Libretto postale da 300.000 euro: l’incredibile storia di due pensionati fa il giro del web

Un libretto postale da 300.000 euro: è successo a due signori di Modena e Lecce, e la loro scoperta è stata del tutto fortuita, ma non priva di problemi. Vediamo tutti i dettagli.

Libretto postale da 300.000 euro, la notizia fa il giro del web e stupisce tutti.
Quello che incuriosisce e desta stupore nella gente è il fatto che i libretti sono stati sottoscritti quando c’era ancora la lira, e poi siano stati dimenticati per lungo tempo. Quando i signori si sono accorti che il loro piccolo deposito aveva fruttato un tesoretto, si è dato il via ad infinite lotte legali per poter fruir dell’importo maturato. Vediamo cos’è successo più da vicino.

Dal libretto postale dei nostri giorni a quello da 300.000 euro

Il libretto postale è uno strumento di risparmio offerto da Poste Italiane, tra i più diffusi tra la popolazione italiana. Questo particolare tipo di deposito permette di maturare un interesse sulle somme versate variabile, a seconda che si decida di vincolare o meno l’importo depositato. Ultimamente, le offerte di Poste italiane sono cresciute, e il libretto postale offre diverse opzioni, con differenti tassi di interesse applicabile.

L’apertura di un libretto di risparmio è gratuita, e il costo di gestione è praticamente nullo.
Molto interessante a tal proposito è l’offerta SuperSmart, che permette al risparmiatore di ricevere un interesse a scadenza che può arrivare al 3,00% annuo lordo.

Questa offerta, però, non era di certo presente quando un signore di Modena e una signora di Lecce hanno aperto il loro libretto postale nel secolo scorso.

La curiosa vicenda del libretto postale da 300.000 euro

Era più o meno la metà del secolo scorso quando i due signori di Lecce e Modena hanno versato sul loro libretto postale cointestato 500 lire l’una e 250.000 lire l’altro.
Quando pochi anni fa si sono accorti che il loro libretto aveva maturato una cifra esorbitante, allora hanno provato in tutti i modi a ritirare il piccolo tesoretto maturato.
Quando hanno provato a farlo, però, il loro libretto sembrava inadatto al ritiro della somma depositata. I 300.000 euro che della quale i due signori erano proprietari, gli vennero negati a causa dell’inidoneità del libretto alla riscossione di denaro.

Le Poste hanno risposto ai pensionati che il loro libretto era stato identificato con uno “Status dormiente”, dal momento che non si registravano movimenti di denaro sul libretto da almeno 10 anni.
L’altra opzione in cui si può identificare detto status è quella di avere un saldo inferiore i 100 euro, cosa che di certo non poteva dirsi in riferimento al grande deposito dei due anziani.

Per questo motivo, attraverso molte diatribe legali, i due sono riusciti ad avere la somma che spettava loro, tuttavia si ricorda di verificare sempre che il proprio libretto non possa ricadere in uno status dormiente e, quindi, non permetta più il ritiro di denaro.

Leggi anche Buoni Fruttiferi o Libretto postale? Ecco qual è la scelta di risparmio più conveniente

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