Corea del Nord, come si vive in uno dei paesi più chiusi e autoritari al mondo

Rispetto all'Occidente, la Corea del Nord sembra un inferno da fuori. In effetti è assurdo come faccia la popolazione a viverci.

Con una popolazione di 25,97 milioni di persone, la Corea del Nord non è famosa solo per i continui lanci di missili, parate e minacce nucleari.

Ma anche per le criticità riscontrate da moltissime agenzie internazionali, dalla sanità all’istruzione, fino alla mobilità stessa.

Per molti, la Corea del Nord è forse il paese più chiuso e autoritario al mondo. Eppure il paese è ancora in piedi, con milioni di persone a vivere ogni giorno la propria vita.

Ma come si riesce a vivere in un paese del genere?

Come è la vita in Corea del Nord

Come raccontato da Carla Vitantonio, cooperante, attivista per i diritti umani, attrice e scrittrice, nonché abitante in Corea del Nord dal 2012 al 2016, parliamo di un paese che non ha nulla a che vedere con l’occidentale Corea del Sud.

In tutti gli aspetti, tra cui avere un coreano personale se sei un espatriato: nominato dal Ministero degli Esteri, deve controllare che tu segua le regole.

Per la popolazione è competente l’enorme macchina di controllo dello Stato, che ha all’attivo milioni di persone tra agenti di sicurezza e militari (solo l’esercito supera il milione di unità).

Per chi ci vive come autoctono la situazione è questa:

  • negozi non sempre aperti e forniti;

  • mancanza di acqua corrente ed elettricità;

  • divieto di collegarsi a Internet (per gli stranieri solo con rete satellitare cinese);

  • obbligo di accesso alla Intranet statale;

  • pessima manutenzione stradale e autostradale;

  • ridotta evoluzione urbanistica (i palazzi sono indietro di 30 anni).

L’abitante ogni giorno è tenuto a seguire dei turni di lavoro pubblici (manutenzione ordinaria non retribuita), oltre al lavoro affiliatogli dallo Stato. Le attività ludiche sono centralizzate, e tutte a discrezione delle autorità: se si richiede manodopera per un settore, l’abitante deve sospendere il suo lavoro e provvedere al supporto.

La sanità è gratuita e sancita dalla Costituzione, ma a causa dei mancati investimenti nel settore molti devono affidarsi a strutture soggette a black-out e alla penuria di farmaci. Nel caso di visite specialistiche, chi appartiene alle fasce più ricche gode di una prestazione sanitaria migliore.

A livello di mobilità, la popolazione è soggetta a controlli molto radicali, anche per trasferte o eventi sportivi, anche se non sono mancati i casi in cui i confini della Nord Corea si stavano aprendo. La proprietà dell’automobile è più riscontrabile da parte delle più alte autorità politiche, anche perché lo stesso governo limita l’accesso al carburante.

Diversa è la situazione dei turisti e dei residenti stranieri. Se il residente straniero ha solo un coreano “da compagnia”, il turista è sempre accompagnato da una o due guide, che lo guida in un percorso forzato, comprensivo di posti dove mangiare e dormire, negozi in cui entrare o mezzi da usare.

Entrambi sono comunque soggetti al controllo dei servizi segreti, che possono inseguire e spiare in ogni momento qualsiasi persona, dal residente straniero al turista, fino all’autoctono.

Quali sono le regole da rispettare in Corea del Nord

Come già raccontato prima, il residente autoctono è tenuto a sostenere le attività di Stato e di Partito, senza potersi opporre. Le attività riguardano la semplice manutenzione fino al supporto nei settori strategici (es. agricoltura), fin quando lo Stato lo prevede.

Se autoctono, è praticamente impossibile abbandonare il paese, e i viaggi interni devono essere giustificati.

La libera espressione, seppur prevista in Costituzione, non deve portare alla critica nei confronti del culto di personalità di Kim Jong-un, né dello stile di vita socialista sostenuto dal Partito.

Critiche al governo o al presidente sono assolutamente proibite e chi fa affermazioni di tal genere rischia di essere arrestato e imprigionato nei “campi di rieducazione“.

Il governo controlla i media e ai cittadini è proibito ricevere informazioni da media di altri paesi, a meno di non fronteggiare pene severissime

E così anche per altre libertà civili garantite in Occidente, come la religione o il libero amore. Nel caso dell’omosessualità, considerata tabù nel paese, non è prevista alcuna pena, ma è vietata qualsiasi manifestazione della propria identità sessuale.

Molti fuggiaschi hanno riferito addirittura di matrimoni forzati con persone del sesso opposto, visto che per il Governo l’omosessualità non esiste in Nord Corea.

Cosa si mangia in Corea del Nord

Sul piano della nutrizione, la Corea del Nord, anche per via delle influenze cinesi e giapponesi, c’è un frequente consumo di pesce, ma anche di carne in particolare bovina.

Innegabile è il riso come l’alimento base, così come di verdure quali cavolo, cipolle, rape e altre verdure di stagione.

Ma questa dieta non sempre è garantita alla popolazione. A causa delle innumerevoli carestie che hanno subìto dagli anni Novanta ad oggi, centinaia di migliaia di persone sono morte (forse tra le 800.000 e 1,5 milioni di persone tra il 1994 e il 1998 per la sola inedia).

Complice anche il blocco del Governo nordcoreano ad aiuti umanitari, al supporto finanziario da enti come l’FMI, e anche alla semplice importazione di derrate alimentari, la fornitura è anche scarsamente distribuita nel territorio: se la popolazione spende tra il 75 e l’85% dei propri introiti in alimenti, un agricoltore statale solo un terzo, avendo maggior accesso alle derrate.

Negli ultimi anni il Governo ha imposto una distribuzione del cibo secondo due canali principali, tra cui il PDS (Public Distribution System): la distribuzione avviene su base mensile o bisettimanale, e su sistema censuario.

Nel caso di incarcerati, la fornitura è quasi inesistente, a volte anche come forma di pena di morte o di tortura (digiuno forzato).

Eppure la popolazione è contenta e sostiene il Partito. Ma secondo Carla Vitantonio, nonostante questo amore incondizionato per il Partito, non mancano i casi di fuggiaschi, anche all’interno delle stesse istituzioni nordcoreane.

Per loro è difficile poi sopravvivere, perché possono essere acciuffati dalle spie del Governo, o eliminate in maniera sospetta, come si sostiene nel caso del fratellastro del leader nordcoreano, Kim Jong-nam.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate