Governo Draghi, cosa succede se il Movimento 5 Stelle toglie la fiducia? Gli scenari

Governo Draghi, cosa succede se il Movimento 5 Stelle toglie la fiducia giovedì in occasione dell'approvazione del Decreto Aiuti. Scenari possibili.

E’ una settimana cruciale per il Governo Draghi. In settimana si tiene al Senato la seduta in cui verrà dato il via libera definitivo al Decreto Aiuti. L’appuntamento è molto atteso per capire che cosa deciderà di fare Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle.

La forza politica fondata da Beppe Grillo ha presentato nei giorni scorsi attraverso l’ex premier un documento a Draghi nel quale si chiede discontinuità nell’azione di Governo.

“Un passo avanti. Una accelerazione”.

Il Movimento 5 Stelle non nasconde un certo disagio nel trovarsi in una maggioranza che mette in discussione alcune sue parole chiave come ad esempio reddito di cittadinanza e superbonus. E punta forte sul salario minimo.

Ma che cosa succederà se il Movimento 5 Stelle deciderà di uscire dal Governo Draghi o passare all’appoggio esterno? Vediamo il punto della situazione.

Governo Draghi, attesa la risposta di Draghi sul Decreto Aiuti

Il Movimento 5 Stelle ha deciso di votare la fiducia alla Camera sul Decreto Aiuti la settimana scorsa all’indomani dell’incontro tra Conte e Draghi.

Conte ha consegnato a Draghi un documento in nove punti e da quelle risposte che darà Draghi si deciderà la linea che terrà il Movimento 5 Stelle nelle prosime settimane. 

Ovviamente Conte spera che qualche segnale a queste domande possa già arrivare in questi giorni prima di giovedì in modo da avere una prima risposta dal premier.

Dal canto suo Mario Draghi avrebbe sottolineato che molti dei punti all’ordine del giorno del documento di Conte sono parte integrante dell’agenda di Governo da qui a fine legislatura ma il premier vuole stare ben attento a non innescare un effetto domino.

Se dovesse arrivare una risposta entro giovedì, nei tempi desiderati dal Movimento 5 Stelle l’immagine che ne uscirebbe del Governo, è quella di un esecutivo prigioniero dei ricatti e delle richieste dei partiti.

E una volta “sistemato” il Movimento 5 Stelle potrebbe essere il turno della Lega di passare a battere cassa dalle parti di Draghi. Draghi e Conte si erano lasciati con l’impegno comune di un nuovo incontro a breve: da vedere quando si riuscirà per volontà politica comune e libertà di agenda metterlo in programma.

Governo Draghi, la strategia del Movimento 5 Stelle in vista di giovedì

Draghi sa che questa è una settimana molto delicata. Conte sta studiando la strategia da tenere in Senato giovedì. Se non ci saranno risposte al documento da parte del premier entro quella giornata al Senato, la possibilità che il gruppo pentastellato possa uscire dall’aula al momento di votare la fiducia è ben presente.

Sarebbe un atto che dal punto di vista dell’approvazione della norma non comporterebbe nessuna problematica visto che la maggioranza per approvare il Decreto Aiuti è presente a Palazzo Madama.

Ma ovviamente si tratterebbe di un gesto politico importante che potrebbe anche sfociare come conclusione nel ritiro della delegazione dei ministri 5 Stelle presenti attualmente nel Governo. E’ chiaro ed evidente che un’uscita dall’aula del Gruppo parlamentare Cinque Stelle avrebbe probabilmente conseguenze molto importanti. 

Governo Draghi: non è in discussione la maggioranza per approvare il DL Aiuti

Draghi da questo punto di vista ha come priorità il fatto di portare a casa in settimana il decreto che finanzia 23 miliardi di interventi per imprese e famiglie, il cosiddetto Decreto Aiuti.

Anche senza i Senatori del Movimento 5 Stelle la norma può essere approvata senza problemi anche grazie alla recente scissione portata avanti nel Movimento dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha dato vita ai gruppi parlamentari di Insieme per il Futuro.

Naturalmente un minuto dopo l’approvazione del Decreto Aiuti si aprirebbe un importante problema di natura politica.

Governo Draghi: il premier: ”Senza il Movimento 5 Stelle questo esecutivo non esiste”

Il premier Mario Draghi ha sempre sottolineato in queste settimane che non ci sono possibilità di un Governo senza i 5 Stelle. Draghi quasi per togliere ogni tipo di alibi a Conte e inchiodarlo alle sue responsabilità i caso di non fiducia ha dichiarato che

Senza il Movimento 5 Stelle questo esecutivo non esiste.

Quindi, la lettura, dalle parti di Palazzo Chigi, è molto semplice ovvero se il Movimento 5 Stelle deciderà di rompere dovrà assumersi la responsabilità di lasciare il Paese senza un Governo in una situazione come quella attuale con l’inflazione che galoppa, il costo della vita che è sempre più elevato, la pandemia che ancora dimostra di non mollare del tutto la presa e una guerra in Ucraina che è ancora in corso. 

Governo Draghi, gli scenari possibili se il Movimento 5 Stelle fa un passo indietro

Quali sono gli scenari possibili in caso di ritiro della fiducia da parte del Movimento 5 Stelle al Governo? Sembra del tutto evidente che in caso di non voto di fiducia del Movimento 5 Stelle giovedì al Senato, Mario Draghi farà un passaggio al Colle con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Difficile pensare che si possa arrivare ad un repentino scioglimento delle Camere con il voto e le elzioni anticipate in autunno ad ottobre per via delle tante problematiche in sospeso che ci sono che necessitano di un governo che sia del tutto operativo per affontare tutte le situazioni di cui si è parlato in precedenza.

Draghi però ha affermato che questo è l’ultimo Governo che accetterà nella legislatura. Draghi potrebbe essere ancora a capo quindi di un nuovo governo senza Movimento 5 Stelle e Lega?

Difficile anche questa ipotesi a tutti gli effetti viste anche le dichiarazioni di Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, che ha sostenuto che

questo è l’ultimo Governo di questa legislatura sostenuto dal Pd. 

La sensazione è che una personalità del profilo di Draghi non abbia molta intenzione di ”vivacchiare” per così dire fino a marzo. La sua indisponibilità ad un Governo non di unità nazionale complica le cose.

Lo scenario più probabile in caso di venuta meno della fiducia dei 5 Stelle potrebbe essere quello di un presidente della Repubblica Sergio Mattarella che decide di inviare di nuovo Mario Draghi in Parlamento per vedere se è in grado di coagulare un’altra maggioranza. Avere una maggioranza chiara sia alla Camera che al Senato.

Ed è lo scenario che con ogni probabilità sarebbe l’obiettivo attuale del Movimento 5 Stelle ovvero avere un nuovo Governo Draghi del quale non farebbero parte e quindi non avrebbero la responsabilità di lasciare il Paese senza Governo. Ma tutta da valutare nel caso la presa di posizione di tutti gli altri partiti principali.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate