Il presunto killer di Maimone è Francesco Pio Valda: di chi si tratta

Per ora c'è un sospettato: un ragazzo napoletano pregiudicato.

Una notizia ormai ricorrente quella dei tanti ragazzi napoletani uccisi per fatti di camorra. Come quello che ha spezzato la vita Francesco Pio Maimone, 18 anni, freddato da un proiettile che lo ha colpito in pieno petto. Un omicidio in pieno giorno, che ha scosso gli animi di tante persone, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che proprio nella Giornata della Memoria delle Vittime di Mafia ha voluto ricordare il ragazzo morto, pare, per un motivo futile.

Intanto, le indagini della polizia hanno portato al fermo del presunto carnefice, Francesco Pio Valda, che per un tragico caso ha lo stesso nome della vittima.

Chi è Francesco Pio Valda

Il presunto assassino ha una storia comune a quella di tanti “scugnizzi” dei rioni napoletani. È figlio di padre camorrista, affiliato al clan Cuccaro, ucciso nel 2013 in un agguato, mentre il fratello si trova anche lui in carcere per tentato omicidio.

Prima di questi fatti, i due fratelli erano stati arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Con l’intento di recuperare il ragazzo, allora minorenne, il Tribunale di Napoli aveva accordato la “messa alla prova”, ampiamente superata da Francesco Pio, che intravedeva così la speranza di allontanarsi dal mondo della malvivenza.

Fino a lunedì scorso, quando, stando alle rilevazioni della Squadra mobile, in uno chalet situato in via Caracciolo due gruppi di giovani si sarebbero fronteggiati per un “piede pestato”. Dagli insulti si è passati velocemente alle armi. Valda, partecipe della lite, avrebbe estratto una pistola e scaricato diversi colpi, uno dei quali ha trafitto mortalmente Maimone, del tutto estraneo alla vicenda.

Le forze dell’ordine proseguono le loro indagini, nel frattempo Francesco Pio Valda si trova nuovamente all’interno di una cella. Qualora fosse accertato che è lui l’omicida, la maggiore età lo condannerebbe a una responsabilità penale maggiore, con meno possibilità, questa volta, di poterne uscire del tutto.

Troppe vittime innocenti

Sono tantissime le vittime di camorra. Non soltanto i protagonisti delle faide, ma soprattutto gli innocenti che si sono trovati coinvolti nelle sparatorie. Secondo i dati raccolti dall’associazione antimafia Libera, il bilancio di morti che si sono trovati sulla traiettoria dei proiettili sono 1069, una cifra impressionante. Il macabro record è detenuto dalla Sicilia (458 morti, pari al 42,8%), seguita dalla Campania (215, 20%), poi Calabria (191, 18%) e Puglia (94, 9%).

Colpisce l’età ancora troppo acerba di molte delle vittime: tra quelle registrate in Campania, 19 hanno un’età tra 0 e 17 anni, 64 tra 19 e 30 anni.

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