • i lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa;
  • lavoratori licenziati per motivi disciplinari;
  • i lavoratori che hanno presentato le dimissioni nell’arco temporale intercorrente tra il trecentesimo giorno precedente l’evento nascita ed il compimento del primo anno di età;
  • lavoratori che hanno raggiunto un accordo con l’azienda (risoluzione consensuale) purchè nell’ambito della procedura di conciliazione, anche in caso di rifiuto da parte del lavoratore di trasferirsi in un’altra sede che dista più di 50 km dalla sua residenza.

Bonus NASpI 2022 per over 55 anni: chi può fare domanda

Se dal punto di vista dei requisiti non cambia nulla per gli over 55 anni, anche dal punto di vista dei beneficiari, non ci sono differenze in termini di platea che può accedere alla NASpI. Di seguito l’elenco delle forme di lavoro per le quali, in caso di evento che da diritto alla NASpI, si può fare domande:

  • apprendistato;
  • contratto a tempo indeterminato per lavoratori del settore privato;
  • contratto a tempo determinato per lavoratori del settore pubblico;
  • contratto di lavoro subordinato per lavoratori del settore artistico;
  • lavoratori soci di qualsiasi cooperativa;
  • contratti di lavoro a tempo indeterminato per gli operai agricoli.

Per tutte queste forme di lavoro, il lavoratore che vuol far valere le dimissioni per giusta causa deve inviare, prima di presentare la domanda NASpI, una comunicazione di contestazione al proprio datore di lavoro. 

NASpI 2022 over 55: quando parte il pagamento

Per poter ricevere la NASpI per gli over 55 anni, si deve presentare la domanda. Come per tutti i beneficiari di questo sostegno economico, la domanda va presentata all’Inps entro determinati tempi, da cui poi decorrono i termini dei pagamenti. Ecco quali sono:

  • se la domanda è presentata entro l’ottavo giorno dall’evento che da diritto alla NASpI, il pagamento decorre dall’ottavo giorno successivo alla perdita di lavoro;
  • se invece la domanda è presentata dopo l’ottavo giorno, il pagamento della NASpI decorre dal giorno successivo.

Per ricevere il pagamento si deve fare domanda all’Inps accedendo direttamente dalla myInps se in possesso delle credenziali digitali, come la SPID, oppure facendosi supportare da un patronato.

L’Inps una volta ricevuta la domanda, effettuerà le dovute verifiche, soprattutto sulla condizione della perdita di lavoro. Effettuerà i calcoli sulla base dei dati retributivi e contributivi presenti sul proprio estratto conto.

L‘importo della NASpI non potrà comunque superare un certo importo che per il 2022 è di 1.335,40 euro, che dal sesto mese scenderà del 3% per gli under 55 e dall’ottavo mese per gli over 55 anni (per domande presentate dal 1 gennaio 2022 relative a eventi di perdita di lavoro occorsi dal 1 gennaio 2022).

Genitori over 55 anni: un bonus disoccupazione

Merita attenzione un bonus destinato alle persone disoccupate anche agli over 55 anni, introdotto con il decreto del 12 ottobre 2021, emanato dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali.

Si tratta di un bonus destinato ai nuclei familiari monoparentali o monoreddito all’interno del quale vive uno o più figli con disabilità di almeno il 60%.

Per genitore disoccupato si intende una persona che non raggiunge determinati livelli di reddito o senza impiego. Per i livelli di reddito si considerano disoccupati coloro il cui reddito da lavoro dipendente non superi 8.145 euro all’anno o da lavoro autonomo 4.800 euro all’anno.

Il requisito economico è riconosciuto dall’ISEE che non deve superare i 3.000 euro.

La domanda deve essere presentata tra il 1 febbraio e 31 marzo di ogni anno per gli anni 2022 e 2023. 

L’importo del bonus è di 150 euro versato dall’Inps sul conto corrente bancario o postale del richiedente per 12 mesi. L’importo è per singolo figlio con disabilità oltre o pari a 60%. In presenza di più di due figli con disabilità l’importo mensile è di 500 euro.

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