Nuova Naspi 2022: requisiti calcolo e pagamento INPS Novità 

Le ultime novità sulla nuova Naspi 2022. Riduzioni indennità NASPI. Nuovi requisiti. Calendario pagamento INPS. Quando dura la disoccupazione? Novità.

La Naspi cambia volto nel 2022. Non sono poche le novità introdotte dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali operative dal 1° gennaio 2022. Dall’inizio del 2022 sono entrate in vigore le norme disciplinate nell’articolo 4, comma 3, del D.Lgs. n. 22/2015. L’importo individuato nella prestazione economica inizia dal periodo antecedente il 1° ottobre 2021 e nel calcolo rientrano l’applicazione di diverse misure che portano in riduzioni l’ammontare della disoccupazione riferite ai mesi di sospensione trascorsi. 

La prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), rappresenta per il lavoratore un’indennità mensile a domanda. In sostanza, l’INPS riconosce l’indennità di disoccupazione come supporto economico al reddito. La Naspi  subentra al posto dell’ASpI e mini ASpI.

Una guida alle ultimissime novità introdotte nella Legge di Bilancio 2022 sull’indennità di disoccupazione Naspi. Ti spiegheremo, quali sono i nuovi requisiti per l’accesso alla prestazione economica, le varie compatibilità e le date del pagamento INPS riferite alla Naspi del mese di gennaio 2022. 

Naspi 2022: requisiti calcolo e pagamento INPS gennaio! 

Milioni di lavoratori si confrontano con le nuove disposizioni sull’indennità di disoccupazione Naspi rese operative dal 1° gennaio 2022, grazie all’ufficialità della Legge di Bilancio 2022

Le novità sono diverse e variano dall’amplificazione della platea degli aventi diritto sino all’applicazione di riduzioni sull’ammontare del contributo economico spettante. Oltre, alla presenza delle date presumibili di pagamento INPS per il mese di gennaio e molto altro ancora. 

Insomma, le novità sono tante e altrettante sono le curiosità dei lettori. Iniziamo dal punto sulla compatibilità dell’indennità di disoccupazione Naspi con il sussidio di Stato, ovvero il Reddito di cittadinanza. 

Non una domanda lanciata al caso, ma mirata alla compatibilità di due strumenti di supporto al reddito. 

I percettori della Naspi possono presentare la richiesta per ottenere il Reddito di cittadinanza? Si. Una risposta netta e decisa, i due ammortizzatori sociali compatibili. Tuttavia, è bene chiarire che l’importo individuato per la disoccupazione Naspi viene scisso dal sussidio di Stato. 

La prestazione economica Naspi è stata resa operativa nel 2015, con il fine di garantire un sostegno economico ai lavoratori che per cause non imputabili alla loro volontà, hanno perso il lavoro. In sostanza, l’INPS distribuisce 24 mensilità d’indennità di disoccupazione agli aventi diritto. 

La Naspi viene richiesta dal lavoratore in presenza di svariati requisiti e condizioni regolamentati dalla normativa vigente, in particolare: 

  • status di disoccupato;
  • esistenza di almeno quattro anni precedenti la decorrenza del periodo di disoccupazione, un minimo di 13 settimane di contribuzione contro la disoccupazione.

Il lavoratore che intendere avvalersi dei benefici della disoccupazione Naspi deve presentare una richiesta all’INPS redatta su un apposito modello. La presentazione dell’istanza può avvenire dopo un periodo temporale di almeno 68 giorni dalla data di chiusura o cessazione del lavoro. In assenza di tale condizioni tale scadenza si considera a pena di decadenza

Si consiglia la visione del video YouTube di Speedy News Italia sulle novità della disoccupazione NASpl nella Legge di Bilancio 2022.

Naspi 2022: a chi spetta la nuova indennità di disoccupazione?

La prestazione economica erogata dall’INPS spetta ai lavoratori dipendenti, che rientrano in diverse categorie lavorative, tra cui: 

  • rientrano i lavoratori che hanno sottoscritto un contratto di apprendistato;
  • ammessi i soci lavoratori di cooperativa secondo le norme stabilite nell’articolo 1, comma 3 della Legge n. 142/2001;
  • personale artistico in presenza di lavoro subordinato.

