Enrico Letta: ”Necessario aumentare i salari. Ius Scholae, bene aperture da Forza Italia”

Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, ospite a In Onda: in autunno necessario intervento per aumentare i salari. Priorità anche lo Ius Scholae.

Enrico Letta ha partecipato nella serata del 5 luglio alla trasmissione In Onda su La 7.

Tanti ovviamente i temi toccati dal segretario del Partito Democratico a partire dalla situazione di difficoltà di tante famiglie a causa dell’inflazione per arrivare ai rapporti tra il presidente del consiglio Mario Draghi e l’ex premier Giuseppe Conte fino a parlare ovviamente delle prossime elezioni politiche e al dibattito sul cambiamento delle legge elettorale.

Ecco i passaggi salienti dei discorsi di Enrico Letta.

Io penso che il nostro paese abbia bisogno di stabilità di un governo in grado di affrontare la sfida dell’inflazione, del costo dell’energia

è stato uno dei passaggi principali del segretario dem che ha inserito anche lo Ius Scholae tra le priorità.

Enrico Letta: ”Il nostro paese ha bisogno di stabilità di governo per affrontare le grandi sfide che abbiamo davanti”

Enrico Letta alle domande di Concita De Gregorio e David Parenzo sulla salute del Governo ha evidenziato che

il nostro paese ha bisogno di stabilità e che ci sia un governo in grado di affrontare la più grande delle sfide ovvero quella dell’inflazione che è arrivata a un dato incredibile per famiglie e imprese. Servono interventi per calmare i costi dell’energia e va fatto in autunno un intervento significativo per aumentare i salari.

Letta spiega anche come:

”Attraverso la riduzione del cuneo fiscale e con un abbassamento delle tasse sul lavoro. Questo complesso pacchetto di interventi sociali in un momento di sofferenza come questo ha bisogno di un governo forte e solido. Penso e spero che ci saranno passi avanti nella giornata di mercoledì 6 luglio nel chiarimento tra il presidente del consiglio Mario Draghi e Giuseppe Conte.”

”Questa è una maggioranza difficile – continua Letta – difficile per tutti, perchè stiamo insieme in modo innaturale. Stiamo insieme ad esempio con la Lega  che dice nefandezze ad esempio sullo Ius Scholae.  Il Movimento 5 Stelle chiede al premier su alcuni temi e alcuni argomenti di avere maggiore attenzione. Spero che la fatica che stiamo facendo tutti porti ad un risultato”. 

Enrico Letta ospite a in Onda: ”Ius Scholae necessario per evitare discriminazioni odiose”

Si è parlato anche di Ius Scholae. Ricordiamo che con lo Ius Scholae si potrà ottenere la cittadinanza avendo vissuto nel paese e frequentato un ciclo scolastico. Non c’entra il luogo nascita è una legge di integrazione attraverso la scuola.

Ius Scholae – ha evidenziato Letta – è integrazione. Racconto un esempio: qualche giorno fa mi ha fermato per strada un professore di inglese. E mi ha detto: le do esempio concreto di una situazione in cui non c’è una norma come questa. Io porto i ragazzi della scuola all’estero. Parte tutta la classe tranne quei ragazzi che non hanno la cittadinanza italiana che restano in classe.

Ecco, afferma Letta, questo è un esempio di discriminazioni odiose che quando capitano a scuola sono discriminazioni che ti porti dietro per tutta la vita. E’ interesse nostro integrare questi ragazzi che sono italianissimi e che parlano il nostro dialetto. Che non hanno i diritti. Il punto essenziale e le parole chiave sono scuola e integrazione. Perchè poi cresce la rabbia che nasce da emarginazione e da mancanza di lavoro. 

”La cosa importante – ha analizzato Letta – è che su questo iniziano ad esserci anche aperture importanti da esponenti di centrodestra e in Forza Italia. Prendo atto positivamente anche se non è ancora un appoggio alla misura vasto come quello che mi aspetterei”.

Enrico Letta e il campo largo del centrosinistra: “Va disegnato il progetto per l’Italia 2023-2028”

Il Movimento 5 Stelle ha visto l’uscita della componente che fa riferimento al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. ”Il campo largo – ha detto Enrico Letta – va ridisegnato”.

“Ma soprattutto va disegnato il progetto per l’Italia 2023-2028 che noi abbiamo. Il 2028 è l’anno finale sembra lontanissimo ma così non è e dobbiamo indicare l’Italia vogliamo. Ad esempio un’Italia in cui ancora i diritti non hanno un livello di soddisfazione. E magari migliorare il dato per il quale i ragazzi escono di casa mediamente a 31 anni magari cercando di avvicinarci ai 25 anni di Francia e Germania. Questi sono i temi di cui occorre parlare e noi lo stiamo facendo nelle Agorà Democratiche”.

Enrico Letta, le elezioni amministrative e la Legge Elettorale

Enrico Letta, parla del successo di Damiano Tommasi, che è diventato sindaco di Verona ma lancia un monito.

La preoccupazione per tutti noi – analizza Letta –  è che la gente non va a votare in questo momento. In Ucraina combattono per libertà e democrazia e da noi il tasso di astensione è molo elevato. Occorre intervenire sulla Legge Elettorale perchè allontana i cittadini dalla politica

“Ogni legge è migliore di quella attuale, spiega Letta,. Ci sono parlamentari non scelti dai cittadini ma dai capi dei partiti, io che sono un capo di partito assicuro che vorrei una legge elettorale che mi vada a togliere la possibilità di scegliere le persone. Non so quale sia la legge migliore ma so che l’attuale è certamente la peggiore. Questa legge elettorale fa sì che tra gli elettori è aumentato il distacco dalla politica. Non indico nessuna legge elettorale ideale, non metto mani avanti, sono pronto a dire sediamoci attorno ad un tavolo e vediamo che cosa si può fare. La nuova legge elettorale va fatta rapidamente nei prossimi mesi”.

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