Pensioni, quando aumentano e quando saranno corrisposte

Pensioni, quando aumentano? Ecco i casi in cui le pensioni aumentano e quando vengono corrisposte anche con i conguagli.

L’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ha già iniziato a corrispondere le pensioni con gli incrementi previsti dalle rivalutazioni sulla base dell’inflazione. Nello specifico, la rivalutazione piena è già scattata per tutte quelle pensioni con importi non superiori a 2.101,52 euro, ma per chi ha un assegno più gonfio ancora si attende. Andiamo a vedere insieme le pensioni quando aumentano e quando saranno pagate.

Pensioni quando aumentano e perché

Come anticipato poc’anzi, le pensioni entro i 2.101,52 euro sono state interessate da un aumento pari al 100% dell’indice di inflazione e INPS ha già iniziato a corrispondere nei mesi scorsi gli importi rivalutati, sia per le prestazioni previdenziali, che per quelle assistenziali.

Oltre a questo “aumento”, che sottolineiamo essere dovuto, è stato previsto in Legge di Bilancio anche un ulteriore incremento per alcuni specifici cittadini: gli over 75. Chi ha più di 75 anni e percepisce il trattamento pensionistico al minimo, detto anche “pensione minima”, non dovrà percepire importi inferiori a 600 euro. Per costoro, infatti, è stata attuata una rivalutazione di circa il 120%.

Insomma, hanno beneficiato dell’aumento delle pensioni sulla base della rivalutazione tutti i cittadini beneficiari di trattamenti non superiori a quattro volte il trattamento minimo, pertanto: tutti coloro che ricevono un massimo di 2.101,52 euro. Ecco, infatti, quanto dichiarato dall’INPS:

“Dal 1° gennaio”, si legge in una nota, l’Inps ha provveduto ad attribuire la rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali nella misura del 100% a tutti gli utenti che abbiano ottenuto in pagamento, nell’anno 2022, rate di pensione per un importo inferiore o uguale a 2.101,52 euro.”

E per tutti gli altri? Per chi ha un assegno superiore a questa cifra, arriverà un aumento leggermente inferiore a seconda dell’importo percepito. Nello specifico, più alto sarà l’assegno, minore sarà l’aumento. A questo proposito, l’esecutivo Meloni ha stabilito ben 6 scaglioni per la distribuzione degli aumenti.

Queste persone, però l’importo della pensione non è ancora stato adeguato alla rivalutazione.

Quando arriva l’aumento

INPS ha dichiarato che gli aumenti sarebbero partiti proprio con il mese di marzo per tutti coloro con assegni maggiori a 2.101,52 euro. Ma non è tutto, perché lo stesso Istituto per la Previdenza Sociale ha altresì comunicato che insieme agli aumenti relativi alla mensilità di marzo sarebbero arrivati anche gli arretrati dei mesi di gennaio e di febbraio dell’anno corrente.

Quindi, le pensioni quando aumentano? Il primo trattamento pensionistico più “gonfio” sarà proprio quello relativo al mese di marzo, anche se ricordiamo che INPS alle volte corrisponde gli arretrati in più tranches. Dunque, se avete ricevuto l’aumento e non gli arretrati, vi consigliamo semplicemente di attendere perché la procedura del conguaglio, seppur lenta, viene sempre sbloccata.

Ecco cosa è cambiato per le pensioni nel 2023

Ricordiamo che dal 1° gennaio 2023 le pensioni sono state aumentate per tutti i cittadini italiani. La rivalutazione che è stata stabilita sulla base dell’inflazione per l’anno 2022 è pari al 7.3%. La Legge di Bilancio 2023, elaborata dal Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, inoltre ha stabilito nuove fasce percentuali per tutti coloro con trattamenti superiori a quattro volte il trattamento minimo.

Le altre rivalutazioni sono le seguenti:

  • pensioni fino a 5 volte il minimo, rivalutate all’85%

  • pensioni fino a 6 volte il minimo, rivalutate al 53%

  • pensioni fino a 8 volte il minimo, rivalutate al 47%

  • pensioni fino a 10 volte il minimo, rivalutate al 37%

  • pensioni sopra 10 volte il minimo, rivalutate al 32%

Ricordiamo che queste percentuali si riferiscono all’indice della rivalutazione su base dell’inflazione, dunque, al 7.3%.

Pensioni di aprile

Ricordiamo che gli aumenti delle pensioni continueranno ad arrivare anche nel mese di aprile e fino al mese di dicembre, poi saranno ulteriormente rivalutate a seconda degli indici del 2023. Inoltre, ricordiamo nuovamente che i conguagli relativi agli arretrati di gennaio e febbraio continueranno ad arrivare anche con i prossimi pagamenti INPS.

Nello specifico, il calendario delle pensioni del prossimo mese per chi ritira le pensioni direttamente negli uffici postali è il seguente:

  • cognome dalla A alla B: sabato 1º aprile 2023 (solo la mattina);

  • dalla C alla D: lunedì 3 aprile;

  • dalla E alla K: martedì 4 aprile;

  • dalla L alla O: mercoledì 5 aprile;

  • dalla P alla R: giovedì 6 aprile;

  • dalla S alla Z: venerdì 7 aprile.

Viceversa, chi riceve il pagamento sul conto corrente dovrà attendere il primo giorno bancabile del mese, ovvero, lunedì 3 aprile 2023.

Leggi anche: Pensione in anticipo nel 2023: come fare, quanto costa e quali sono i requisiti

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