Secondo quanto si legge nella circolare INPS N. 2 del 4 gennaio 2022. Non rientrano nei benefici della disoccupazione Naspi i lavoratori appartenenti al comparto della pubblica amministrazione, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, decreto Legislativo n. 165/2001. Non rientrano in tale normativa anche gli operatori appartenenti al comparto agricolo, in presenza di un contratto a tempo determinato o indeterminato

Secondo le nuove disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2022, in vigore dal 1° gennaio 2022, confermate nella medesima circolare INPS resa nota il 4 gennaio 2022, è stata ampliata la categoria degli aventi diritto alla Naspi includendo anche i lavoratori agricoli con contratto a tempo indeterminato, operatori agricoli con contratto a tempo indeterminato e i lavoratori impiegati nel comparto merceologico, se l’evento di cessazione involontaria è presente dal 1° gennaio 2022. 

Il che porta alla non applicazione delle disposizioni previste per l’indennità di disoccupazione agricola in presenza di perdita involontaria dell’attività lavorativa. Nello specifico, possono richiedere l’indennità agricola 2021, se sussistono tutti i requisiti e le condizioni disposte dalla normativa, in questo caso restano attive le disposizioni precedenti, in presenza di richieste presentate entro marzo 2022.

Naspi 2022: quanto spetta per la disoccupazione da gennaio? 

Secondo le nuove disposizioni presenti sulla Naspi, la prestazione economica corrisponde alla misura del 75% della retribuzione media mensile, per il 2021 l’importo di riferimento annuo corrisponde al valore uguale o non più alto di 1.227,55 euro.

L’indennità di disoccupazione Naspi viene ridotta nella misura del 3% mensilmente a partire dal sesto mese di erogazione. Per gli over 55 anni all’atto della presentazione dell’istanza, la riduzione si applica dall’ottavo mese. 

Nell’ipotesi in cui la retribuzione media risulti più alta del valore di riferimento che nel 2021 corrisponde a 1.227,55, in questo caso la prestazione economica corrisponde alla misura del 75% con la presenza di una somma aggiuntiva nella misura del 25% prodotta dallo scarto tra la retribuzione media e l’importo fissato dalla normativa. 

L’INPS provvede a erogare la Naspi su base mensile

Naspi 2022: quando scatta il meccanismo décalage di riduzione? 

Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 4, comma 3, del decreto legislativo n. 22 del 2015, la prestazione economica di disoccupazione Naspi viene portata in riduzione nella percentuale del 3% applicata su ogni mese a partire dal 91° esimo giorno di erogazione, ovvero una diminuzione spalmata dal quarto mese di distribuzione dell’ammortizzatore sociale.

In particolare, possono essere applicate diverse condizioni, tra cui: 

  • in presenza di cessazione involontaria dell’attività lavorativa accaduta entro il 31 dicembre 2021, la disoccupazione viene portata in riduzione nella percentuale del 3% applicata su ogni mese a partire dal 91° esimo giorno di erogazione, ovvero dal quarto mese. 
  • in presenza di cessazione involontaria dell’attività lavorativa accaduta con decorrenza dal 1° gennaio 2022, l’indennità di disoccupazione si riduce nella misura del 3% a partire dal 6° mese di distribuzione, ovvero con decorrenza dal 151° esimo giorno
  • se i richiedenti della disoccupazione Naspi hanno raggiunto i 55 anni di età all’atto della presentazione dell’istanza, l’importo viene ridotto del 3% a partire dall’ottavo mese di distribuzione, ovvero con decorrenza dal 211°esimo giorno. 

Naspi 2022: le date di pagamento gennaio

Iniziamo nel chiarire che l’INPS non segue delle date prestabilite per l’erogazione dell’indennità di disoccupazione Naspi. In linea generale, le date sono vincolate dalla data di presentazione dell’istanza.  

Presumibilmente, l’INPS mette in pagamento la prestazione economica Naspi nel periodo temporale con decorrenza dal 3 al 14 gennaio 2022. 

Parliamo di un periodo di tempo in cui l’INPS presumibilmente provvederà a erogare l’ammortizzatore sociale agli aventi diritto. Per avere la certezza della data di pagamento, consigliamo di visionare il proprio fascicolo previdenziale accessibile dal sito INPS online. 

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