Il nuovo Ceo di Starbucks Laxman Narasimhan in una lettera ai dipendenti annuncia che lavorerà anche come barista una mezza giornata al mese, ogni mese in una sede diversa. Questo per rendersi conto in prima persona delle situazioni e delle problematiche che si stanno vivendo. Ma chi è Laxman Narasimhan? Vediamo di saperne di più
Chi è Laxman Narasimhan, nuovo Ceo Starbucks
Laxman Narasimhan è il nuovo Ceo di Starbucks, ha preso il timone dell’azienda lunedì 20 marzo e guida l’assemblea degli azionisti della società da ieri giovedì 23 marzo. È entrato a far parte di Starbucks in ottobre, trascorrendo mesi a imparare il business e svolgendo anche 40 ore di formazione per baristi.
Ma chi è Laxman Narasimhan?
Come spiega Forbes Laxman Narasimhan succede a Howard Schultz come amministratore delegato. Narasimhan ha 55 anni e ha lasciato alla fine di settembre la carica di amministratore delegato della Reckitt Benckiser, azienda britannica produttrice di prodotti per la pulizia e la salute, che ha ricoperto per tre anni.
Narasimhan, di origine indiana, ha ricoperto vari ruoli esecutivi in PepsiCo dal 2012 al 2019, arrivando a ricoprire il ruolo di Chief Commercial Officer. Prima di entrare in PepsiCo, Narasimhan ha lavorato per 19 anni in McKinsey & Co.
Chi è Laxman Narasimhan, nuovo Ceo Starbucks e il suo progetto di lavorare anche come barista
Il nuovo ceo di Starbucks Laxman Narasimhan ha scritto ai dipendenti della nota catena che lavorerà mezza giornata al mese in una delle sedi del gigante americano del caffè.
Per tenerci vicini alla cultura e ai nostri clienti, nonché alle nostre sfide e opportunità – ha scritto Narasimhan ai dipendenti – intendo continuare a lavorare nei negozi per mezza giornata al mese e mi aspetto che ogni membro del team dirigenziale resti collegato e impegnato nella realtà dei nostri negozi al fine di migliorare.
Chi è Laxman Narasimhan: “Ci sono cose che vanno viste in prima persona”
Narasimhan ha indossato anche l’iconico grembiule verde. Negli ultimi cinque mesi Laxman Narasimhan, ha viaggiato in oltre 30 store, stabilimenti produttivi e centri di assistenza, ottenendo il diploma di barista lungo il percorso.
“All’inizio è stato sconvolgente – ha confessato – ma ci sono cose che vanno fatte in prima persona se si vogliono conoscere bene le cose”.
L’ultima volta che ha lavorato a Starbucks, il Ceo lo ha fatto in uno store a sud di Chicago, dove si ordina direttamente dalla macchina. Dalla finestra di servizio è uscito l’amministratore delegato.
C’è una foto che lo ritrae mentre allunga a un cliente i bicchieri.